Diciannove brani… 57 minuti di musica, che “escono” con le loro note da un’audiocassetta… Altri tempi. Un lavoro raffinato, quello del Maestro Favano, che divenne ambasciatore dell’immagine del paese. Era il 1997. Ma riascoltare voce e musica non ha tempo.
Capita che aprendo un cassetto vengano fuori oggetti, ricordi, vecchie penne, lettere e biglietti dei baci perugina. Tho! anche un’audiocassetta.
Un involucro lucido, celophannato, dalla copertina raffinata nei suo viraggi seppia e blu.
Una musicassetta, o più semplicemente cassetta, con il suo nastro che dopo una strenua resistenza è venuta mento cadendo velocemente in disuso agli inizi degli anni duemila, soppiantata dai Cd. Ma ascoltandola la nitidezza della riproduzione è perfetta.
“Brolo Giardinu all’orienti” è quella racconta di canti tradizionali siciliani, che superano l’orizzonte del folk tradizionale, dove canto e chitarra i fondono in un sound particolare e dove Eugenio Favano, maestro di Musica e di Vita, si è avvalso di collaborazioni importanti come quella di Fulvio Bettini, Orazio Corsaro e Giuseppe Cacciola.
Ma tornndo all’incisone
“Kennt du das Land wo die Zitrnen Bluben…”
Il Giardino ad oriente è quel paese dove fioriscono i limoni come dice Goethe nel suo viaggiare per l’Isola.
Se nell’Ottocento la Mitteleuropa guardava con desiderio al mediterraneo per arrivare a scoprire con, con Hòlderlin, che la Grecia era ormai civiltà perduta, alle soglie del Duemila, scrive nella prefazione del cofanetto\cassetta Franco Leprino, Eugenio Favano da quel paese indirizzo lo sguardo verso nord per portare nella sala da concerti la musica della strada, la tradizione di una Sicilia divisa tra autenticità di popolo e d’autore.
Favano, che è nato a Messina, ma che da decenni vive a Brolo dedicandosi, al canto, alla composizione, all’opera e nel contempo anche a provar a costruir violini, quando in maniera conviviale non rallegra la compagnia di amici con le sue “arie”, “inventa” così un genere da cui trasudano tutte le scorie della sua formazione, della sua professione, dei suoi amori musicali.
Riesce a far convivere – in questa raccolta ove tra testi e musiche dei fraelli Li Causi e Emanue Calì, c’è la sua splendida “Maria la bella” che racconta la leggenda di Brolo – con grande naturalezza le semplici filastrocche e le melodie dei pescatori con ritmi e strutture armoniche che viaggiano da Schumann a Bahia, allo straniamento novecentesco, al jazz tra bossanova e flamenco…
Favano – evidenzia sempre Leprino, concilia così la sua tecnica belcantistica con il suo amore per la chitarra come strumento ricco di etnie culturali, con la ricerca della tradizione, della sua terra, restituendo una sorta di nuova Sensucht, condensato intraducibile di nostalgia e struggimento, che per oltre un secolo e stata il motore che ha tracciato quel grande “diario intimo dei musicisti romantici che era il Lied.
Quella raccolta di canti e musica – i brani sotto tutti elaborati in maniera personalissima dallo stesso maestro brolese – lo evidenzia: è la risultante di questa operazione, da un lato, una sorta di congelamento, di decantazione e sublimazione di quello spirito in origine materica, terrigno del canto di tradizione, che nella nuova veste acquista una nuova incontaminata leggerezza e purezza, che e defunzionalizzato e avulso dalle sue origini appartenenti a contadini, pastori, pescatori, devoti, madri, innamorati.
Dall’altro lato quelle semplici melodie escono dall’immobilismo armonico ed espressivo proprio dei moduli del semplice canto popolare, diventano nuova musica d’autore, pur conservando, come in lontananza, i richiami della loro precedente esistenza.
In questa raccolta – quasi introvabile, in quest’edizione ne vennero riprodotte solo 1000 audiocassette – Favano elabora un’operazione stilistica-ritmica e armonica-interpretativa raffinata.
