Lettera aperta con bilancio delle manifestazioni estive da parte dell’Assessore al Turismo Maurizio Caruso e dovute citazioni e ringraziamenti.
Potrebbe sembrare scontato che, a conclusione di una stagione estiva l’assessore debba trarre bilanci, ringraziarsi, o piangersi addosso.
Ritengo che non lo sia per niente.
Questa nota nasce dal cuore e dalla mente, dall’essere brolese, anzi brolitano, dal vivere in questo paese e non in altri luoghi, dall’aver contezza, forse più che degli anni passati, di come funziona la macchina amministrativa locale a quella regionale, di come pensano i miei concittadini, delle difficoltà del mondo del commercio, dei punti di forza, e ahinoi, di debolezza degli operatori turistici, della richiesta sempre più di professionalizzazione dei servizi.
Ecco da tutto ciò nasce l’esigenza di raccontarvi l’estate appena passata e di far bilanci.
E’ stata un’estate, anzi una stagione estiva importante per Brolo, forse poco “brillante” per chi l’ha vissuta distante dal lungomare ma che ha visto interagire, e questo è già il successo, in maniera seria, senza acredini, diversi soggetti e associazioni.
Ancora una volta abbiamo fatto i conti con i bilanci dell’ente; dove non ha “brillato” – come il passato – la stella di Marevigliosa, per un problema di tagli al budget da parte dell’assessorato al turismo della regione, ma che comunque ci ha regalato tre giorni di grande intensità, grazie alla cooperazione del comune brolese e permettete di dirlo dell’assessorato che seguo, con l’assessorato regionale ai Beni Culturali di Palermo, al Museo d’Arte Moderna di Palazzo Riso e Palazzo d’Aumale di Terrasini.
Un’estate dove in tanti hanno lavorato per mettere in piedi un cartellone e una programmazione dignitosa che ha retto alle attese e che ha avuto la sua vitalità e il suo spessore e per questo mi permetto di fare alcuni ringraziamenti e riflessioni.
Ringrazio tutte le persone che ci hanno gratificato partecipando agli eventi.
Le aziende, che non chiamo sponsor ma amici, che ci hanno supportato, in tanti interventi tecnici e di forniture, necessarie e importanti.
So che l’hanno fatto da brolesi, con il cuore in mano credendo in questo cartellone(ino) estivo.
Ringrazio le Associazioni grandi e piccole, longeve o meno che si sono attivate; tutti gli artisti, i tecnici, gli operatori che attraverso la loro professionalità e passione hanno trasmesso la voglia di fare incentivando la nostra voglia di costruire e spenderci per una Brolo migliore.
Tutti insieme ci siamo voluti, e penso che abbiamo regalato momenti di serenità.
Un sentito grazie a chi mi ha sempre sostenuto e ringrazio anche chi mi ha criticato, perché attraverso queste “critiche” ho capito che l’amore per questo paese, che nutro e alimento giorno dopo giorno, è più forte di tutto.
Considero quest’estate, come tutto quanto abbiamo realizzato nell’ambito del turismo, dell’intrattenimento, della cultura, non un punto di arrivo o di partenza, ma un fraseggio di un discorso più ampio che è importante portare avanti, senza interromperlo mai.
Riguardo il Centro Storico, l’obiettivo era quello di gettare le basi per un suo futuro certo.
Ora si potrà farlo grazia al lavoro dell’assessore Marisa Bonina e del consigliere Salvo Gentile, primi fra tutti, e spero, che nel mio piccolo, abbiamo tracciato la strada per riprendere in quel sito quelle iniziative che valorizzino il nostro patrimonio di storia, di arte, di cultura e che parlino di tradizioni e innovazioni.
Era un programma pensato, quello estivo, per riprendere a tessere rapporti una volta bloccati da incomprensioni passate, forse non tutte le ciambelle riescono con il buco, ma sono buone lo stesso.
Brolo quest’anno ha fatto parlare nuovamente, per quanto riguarda l’estate, di se in positivo, sulla strada che ci riporta – come comunità – ad essere un paese attrattivo.
Si, ora si dirà – come spesso accade – di sversamenti, di lampadine spente, di altro….
Senza scusanti, penso comunque che sia questa la cronaca di ogni estate, puntuale come un cronografo svizzero, e non solo a Brolo, che arriva dopo l’acquazzone, per un ritardo di taglio d’erbe, per una doccia che sgocciola…
Fermarsi a questo mi spiace dirlo è essere fermi nell’inverno più fitto, essere ibernati, congelati… e non era quello il fraseggio a chi mi riferivo.
Era il dialogo chiaro e senza zone d’ombra, diretto quasi a sembrare irriverente, dove tutti si assumono le responsabilità sul fare, perché Brolo è di tutti, a partire, in primis dai cittadini e dai suoi giovani nonché dei commercianti, dalle imprese e di chiunque ci viva.
Personalmente sono soddisfatto e lo dico a tutti voi che è stata una bella estate.
Sarebbe troppo facile liquidare tutti con un grazie, ma pur rischiando di dimenticare qualcuno, e me ne scuso a priori, voglio dire altro.
