Assegnati i lavori per il ripristino di otto barriere frangiflutti
Confermata al primo posto della graduatoria dopo gli accertamenti di rito, l’impresa Amec di Santa Venerina si è vista assegnare i lavori e può dunque cominciare a ripristinare le otto barriere frangiflutti realizzate, con blocchi di cemento o in massi naturali, nei primi anni ’80 a difesa del litorale messinese.
Le strutture artificiali, che in quarant’anni sono state pressochè completamente distrutte, ricadono tra la via Fazzino e la via Campanella nel Villaggio Ortoliuzzo; tra il torrente Tarantonio e il torrente Marmora; tra il torrente Cicerina e il torrente Rodia nell’omonimo villaggio; tra il torrente Puccino e il torrente Giudeo nel Villaggio San Saba; tra lo stesso corso d’acqua e Capo Rasocolmo e, infine, nei tre tratti compresi tra il depuratore fognario e il torrente Mulinello nel Villaggio Acqualadrone. Ognuna di esse tornerà ad assolvere all’originaria funzione di schermo protettivo della spiaggia e, di conseguenza, porrà al riparo dai marosi strutture pubbliche e private ma anche i centri abitati che si affacciano su quegli specchi d’acqua. E’ anche previsto il recupero di centinaia di massi scalzati dai marosi e che saranno riposizionati insieme ai nuovi blocchi. Tutti i litorali in questione accusano un accentuato arretramento della linea di costa. Ultimato il lavoro sulle barriere, sarà dunque necessario operare un adeguato ripascimento dei lidi.
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