Monti al telefono avrebbe chiesto chiarimenti al premier inglese: “Perché non ci avete avvertito prima? Dovevamo avere il tempo di dire la nostra, di fare delle valutazioni insieme”.
Ma fonti dell’Independent smentiscono: “L’Italia era stata allertata e aveva convenuto che vi sarebbe potuta essere la necessità di un intervento con brevissimo preavviso”
Il via libera al blitz condotto dalle teste di cuoio inglesi in Nigeria che ha causato la morte degli ostaggi Franco Lamolinara e Chris McManus, è stato dato autonomamente dal primo ministro inglese David Cameron, senza consultare il governo italiano.
Dura la reazione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Il comportamento del governo inglese è inspiegabile per non aver consultato e informato l’Italia”.
Secondo il Capo dello Stato “è necessario un chiarimento sul piano politico e diplomatico” della vicenda, della quale Napolitano era stato informato ieri direttamente dal premier Mario Monti.
Le dichiarazioni del presidente della Repubblica confermano la prima ricostruzione di quello che sarebbe accaduto.
“Perché non ci avete avvertito prima? – avrebbe detto, ieri sera, al telefono dall’aereo di Stato in partenza da Belgrado, il presidente del Consiglio Mario Monti al primo ministro inglese Cameron secondo indiscrezioni di Repubblica – dovevamo avere il tempo di dire la nostra, di fare delle valutazioni insieme”.
”Avevamo solo questa finestra, non c’era più tempo da perdere – avrebbe risposto il premier inglese – i terroristi si sentivano braccati. Hanno sparato prima loro”.
Ma a questo punto Monti avrebbe rincarato: “Vogliamo approfondire, chiediamo dei chiarimenti, un supplemento di informazioni”.
Ma sul caso si aprono ulteririori dubbi.
Fonti diplomatiche britanniche, citate dall’Independent, hanno smentito la versione fin qui fornita. Gli “italiani erano stati allertati e avevano convenuto che vi sarebbe potuta essere la necessità di un intervento con brevissimo preavviso. Le proteste del governo italiano sarebbero, quindi, in malafede” ha scritto il quotidiano inglese.
Nuove informazioni sul blitz intanto arrivano da fonti dell’intelligence e del governo di Londra. Sul Daily Telegraph rivelazioni sulla dinamica del fallito tentativo di liberazione dei due ostaggi.
Un commando delle Sbs britanniche, riferisce il quotidiano inglese, che ha partecipato al blitz in cui sono morti Chris McManus e Franco Lamolinara si trovava in Nigeria da due settimane. L’operazione sarebbe stata ordinata dal primo ministro David Cameron dopo essere era stato informato che i due ostaggi rischiavano di essere spostati e uccisi dai rapitori.
Intercettazioni di cellulari avevano suggerito che una mossa dei sequestratori era imminente e la squadra delle Sbs sarebbe stata costretta a lanciare l’attacco in pieno giorno.
“Le loro richieste cambiavano continuamente”, hanno detto fonti di intelligence: “Volevano il rilascio di prigionieri da parte del governo nigeriano ma non riuscivano a decidere quali prigionieri fossero. Abbiamo intercettato telefonate che suggerivano che gli ostaggi stavano per essere spostati e uccisi”.
In seguito a queste informazioni s Londra si è riunito il Cobra, il comitato per le emergenze presieduto dal primo ministro.
Il direttore delle Forze Speciali era in costante contatto con il comando delle Sbs e altre agenzie di intelligence incluso l’MI6. Il centro di ascolto del governo a Cheltenham ha passato la localizzazione degli ostaggi alle forze in Nigeria.
L’attacco, appoggiato da forze nigeriane, è scattato alle 10 ora di Londra.
Pur avendo ucciso due terroristi le Sbs non sono riuscite a impedire che McManus e Lamolinara fossero uccisi dai rapitori. Cameron, sempre secondo il Telegraph, avrebbe appreso a fine mattinata del fallimento del raid e avrebbe informato la famiglia di McManus.
Il primo ministro ha poi informato il presidente del Consiglio Mario Monti.
Non si placano intanto le polemiche sul blitz britannico: «Quello che è avvenuto in Nigeria è di una gravità straordinaria perché solitamente vengono informati i governi che hanno dei connazionali in ostaggio: vengono avvertiti e consultati».
Lo dichiara in una nota il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto.
«Lo spread sotto i 300 punti va benissimo ma sulla politica estera il governo deve riscattarsi».
Lo afferma il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino, in un’intervista al Messaggero nella quale rileva una «lacuna evidente» del governo Monti sulla gestione della vicenda dei marò italiani detenuti in India e sulla liberazione finita con la morte degli ostaggi in Nigeria, l’italiano Franco Lamolinara e l’inglese Chris McManus.
«Il noviziato è un prezzo che tutti devono pagare – sottolinea -. E poi la politica è più sgamata dei tecnici».
Bocchino precisa che nel caso dei marò se fossi Monti farei tre telefonate: a Obama, al segretario generale dell’Onu e a quello della Nato, per dire che «se la comunità internazionale non spiega all’India che ci devono restituire immediatamente, senza alcuna condizione, i due marò, non si capisce per quale ragione l’Italia deve tenere migliaia e migliaia di soldati in giro per il mondo a garantire la sicurezza ad altri».
Quanto al blitz del commando inglese in Nigeria, Bocchino commenta «chapeau» a Cameron per essersi assunto la responsabilità di un intervento ma doveva telefonare prima dell’intervento e non dopo a Monti, visto che c’era di mezzo un italiano e poi una critica:
«mi chiedo: ma dove stanno i nostri servizi? Sono cinquemila uomini, cosa fanno?».
fonte: destradipopolo.it
Grande successo domenica 15 dicembre al Salone Borsa della Camera di Commercio di Messina per…
Il fermo tra Sant’Agata e Buonfornello. il camion trasportava metano (altro…)
A Brolo, un nuovo tentativo di truffa è stato sventato grazie alla prontezza e alla…
Ritorna, a Barcellona PG, il presepe di Serena Lo Conti: un’opera d’arte tra tradizione e…
“IIS Antonello”: progetto lettura con il testo Parallelo Sud (altro…)
Sarà visitabile fino a venerdì 20 dicembre la mostra di ceramiche dell’arch Koji Crisá, giovane…