Ieri è iniziata la fase di studio per capire l’evoluzione dell’attività dello Stromboli.
A preoccupare gli esperti è stata la deformazione anomala registrata dagli strumenti del suolo in prossimità dei crateri sommitali.
Sempre durante la giornata di ieri un elicottero AB 212 del secondo reggimento Aviazione dell’esercito di Lamezia Terme, su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, ha effettuato dei voli di ricognizione.
Con loro anche il prof. Mauro Rosi esperto vulcanologo dell’Università di Firenze, arrivato alle Eolie per valutare lo stato e l’entità dei fenomeni eruttivi in corso.
Per valutare i rischi sull’isola sono arrivati anche il sindaco di Lipari Giorgianni, il comandante della Capitaneria di Porto di Lipari Cosmo Bonaccorso e una squadra dei Vigili del Fuoco.
Le autorità ricordano che dal 10 gennaio è in vigore un avviso di criticità elevata a seguito di trabocchi di lava e dei fenomeni di rotolamento di blocchi incandescenti osservati lungo la Sciara del Fuoco e inoltre da alcune ore è stato registrato un forte aumento del tremore vulcanico e una consistente emissione di cenere e vapori che ha raggiunto diverse centinaia di metri d’altezza.
Oggi il sindaco Marco Giorgianni si recherà a Messina per incontrare il prefetto e chiederà di creare per tutta la durata dello stato di criticità elevata, un presidio dei Vigili del fuoco sull’isola di Stromboli. Intanto lo spettacolo incanta i turisti che comunque sono liberi a salire e non oltre la quota 400 metri.
Dai punti d’osservazione di Labronzo e Punta Corvo a Ginostra è ben visibile la fuoriuscita di magma e la colata lavica che raggiunge il mare lungo la Sciara del Fuoco.
I bagliori sono anche ben visibili da Panarea, Lipari, Salina e Vulcano.
di Giovanni Simonelli – http://www.meteoweb.eu/