Ringrazio chi ha garantito la sicurezza, a partire dai carabinieri della locale stazione, ai vigili, agli uomini della protezione civile, a chi con spirito di servizio e abnegazione ha lavorato sodo per mettere a punto la macchina dei servizi, e parlo di elettricisti, operai e del personale dell’ufficio turistico, attento, sempre disponibile, prezioso.
Ringrazio tutti i comitati dei festeggiamenti, da quelli delle contrade a quelli in centro, con il loro fare conservano le tradizioni popolari, danno il senso di comunità, lavorano sodo e senza contributi.
E’ la Brolo che si spende per il paese.
Ringrazio chi ha assicurato la pulizia della spiaggia, ogni mattina, e di altri spazi… che ha tenuto pulito il verde, e poi chi ha lavorato per la “differenziata” tenendo il paese ordinato, anche questo è turismo.
Ma tornando alle manifestazioni, ringrazio le associazioni che hanno organizzato le manifestazioni inserite nel programma, chi ha lavorato dedicandosi all’intrattenimento dei ragazzi durante le mattinate estive, l’Oratorio e Antonio Ricciardello giusto per fare due esempi, le scuola di danza, e chi nel privato ha investito come la rinata discoteca, i Carristi, i giovani guidati da Cono Lenzo con la Festa dell’Oro Verde, Alfredo Lo Faro e l’avvocato Ivan Martella con le sue bande, per la disponibilità dimostrata l’associazione Noi!, i Lidi che anche quest’anno con le loro attività hanno dato colore e animazione al lungomare; i ritrovi enogastronomici che si sono premurati ad organizzare eventi d’intrattenimento.
Grazie infine ai sodalizi sportivi che hanno con i tornei animato lo spazio dedicato al fitness e allo sport, vedi l’attività del circolo tennis, e a tutti coloro che si sono spesi per il paese e non dimentico Fra Felice che ha riempito, come al solito, la piazzetta del lungomare.
Un grazie speciale alle compagnie che hanno animato il cartellone dedicato al teatro e a chi ha creato spazi d’arte e di culturali, il maestro Eugenio Favano per esempio o la giovane Nancy Giuffrè, chi si è impegnato nella presentazione dei libri, come il gruppo “Ali di carta”, lo staff dell’animazione del Gattopardo, il magico trio che ha riproposto la Corrida – Salvatore Grappa, Carmelo Muschio e Nunzio Buttà – e parlando di magia anche il Mago Salvin.
E ovviamente ringrazio la Pro Loco e l’Unione dei Comuni Terra dei Lancia.
Senza di loro l’estate brolese sarebbe rimasta nel cassetto, nel libro dei sogni perché sono stati il braccio operativo e – l’Unione – la fonte economica di tanto.
Grazie alla Pro Loco per i carichi di responsabilità che si è assunta, per la disponibilità a venir incontro alle esigenze di quest’amministrazione, e per quanto si è fatto carico di organizzare, vedi la festa di Piana, la sagra del fast food “Note Gustose” con il suo carico di gusto e musica, e perché non dimenticare anche l’impegno profuso per la Festa della Patrona.
Io tiro le mie conclusioni con il rammarico della mancata realizzazione del Galà del Gelato.
Su questo sarebbe bene fare un punto riflessione collettivo.
Volevamo farla a ferragosto, allo scoglio.
Ma le cattive condizioni meteo lo hanno impedito.
Doveva prendere il posto dell’aperitivo allo scoglio che è stato un successo lo scorso anno, e quindi avevamo pensato alla degustazione del buon gelato brolese.
Su questa manifestazione abbiamo trovato incomprensibili remore e ritardi, in altri.
Ripeto il Galà, anzi il gelato brolese non è di nessuno.
E’ solo di Brolo.
Una manifestazione creata dall’amministrazione comunale, e in quanto del Comune è di tutti.
Un altro anno se ne penserà.
Altra nota di rammarico riguarda le discussioni postume sorte e non bisogna non nasconderle, intorno alla Festa del Mare e della processione della Madonna.
Ridicole quelle – discussioni – sul nome, sulle barche, sulle precedenze, sul profano ed il religioso.
E’ una festa che nata diversa lustri fa, senza una tradizione passata; era stata pensata per dar vocazione turistica, al pari del Cristo posizionato sul fondale dello scoglio.
Coniugando religiosità popolare, pescatori, immagine e turismo, senza mai scadere nel becero folklorismo.
Tale per me è.
Tale e così deve rimanere, dove gli “Io” dovrebbero diventare “Noi”.
Tutto qui.
E colgo l’occasione per ringraziare quanto fa sempre padre Enzo Caruso, e mi auguro che un’altr’anno anche gli Scout – bellissima realtà emergente – possano avere ruoli e spazi nella futura estate brolese.
Insomma un’estate corale dove i successi – ma anche gli insuccessi – vanno condivisi con tutti e dove pochissimo si è speso dal bilancio comunale.
Questa è stata l’estate di Brolo 2018.
E voglio concludere con un sentito ringraziamento ai consiglieri comunali ed alla giunta che mi hanno sempre supportato, ed anche sopportato.
Quanto è stato fatto è anche merito loro.
Grazie a tutti.
Maurizio Caruso
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