Una interrogazione per chiedere “Iniziative urgenti sulla gestione del Parco di Nebrodi”, la “testa” del Commissario ed i conti della gestione.
A sottoscrivere il pesante atto politico sono i deputati dell’Ars Scammacca Della Bruca Guglielmo, Fiorenza Cataldo, De Luca Cateno (MISTO), Forzese Marco (UNIONE DI CENTRO), Pogliese Salvatore (PDL), Federico Giuseppe (MPA), Scoma Francesco e Torregrossa Raimondo (PDL)
A rispondere sarà l’Assessore al territorio ed all’ambiente, Gianmaria Sparma.
Per gli interroganti “la gestione di alcuni parchi in Sicilia si è rivelata un vero e proprio fallimento”
Ecco il testo dell’interrogazione depositata il 7 giugno 2011
XV Legislatura ARS INTERROGAZIONE arisposta scritta avente come oggetto “Iniziative urgenti sulla gestione del Parco dei Nebrodi”.
All’Assessore per il territorio e l’ambiente, premesso che:
la gestione di alcuni parchi in Sicilia si è rivelata un vero e proprio fallimento; la sensazione è quella che alcuni di essi rispondano più a logiche tipo clientelari, dove gli stipendi erogati non producono alcuna ricchezza per il territorio e l’ente viene utilizzato per soddisfare esigenze di tipo politico;
considerato che:
le aree protette sono una ricchezza, un patrimonio da conservare e far fruttare anche per la generazioni future. Ma se altrove i parchi naturali sono sinonimo di ricchezza, in Sicilia alcuni vengono vissuti dalla popolazione delle aree interessate come un vero e proprio ostacolo alla crescita ed allo sviluppo del territorio.
Un’opportunità mancata; un esempio negativo di gestione viene dato dal Parco dei Nebrodi. Nessuna attività vera, un vero disastro amministrativo, un incredibile sperpero di denaro pubblico; la più grande area protetta della Sicilia non è riuscita in questi ultimi anni a portare avanti alcuna programmazione ed ipotesi di crescita.
Sono poco più che proclami i ricorrenti richiami a obiettivi di conservazione, di recupero, di promozione economica e turistica, di formazione e di educazione nel Parco dei Nebrodi; la nomina dell’attuale commissario straordinario, avvenuta nel febbraio del 2009, è senza dubbio figlia dei criteri di spartizione politica delle cariche. Il commissario ricopre questo delicatissimo compito al di fuori delle regole.
L’attuale commissario straordinario del Parco dei Nebrodi è stato inserito in maniera fittizia in un gabinetto regionale, scavalcando i più elementari principi della meritocrazia, l’unica attività che realmente svolge è quella di commissario straordinario dell’ente Parco dei Nebrodi e nessun altra mansione è a lui affidata. Insieme al commissario, nell’ente Parco, che continua a chiedere ingenti incrementi di fondi da parte della Regione, oltre ad un numero importantissimo di dipendenti dai quali il territorio dovrebbe trarre giovamento, troviamo una pletora di componenti di comitati, incarichi di esperti, collaborazioni professionali, consulenze di supporto tecniche e legali e infine, seppur necessari ma al tempo stesso scelti con criteri e logiche ‘spartitorie’, i componenti di nucleo di valutazioni e revisione contabile;
per questi motivi, e constatando l’onerosa e fallimentare conduzione dell’ente Parco dei Nebrodi, per sapere
se intendano disporre una immediata ispezione contabile e gestionale presso la suddetta istituzione;
se ritengano inoltre opportune le immediate dimissioni dell’attuale commissario;
se intendano vigilare per una attenta politica di salvaguardia del territorio del Parco dei Nebrodi;
se intendano inviare i documenti che hanno risvolti contabili alla Corte dei conti;
se intendano disporre, infine, il ripristino della legalità e regolarità nell’ente Parco dei Nebrodi per un rilancio dello stesso.