Le foto della cerimonia di questo pomeriggio a Gliaca di Piraino.
C’era il sindaco, Maurizio Ruggeri, il vicequestore Daniele Manganaro, la giunta e pezzi dell’amministrazione pirainese, gli amici, i familiari, i genitori, la sua compagna.
C’era silenzio ad accogliere le lacrime del fratello di Tiziano, e non era il solo, mentre leggeva, scoprendola, il testo di quella targa che ricorderà il “regalo” che Tiziano Granata fa ancora al suo paese.
Un defibrillatore.
Uno strumento che dà la vita, la restituisce a chi la sta perdendo. Uno strumento di vita… come quella che Tiziano amava vivere, in un mondo che voleva migliore.
E per questo, in divisa, nell’associazionismo, nel suo essere uomo, come ha sottolineato Daniele Manganaro, lui lottava e si batteva.
Una cerimonia essenziale, umanissima, sentita ed emotivamente partecipata da chi non ha voluto mancare, come i “ragazzi” del Commissariato che affiancavano il loro “Capo” e che erano stati compagni di lavoro del giovane agente di Ps deceduto, all’improvviso, il mese scorso.
Ruggeri – che ha anche anticipato alcune iniziative che spesso saranno adottate in memoria di Granata – ha messo in evidenza, al pari del suo vicesindaco, il dottore Carlo Amato, l’importanza dello strumento che ora è disponibile per la comunità pirainese e di quel suo essere “pubblico”, utilizzabile da tutti, ogni attimo della giornata, al bisogno, come, nell’altruismo che lo contraddistingueva, lo era Tiziano.
Che da lassù sicuramente ha sorriso.