Chiamato in causa in una nota del Presidente del Consiglio Comunale, Emanuele Giglia, ecco, a distanza di poche ore, la risposta di Enzo Ioppolo, già sindaco di Sinagra, che tanti accreditano come futuro candidato, che in questa nota, pungente ma riflessiva sembra diventare attore consapevole, di un progetto politico che punta al “tentativo di far uscire il paese di Sinagra dalla grave crisi economica e dall’immobilismo in cui si trova”.
Un’analisi, quella fatta da Ioppolo lucida, che non fa sconti a nessuno.
Noi pubblichiamo integralmente quanto giuntoci, come fatto in precedenza, restando disponibili a pubblicare repliche o altri spunti di riflessione, …. anche questa è comunicazione.
Riceviamo e pubblichiamo (e di seguito anche la lettera del presidente del consiglio sinagrese per gli opportuni confronti e per chi si è perso la precedente pubblicazione).
Caro Direttore,
nella lettera del sig. Presidente del Consiglio Comunale di Sinagra, il sottoscritto è chiamato direttamente in causa, per cui è costretto, suo malgrado, ad intervenire per fare chiarezza e puntualizzare alcuni riferimenti rappresentati nella missiva anzidetta.
In via preliminare lo scrivente non accetta, nella maniera più assoluta, lezioni etico – morali da chi, come professione fa il “politicante”, da chi non sa cosa significa lavorare e sudare, da chi in piazza fa il PD ed a tavola va con il PDL.
Qualche merito al Sig. Presidente del Consiglio in verità, si può riconoscere perché ha saputo dare a suoi amici elettori qualche obolo, perché si è adoperato per la costituzione e partecipazione ad una Commissione d’inchiesta per valutare l’operato del Sindaco, e per aver fatto miseramente fallire la realizzazione di un’altra area artigianale il cui finanziamento era stato assicurato dall’Assessorato al Sindaco sulla scorta dei titoli acquisiti dal comune.
Per il resto il sig. Presidente si è caratterizzato per la totale ingratitudine nei confronti delle persone che si erano impegnate innanzitutto per farlo eleggere Presidente del Consiglio e poi fargli riconoscere l’indennità di carica.
E che dire del riferimento all’area artigianale?
Quale è stato il contributo che il sig. Presidente ha dato per cercare di migliorare l’importante struttura produttiva completamente ereditata da chi invece, anche con assunzioni di rischi e responsabilità personali – unitamente alla squadra che lo sosteneva – l’ha messa concretamente in opera?
E che dire, ancora, dell’area PIP di Molino Vecchio dov’è prevista l’allocazione di nuove imprese?
Ovviamente nulla, perché lo stato dell’opera è proprio al punto di partenza con l’aggravante della pendenza di un contenzioso presso il Tribunale.
Proprio nel tentativo di far uscire il paese di Sinagra dalla grave crisi economica e dall’immobilismo in cui si trova, il sottoscritto aveva dato una disponibilità di massima a candidarsi alla carica di Sindaco e ciò non per di mostrare cosa è capace di fare, ma esclusivamente per rilanciare le attività economiche locali; ridare, come in passato, fiducia, slancio ed entusiasmo agli operatori del settore, ai giovani e in generale a tutta la comunità; insomma, per riportare Sinagra al centro dell’attenzione nella politica provinciale, regionale e , perché no, nazionale – vale per tutti il riferimento al piano corilicolo nazionale e alla modifica del piano di sviluppo rurale della Regione Siciliana.
Per il bene del paese sarebbe opportuno e necessario smetterla con veti incrociati a persone e a gruppi, perché così facendo, si rischia l’isolamento totale della nostra comunità che, certamente, non merita questo ruolo subalterno.
Chi ha posto e pone questi veti, inconsapevolmente ha ostacolato l’azione politica e amministrativa del Sindaco con la conseguenza di una crisi oggettivamente inopportuna.
La speranza è che alla fine prevalga l’interesse di tutta la comunità sinagrese, magari sacrificando qualche velleità personale mascherata da novità.
Enzo Ioppolo
La nota di Emanuele Giglia:
Caro Direttore,
Ti scrivo in merito alle elezioni della prossima primavera a Sinagra, nonostante in provincia di Messina si voti in ben trentasette comuni, sia su Scomunicando che su altri mezzi d’informazione presenti nel territorio nebroideo, gli avvenimenti legati alla scelta dei candidati a Sindaco del mio paese hanno attirato sull’appuntamento elettorale un’attenzione particolare e una certa curiosità.
Come tu sai Sinagra è il paese dove sono cresciuto, in cui vivo e nel quale, ogni giorno, da quasi cinque anni, cerco di esercitare al meglio il ruolo istituzionale che la coalizione vincitrice delle elezioni del 2007 mi ha riconosciuto.
Per questo motivo il lavoro fatto da tutti i Consiglieri comunali, nell’interesse del paese, per me rimane e rimarrà un vanto di questa legislatura.
Ma sono ancora più orgoglioso di essere il Presidente del Consiglio comunale, di una comunità da sempre laboriosa che in questi anni, pur non avendo una forte guida politica, ha visto i professionisti, le attività artigianali e commerciali continuare a lavorare per fare crescere e migliorare il tessuto economico e sociale del paese stesso.
Sinagra rimane anche un luogo dove la politica è ancora partecipata e tante persone hanno a cuore le sorti amministrative della comunità sinagrese e il paese sicuramente merita qualcosa di più, rispetto a quello che ha avuto in questi anni.
Nei tuoi ultimi articoli (mi riferisco a quello di martedì 24 e ai due articoli di giovedì 26 gennaio), ho trovato un’analisi attenta e puntuale della situazione politica locale, ma alle tue considerazioni ne voglio aggiungere delle mie:
1) la rappresentazione di una balcanizzazione della politica sinagrese è veritiera e ancora oggi sembra senza via d’uscita;
2) le anime del Partito Democratico stanno discutendo per trovare una sintesi; la posizione ufficiale del Circolo PD Enrico Berlinguer è ferma ai documenti divulgati in questi mesi e rimangono attuali ancora oggi, per noi prima viene la coalizione e il programma, poi la leadership, non escludendo la possibilità di indicare un soggetto che possa spendere il proprio nome come candidato a Sindaco di Sinagra;
3) per cultura politica preferisco la discussione leale nella piazza (che ancora oggi rimane a Sinagra un luogo d’incontro) a chi cerca accordi nei salotti o pseudo tali;
4) se dovesse essere confermata la notizia apparsa nei tuoi articoli circa la possibile candidatura di Enzo Ioppolo, cognato dell’attuale Sindaco, lo stesso in quanto dipendente comunale attualmente in servizio presso l’ufficio lavori pubblici, per una questione quantomeno etica e morale dovrebbe sin da oggi mettersi in aspettativa.
Grazie per lo spazio concessomi, sicuramente in questi mesi ci saranno altre occasioni di confronto con Scomunicando.
Emanuele Giglia
Presidente del Consiglio Comunale di Sinagra