“Ci sarò”, Sindoni proclama la sua innocenza ed affida la sua “requistoria” a mail e stampa, promettendo d’essere protagonista nella prossima campagna elettorale.
Ancora inspiegabilmente agli arresti domiciliari, il sindaco orlandino, con una lettera diramata attraverso i suoi legali, parla con la stampa e si raconta circa la vicenda giudiziaria che lo ha privato della libertà di muoversi, ma non di pensare.
Ecco la nota integrale.
“Come sempre convinto che sia meglio morire in piedi piuttosto che vivere in ginocchio, mi rivolgo ai giornalisti ed alle emittenti televisive locali per esprimere alcune considerazioni.
Sono agli arresti da 46 giorni a seguito di un provvedimento di custodia cautelare che ipotizza il reato di truffa per avere richiesto in due occasioni contributi previsti dalla legge per le aziende agricole per € 258.696,64, sulla base di una dichiarazione di consistenza aziendale che un consulente tecnico della Procura della Repubblica di Siracusa definisce in parte errata.
Nell’interrogatorio del 27 ottobre scorso ho subito chiarito che per € 219.335,00 non era necessaria la dichiarazione contestata, come riportato nella stessa richiesta di arresto, ove viene scritto (pag.14, riga 31) che i piani operativi, quelli da me realizzati, non rientrano nell’ambito del procedimento.
Ciò riduce la contestazione a mio carico ad una parte di € 39.361,64, stando al capo d’accusa il 2,43% dei terreni dichiarati, equivalenti ad euro 956,49 (sic!).
Altro che un milione di euro: un milione di balle!
Non credo ai complotti, ma neanche alla sfortuna e dopo il quarto arresto e decine di processi che mi hanno sempre visto assolto, non è facile resistere alla tentazione di credere alla persecuzione. Lo faccio limitandomi a credere ai fatti: arrestato nel 1994 ho subito tre processi durati sette anni che hanno sancito la mia assoluzione; arrestato nel 2001, prosciolto in istruttoria, sono stato risarcito dallo Stato per ingiusta detenzione; arrestato nel 2008 non sono stato neanche rinviato a giudizio.
Ma non scrivo per ricordare il passato, lo faccio per dire in maniera chiara ed inequivocabile che la perizia che ha indotto la magistratura ad arrestarmi è falsata da errori clamorosi.
E’ falsata ideologicamente perché viene ignorato oltre l’80% dei terreni, e materialmente perché definisce boschi quelli che invece sono rigogliosi agrumeti, come chiunque può verificare.
Relazione e fotografie che confermano le mie affermazioni sono sul tavolo dei magistrati e consultabili sul sito www.agri-idea.com
L’unica ragione che ha fatto sì che venissi privato della libertà è questa. E’ quindi legittimo che io richiami l’attenzione su questa vicenda?
E’ lecito che io reclami la restituzione della libertà che mi è stata ingiustamente tolta?
Che prezzo, prima di me, devono ancora pagare la mia famiglia, i miei amici, la mia comunità?
Ringrazio per lo spazio concessomi che spero contribuisca ad accelerare il ritorno alla mia vita ed alle battaglie che la caratterizzano.
Prima fra tutte quella del nostro territorio: che la finanziaria preveda un miliardo di euro per gli alluvionati del Veneto, mentre da Giampilieri a San Fratello attendiamo da più di un anno pregando che non piova, non è vicenda che mi vedrà spettatore silenzioso e passivo.
La campagna elettorale può attendere.
Ma anche in quella, si rassegnino gufi e sciacalli, ci sarò″.
Enzo Sindoni