Lui si preoccupa non solo di assecondare il contenuto testuale ed i richiami funzionali originari, ma anche potenziare i contenuti musicali, portando alla luce una nuova qualità melodica attraverso un travestimento armonico spesso complesso, a volte rutilante, trasfigurandole e lasciandole al tempo stesso perfettamente riconoscibili.
Il timbro a tutto tondo della voce di tenore da palcoscenico (concertistico e operistico), caratterizza tutto il lavoro, e contribuisce allo straniamento dall’originale, costituendo motivo ulteriore per lare migrare queste melodie dalla strada nell’ascolto della sala da concerto.
Una nuova sintesi di universi culturali lontani che l‘invenzione musicale fa dialogare superando la storia, la geografia, le funzioni e le classi sociali.
Ascoltando queste melodie, come se fosse la prima volta, ma già sentite da sempre si avverte un’eloquente integrazione multietnica di mondi e genti.
Se ne sentiva già parlare, allora al tempo della registrazione, e si tocca ancora una volta on mano, anzi si ascolta, che all’Arte, alla Musica, operando con naturalezza, tocca a tracciare quel trait d’union più che mai necessario al nostro presente che unisce e aggreca. raccontandosi.
La raccolta venne prodotta in edizione limita per conto del Comune di Brolo, elaborata in post produzione da Raffele Cacciola, e aveva in copertina il disegno di Enzo Favano, mentre la progettazione grafica e l’editing venne curato da Massimo Scaffidi.
Eugenio Favano,
ha studiato canto presso il conservatorio “A. Corelli” di Messina; si è specializzato in “tecnica belcantistica” con Rodolfo Celletti; Maria Luisa Cioni; Romy Gazzani; Roberto Negri.
Nel repertorio cameristico con Elio Battaglia e Vera Rozsa, nell’ambito delle manifestazioni sul Lied Tedesco di Acquasparta. Ha svolto attività concertistica con formazioni di varia estrazione. Sul versante popolare, con artisti sudamericani quali Los Kalciakis e AthaualmaYupanqui a Parigi – anni ’70; in Sicilia con la Compagnia delle Tradizioni Popolari Siciliane.
Ha collaborato con l’Ensemble Barocco “Sängerknaben”; il coro della Rai di Milano; la RSTI svizzera ed i “Pomeriggi musicali” di Milano.
Vinti i concorsi per voci rossiniane di Pistoia e di Casatenovo, ha cantato in vari importanti festival in Italia ed all’estero. Tra questi il Rossini Opera Festival, l’Opera Giocosa di Savona; il Festival di Martina Franca e nei teatri italiani, ed esteri con direttori quali Arena, Bonynge, De Bernart, Cremonesi, Gatti, Handt, Panni, Pritchard, Renzetti, Zedda,con incisioni discografiche per Ricordi; Bongiovanni; Nuova Era; Stradivarius, Chante du Monde. Ha interpretato, svariati ruoli operistici da protagonista e, affascinato dalla composizione fin dall’inizio degli studi musicali, ha arrangiato musica popolare siciliana e sudamericana in chiave classica ottenendo il Premio Internazionale Kaliggi 1997.
Dal 2001, si occupa di arrangiamenti per varie formazioni finalizzati alla realizzazione di originali concerti con ottimo riscontro del pubblico.
Ha presentato, tra i tanti lavori, al pubblico brolese, ottenendone lusinghiero consenso, “Donna de Paradiso” Oratorio di Pasqua composto sull’omonima lauda Jacopone da Todi.
