La ragazza, che ha fatto il liceo a Capo d’Orlando per poi laurearsi nel polo universitario compreso tra Bologna, Torino e Forlì, con una specializzazione in scienze internazionali e diplomatiche, ha partecipato, assieme a decine di manifestanti, alla protesta organizzata davanti al Tribunale superiore di giustizia della comunità valenciana, dove si è aperto il processo a carico dell’ex ministro spagnolo alla cooperazione Rafael Blasco accusato dal giudice Maria Pia Calderon, nominato dalla Corte di giustizia della Comunità Valenciana, come il presunto autore di vari reati (frode, sovvenzione, trasgressione, corruzione, traffico d’influenza, appropriazione indebita di fondi pubblici e falso ) commessi durante il suo mandato ministeriale alla Solidarietà e alla Cooperazione (2008-2011).
Enza si trova a Valencia in quanto è stata selezionata nell’ambito di un progetto finanziato dalla Comunità europea, e si sta occupando, tra l’altro, di “interfacciare” tra loro varie ONG europee“, quindi un impegno che sfocia nel “sociale” e che la coinvolge, nella lotta e nella denuncia, innprima pesrona.
Abbiamo sostenuto – dice Enza Caputo- l’iniziativa del presidente nazionale del Coordinamento che ha chiesto giustizia esemplare nella lotta contro la corruzione e la restituzione di milioni di euro destinati ai popoli più poveri e finiti, secondo l’accusa in case e appartamenti comprati dal Blasco a Valenzia”
Quindi aggiunge e precisa per dare spessore e far meglio visualizzare il problema: “Su un milione e 800 mila euro destinati allora al Nicuaragua solo 43.000,00 arrivarono a destinazione”.
L’avvenimento è molto sentito in Spagna è stato di rilievo internazionale e la protesta è stata riportata dalle maggiori testate nazionali spagnole ed europee. Tra gli altri da “El mundo” “Europapress” ed “El Pais” di qualche giorno fa.
Certamente è questa la “faccia” che ci piace di quei Siciliani che all’Esterno ci rappresentano.