Il giornalista, per anni dopo essere stato a Castell’Umberto è stato responsabile della Biblioteca Comunale di Sinagra. Ora va via… Per lui oggi è il “primo giorno di congedo illimitato”, come ironicamente sottolinea, visto che da sempre è stato in “prima linea”.
Enzo Caputo, umbertino classe 1958 – laurea in Scienze Politiche – giornalista, sindacalista, storico e scrittore con la passione per la poesia, ha lavorato circa vent’anni al Comune di Castell’Umberto dove si è occupato tra l’altro di Finanze, Protezione civile, (redigendo uno dei primi piani di protezione) e Attività culturali.
Nel 1997- Ministro per le Pari Opportunità Anna Finocchiaro – coordina, presso il Comune di Castell’Umberto il “Primo sportello donna” della Provincia di Messina con all’attivo numerose iniziative con le Scuole.
Iscritto all’ordine dei Giornalisti dal 1992 ha scritto per il Giornale di Sicilia, e varie giornali e Tv locali, tra i quali: “Scomunicando”, “Onda Tv”, “Il Quadrifoglio”, “Nebrodi 24” e “Antenna del Mediterraneo”.
All’attivo anche una breve esperienza con il settimanale nazionale “Visto” assieme al collega Beppe Alfano.
Tra i soci fondatori dell’Associazione “l’Altra Storia” di Rita Borsellino è stato candidato con quest’ultima al Parlamento Siciliano nel 2008. E’ stato consigliere provinciale della CISL e più volte rappresentante sindacale e Responsabile dei lavoratori per la sicurezza negli EE.LL di appartenenza nonchè Segretario provinciale Dell’ISA.
Autore del Libro sulle Foibe “ Maria Pasquinelli dal pantano d’Italia è nato un fiore” ha coordinato e scritto a più mani il libro “Sinagra e Martini- La faglia e la storia”.
Nel 1998, appena trasferitosi al Comune di Sinagra ha redatto il progetto “La Fiumara quale futuro”. A Sinagra si è sempre occupato, tranne un breve stacco durante l’Amministrazione Maccora, del settore amministrativo e culturale.
Con la riapertura della Biblioteca, sindaco Antonino Musca, torna, a settembre 2017 tra i libri. A gennaio 2028 viene nominato, requisiti alla mano, responsabile della Biblioteca con il preciso scopo di rilanciarla.
La nomina di Caputo però non venne vista di buon occhio dall’opposizione che in un manifesto scriveva tra l’altro: “I consiglieri di minoranza, con diversi emendamenti, hanno cercato di arginare il fiume di fango che stava per abbattersi sulla nostra comunità, impedendo di fatto la nomina di Caputo a nuovo Dirigente del Comune di Sinagra. e ancora: Sindaco perché non ha fatto ricorso alla meritocrazia e alla professionalità locale tanto sbandierata in campagna elettorale, perché tra le numerose professionalità presenti nel nostro comune, con consolidata esperienza e profonda conoscenza del territorio, la scelta, come più meritevole a ricoprire il ruolo di Responsabile della Bib(b)lioteca, è stata proprio quella di Caputo?”
Il Sindaco Musca aveva difeso la sua scelta e non aveva arretrato di un millimetro.
Il nuovo responsabile schiva le polemiche e opera in stretta collaborazione con l’assessore comunale alla cultura, Marzia Mancuso e la Sovrintendenza Beni Librari di Messina e i riconoscimenti arrivano sia in termini di finanziamenti alla Biblioteca (il primo contributo regionale è di ben 4.000 euro su 25 mila destinati ai comuni della Provincia di Messina) che in appezzamenti personali.
La dottoressa Marcaus della Soprintendenza apprezza le sue capacità e parla esplicitamente di persona giusta al posto giusto dando così, di fatto, ragione al Sindaco Musca.
A bocce ferme scrive: “Con questo pensionamento il Comune perde un validissimo funzionario che ha fatto davvero un ottimo lavoro con professionalità ma soprattutto con tanta passione.”
Caputo tra un riconoscimento e l’altro, tra i quali il premio “Fratelli Sturzo Honestatis defensores” ed. 2014, dove arriva terzo, l’Attestato di Merito del Centro Internazionale di Sindonologia di Torino – delegazione di Catania- trova il tempo di dedicarsi alla poesia.
La sua “Un fiore cerca la vita” Arriva prima alla sezione poesia 2014 Concorso balconi fioriti. Tra i giurati La scrittrice e poetessa Nina Giardineri scrive: “Non esiste sua poesia che non sgorghi dalle “Spine del cuore”le sue parole che fanno pensare a De Andrè.
Rincara la dose Lella Caputo novella Alda Merini ” Enzo Caputo non scrive per dire qualcosa ma perchè ha qualcosa da dire”.
Chiediamo al neo pensionato: e il fiume di fango? – Non credo mi abbia lambito. Non ho perso e non ci perdo il sonno.
Poi aggiunge: “Un grazie per la fiducia al Sindaco Musca, all’Assessore Mancuso al vicesindaco Rizzo, all’ingegnere Cilona e ai ragazzi del Servizio civile Jessica, Salvatore, Ilaria, Carmelo, Alessia, Marta, Leo, Sonia, Antonino , Rachele , Francesca …”.
Poi emozionato va via.
Ma siamo certi che quella “prima linea” non l’abbandonerà per molto tempo.
Ad majora, caro Enzo ed intanto goditi la pensione.
Gli auguri anche dei suoi colleghi ….