RICORDANDOLO – Cono Bruno
MARIA MANERI – E’ stata la maestra di chi ha oggi sett’annni. Ma a Brolo in tanti la ricordano ancora
L’ADDIO A TURI ZIINO – Forse l’ultimo socialista storico di Brolo
BROLO, L’ULTIMO MAGAZZINO – “Il paese che non c’è più”
UOMINI & BETTOLE – TEPOROSI BARATRI DI VAPORI E DI GENTE, CONFINI VERSO LA TERRA DI MEZZO, SONO STATE UN “PEZZO” DI BROLO
PESCATORI – Attraverso alcuni scatti il “ti vogghiu cuntari…” dei pescatori
MEMORIA & RICORDO – Nei giorni dedicati a Paolo Borsellino pochi ricordano che Piera Aiello è cittadina onoraria di Brolo
DON CICCIO – IL POSTINO CHE SUONAVA SEMPRE DUE VOLTE!
DON NINO “CIURIDDU” – L’ultimo Sacrestano di Brolo
POETI BROLESI – Linda Scaffidi: “Quando la profondità vive nascosta nella superficie”
INCONTRI BROLESI – CARMELO E SALVATORE IN MARTINICA
OGGI E’ SANTA RITA – A Brolo era la Santa dei Reduci
BROLO – Quando il Paese fece un Processo alla storia, riabilitando i 15 operai condannati nei moti del ‘21
PROVOCAZIONI – A PARLAR DI CIMITERI SI PUÒ ANCHE MORIRE… OPPURE SOFFERMARSI A RIFLETTERE
SUCCESSI – Un pezzo di “cuore” brolese batte nella Ferrari. Il sogno di Peppe Agnello diventa realtà
BROLO – Amarcord, la V A geometri si ritrova dopo 25 anni
LA FOTO – Amarcord brolese, il “Matrimonio”
“Amarcord” Brolesi – Le Moto e i Vitelloni
DONNA CARMELA – Non negò mai un bicchier d’acqua a nessuno, dagli operai ai bagnanti e visse per decenni nel “casello” di Brolo
BROLESI – I Tripi, da generazioni apprezzati per la professionalità nel difficile lavoro di essere vicino alla morte
DON ENZO CARUSO – UN ANNO FA… A BROLO
SICILIA DA VIVERE – Il “Giornale d’Italia” dedica un ampio servizio al Castello di Brolo
FESTE E TERRITORIO – Oggi quella del Lacco
IL “BARONE” – DAGLI ABISSI ALLE INERPICATE VERSO I COMUNI PIÙ ALTI DELL’ISOLA
BROLESI IN “EQUILBRIO”- CONO BARNÀ E NATALE CALDERARO, INSIEME , IN CIMA AL GOTHA DEL MONDO SCIENTIFICO MONDIALE
Brolo – Tutti meno uno
Ricordando il Vajont – E Brolo, quella mattina, pianse un suo “figlio”
Antonio Agnello – La morte di un imprenditore brolese
Brolesi – Vincenzo Stancampiano, l’arte dell’intarsio e il serio lavoro di artigianoBrolesi –
STORIE BROLESI – LA MAESTRA LETIZIA
Nuovi Poveri – L’onorevole non arriva a fine mese
STORIE BROLESI – Il “Barone” del mare
SBARCHI & GUERRA – 72 ANNI ANNI FA GLI AMERICANI A MALPERTUSO
RICORDI BROLESI – Vent’anni. Quando la Tiger li festeggiò al Gattopardo
Poeti Brolesi – Vittorio Ballato
Personaggi – Brolo: l’ultimo saluto a “don Nunzio” Giuffrè
NINO SPEZIALE – “Le piene del torrente … e della mia vita”
Mangiar Bene – A Brolo c’è, da sempre, “La Quercia”
LUTTI BROLESI – E’ morto uno dei “padri” del sindacalismo sui Nebrodi.
