“Come ha già evidenziato Cateno De Luca, abbiamo perso. Continueremo, però, ad amministrare al nostro meglio, costruendo quel cambiamento a cui la Sicilia non è ancora pronta”
“Dafne Musolino al Senato e Francesco Gallo alla Camera sono due dei risultati per i quali tutto il gruppo afferente a Cateno De Luca ha gioito, unitamente al grande risultato ottenuto in termini numerici ma soprattutto di affetto ricevuto”. – Così Eugenio Aliberti, già Sindaco di Rodì Milici ed ex candidato all’ARS nella lista Sicilia Vera a supporto di Cateno De Luca commenta il risultato elettorale.
“Ho sempre ritenuto che ‘la politica del fare’ sia quella vincente e, nonostante la nostra Sicilia non sia ancora pronta a un cambiamento radicale, noi amministratori continueremo a lavorare e a procedere in questa direzione convinti che per ottenere un buon vino non è sufficiente solo una buona annata ma anche anni e anni di sacrifici, formazione e duro lavoro. Probabilmente abbiamo pagato lo scotto di un appuntamento alle urne contemporaneo a quello per Camera e Senato, a un metodo di voto che è risultato poco chiaro o, ahimè, non spiegato in maniera sufficientemente chiara. Sono felice di sapere che un gran numero di elettori siciliani mi sostengono e credono che il mio operato valga. Mi rammarica non aver potuto ottenere quei circa 700 voti, la cui intenzione dell’elettore era quella di scegliermi al netto della confusione creatasi con i simboli delle liste. Sono comunque felice di aver vissuto un’esperienza emozionante e avvincente. Sono stati mesi faticosi, ma fatti di incontri, di ascolto, di dialogo, di riflessione, di conoscenza e consapevolezza. Una politica fatta in mezzo alla gente e con la gente, la politica del fare che ho sognato e gustato di praticare anche fuori dalla mia Rodì Milici. Un sogno che, di certo, non si fermerà qui e per il quale ringrazio Cateno De Luca e tutti i miei compagni di viaggio per avermi accolto e aver condiviso idee, progetti e programmi. Ancora una volta, non smetterò mai di ringraziare la mia famiglia: mia moglie Nadia e mio padre Carmelo che, con spirito di abnegazione e sacrificio, hanno sostenuto anche questa mia scelta, oltre ovviamente ai miei figli, motore pulsante di ogni mia azione. Ai colleghi eletti auguro buon lavoro, agli altri buon cammino e ai miei elettori prometto di continuare a lavorare per una Sicilia del futuro che possa accogliere nuovamente i cosiddetti ‘cervelli in fuga’, progredire nel migliore dei modi valorizzando sé stessa e le peculiarità dei suoi abitanti: resilienti, retti, onesti, sinceri e pronti alle sfide. Non tutti, purtroppo. Non ancora.”
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