È stato “la crisi della rappresentanza politica” l’argomento del convegno organizzato dalla CGIL di Messina, che si è tenuto giovedi pomeriggio, presso l’Aula 3 della Facoltà di Giurisprudenza.
Ospite d’onore dell’iniziativa è stato l’ex segretario nazionale della CGIL Guglielmo Epifani che tornava nella città dello stretto dopo 3 anni dalla sua ultima visita. Insieme ad Epifani hanno partecipato anche Lillo Oceano segretario generale della CGIL di Messina, Antonio Saitta ordinario di Diritto Costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza di Messina e il Sen Giampiero D’Alia capogruppo al senato dell’UDC.
Per Epifani, la crisi che vive in questo momento la rappresentanza politica nel nostro paese, trova origine nelle scelte politiche ed economiche fatte molti anni fa in ambito europeo “la sfiducia nei partiti mi sembra evidente – sottolineato Epifani – sicuramente l’errore è stato fare una moneta unica ma con dodici sovranità diverse e questo ha fatto in modo che si creasse un ulteriore dislivello tra gli stati ma, soprattutto, ha provocato svalutazione delle scelte di politica nazionale, perché sostanzialmente le sorti dei paesi non vengono decisi da questi ultimi ma dalla politica europea, peccato però, che ufficialmente un governo europeo non c’è.
Bisogna chiederci come mai la famiglia del paese che ha adottato l’euro soffre la crisi maggiormente delle famiglie di paesi, sempre geograficamente europei, ma che non hanno adottato la moneta unica”.
La questione europea, che si ripercuote anche sulle tematiche politiche nazionali, viene affrontata anche dal senatore Giampiero D’Alia che analizza le incongruenze del sistema politico italiano immesso ormai sempre di più in Europa “nel nostro paese abbiamo voluto il bipolarismo senza conoscere minimante il sistema dell’alternanza – ha evidenziato l’esponente dell’UDC – in questo momento però è necessario ricostruire senza tirarsi addosso le macerie.
La crisi degli stati nazionali – continua D’Alia – è presente perché ormai non sono più quest’ultimi a governare. L’Europa è stata brava a creare un sistema economico senza crearne, però, uno politico e ciò naturalmente ha influito sul reddito degli italiani”.
Sono in tanti a credere che la crisi della rappresentanza non riguardi solo i partiti politici ma anche i sindacati, l’opinione del segretario generale della CGIL di Messina Lillo Oceano è diametralmente opposta “è ormai opinione comune che la crisi della rappresentanza abbia colpito anche i sindacati, io non la penso affatto così – dichiara Oceano – come dissento quando viene detto che la CGIL fa ostruzionismo e blocca lo sviluppo, noi un segnale di distensione l’abbiamo dato, anche ultimamente, per tutta risposta il Governo ha messo il famoso articolo 8 e la Fiat che esca da Confindustria”.