“Ritratto di Emma Dante”, ma anche la “storia” di una tra le più grandi fotografe isolane nell’arte della Fulci.
Spazi d’arte ad Acquedolci
Emma Dante, ormai regista di fama internazionale ha recentemente “regalato” al cinema italiano, con il suo ultimo film “Le sorelle Macaluso” i “Nastri d’Argento 2021”, in un’edizione fortemente declinata al femminile.
Infatti dopo che “Miss Marx” di Susanna Nicchiarelli – Film dell’Anno (riconoscimento esterno alle votazioni) – “Le Sorelle Macaluso” di Emma Dante si accaparrano ben cinque premi (tra cui film, regia e produzione).
Una donna-artista siciliana che nel 2020 un’altra artista palermitana, Irene Falci, le aveva dedicato un murales nell’ambito della rassegna artistica di Acquedolci.
Ora Irene torna ad attualizzare la sua arte con un dipinto dedicato a Letizia Battaglia.
Una donna che con la sua macchina fotografica ha colto e fermato con i suoi scatti le immagini di quella macelleria messicana che è stata Palermo dagli anni settanta agli anni novanta.
La Fulci scrive di lei: “Ho ideato quest’opera all’inizio come attestato di stima verso la donna e l’artista che poi è diventata per istinto e passione una riqualificazione gentile e sentimentale verso un’ essenza dilaniata dalle polemiche sollevate in seguito alla campagna Lamborghini che le era stata commissionata e poi censurata per avere inserito figure di bambine, tema ricorrente tra l’altro della sua poetica”.
Una giornalista attenta e coraggiosa che ora, sempre ad Acquedolci osserva da un grande mura la vita della cittadina.
Amavo Letizia Battaglia fin da bambina, quando sulla poltrona della portineria del palazzo in cui abitavo sfogliavo il giornale L’Ora nella cronostoria quotidiana dei morti ammazzati da Riina, non uno di meno.
Chi è l’arista (che caratterizza le sue opera anche con una forte denuncia e d’impegno sociale e in difesa dei diritti civili come il murales dedicato a Massimo Milani, sempre realizzato ad Acquedolci)
Irene Falci nata a S.Cataldo, nel 1969 nisseno, vive e lavora a Palermo e dopo essersi laureata all’Accademia di Belle Arti nella stessa città, svolge attività di pittrice . Le sue creazioni si sviluppano in formati micro e macro e sono realizzate ad acquerello su carta e su tela .Il periodo di ricerca post accademico la vedrà confrontarsi con operazioni sperimentali di riciclo di materiale povero per approdare invece dal 1999 in poi all’uso di una tecnica essenziale e all’approfondimento della dimensione universale del desiderio che dona materia viva per la trasformazione delle nostre esistenze.
In parallelo avvia un nuovo ciclo di opere sul tema dell’elogio alla solitudine come status mentale , spirituale in perenne interdipendenza con l’umano e il cosmo.