LA STAZIONE & BROLO – L’ULTIMO TRENO
DON SABBATURI – A BROLO, LA MORTE DELL’ULTIMO ARTIGIANO
DOLCEZZE BROLESI – Armando finisce tra i quaranta pasticceri fotografati da Giò Martorana
CINEMA E UOMINI – I Vitelloni “Brolesi”
CIAO VINCENZO – Ieri i suoi funerali a Brolo
CAMERA DEL LAVORO – QUELLA DI BROLO È “UNA FUCINA DI FORMAZIONE”
BROLO, BROLESI E IL CARNEVALE – Ettore Salpietro, uno scienziato nella tradizione della “festa”
Brolo e la Guerra – A 70 anni dallo sbarco
BROLO AMARCORD – Ecco la “Scuola”
BROLO “GELATO EXPO” – CHI CI SARÀ! ( storia dei bar di Brolo)
BROLO & LA GUERRA – Le foto dello sbarco
BROLO & LA GRANDE GUERRA -“CHI DIEDE LA VITA EBBE IN CAMBIO UNA CROCE”
BROLO – SI CELEBRA, TRA ANTIMILITARISMO E COMMEMORAZIONI STORICHE, LO SBARCO AMERICANO DEL 1943
BROLO – Si celebra, tra antimilitarismo e commemorazioni storiche, lo sbarco americano del 1943
BROLO – Ordigno bellico rinvenuto in mare a Malpertuso, ultimo testimone dello sbarco degli alleati
Brolesi: Joe Ziino – Un “pezzo” di paese che va via… in America
Brolesi: A “Puntidda” – L’oste di Lacco, che ha attraversato un secolo … va via.
Brolesi, Pippo Cipriano – Pescatore, “bandito & pentito”… è morto
BROLESI CHE VANNO VIA – Mariano Scarpaci il “compagno” imprenditore
BROLESI – Tra ironia e amarcord
Brolesi – Santa Lucia del ’41, quando “Ciccio” s’inabissò
BROLESI – Ricordando Carmelo Ricciardello, “inghiottito dal fango” nell’alluvione di Scaletta
BROLESI – Piccoli meccanici … era il 1955
BROLESI – Nino Capitti, “maestro pasticcere”
Brolesi – Morire per un lavoro.
BROLESI – MA QUALE SICUREZZA? I GO KART SI VEDEVANO COSÌ
BROLESI – La neve del ’62 in attesa del “Big Snow”
Brolesi – La buona pesca
Brolesi – La Bidella
Brolesi – L’atto di eroismo di Basilio Napoli
BROLESI – Indaimo e gli altri in consiglio comunale
BROLESI – GIUSEPPE BELLANTONI UN GRANDE BARITONO “DIMENTICATO”
BROLESI – E piazza Nasi divenne piazza Mirenda
BROLESI – E loro andavano all’Università
BROLESI – Don Carmelo, il “primo” telefonista
BROLESI – 1 milione di kilometri con l’Onorevole.
BROLESI – “Reverendi”
Brolesi – “Pezzi di Scuola” che scompaiono.
Brolesi – “Peppinello”
Brolesi – “All’ombra dell’ultimo sole”
Assenze – Ciao Giovanni.
Arturo Caranna – Un brolese “sovversivo”
ANTICA BROLO – LA LEGGENDA DU SUGGHIU
AMARCORD BROLESI – La prima sagra del pesce, erano appena iniziati gli anni ottanta
A Proposito del Giro – Quando passava da Brolo, e Moser era testimonial delle gare che i brolesi organizzavano
PIPPO SOTTILE – ELOGIO AL GRANDE “PICCOLO” ATTORE
Don Cono “U Chiareddu” – Tra imprenditoria e turismo … un burbero sognatore, brolese doc, che va via
BROLESI – I 100 anni di “don Vasile”BROLESI – I 100 anni di “don Vasile”
Brolesi – Si “allunga” la via dedicata a Don Carmelo Pizzino
Rivedendolo – “Ogni giorno come se fosse l’ultimo”, quando i brolesi divennero tutti attori
Brolesi – Mimmo Caranna, a dieci anni dalla sua scomparsa
Contrasti – Quieto, irrequieto, inquieto, a Brolo “‘u Ploratu” mostra la sua suggestiva bellezza
Ritratti di Brolesi – Il paese che cambiava, era il 1957
Storie Brolesi – Luca Buonocore… la Cina è vicina ed il Futuro è già realtà, anche dentro uno spot televisivo
Brolo, Brolesi e la Chiesa – Dieci anni fa veniva ristrutturata
Maestri a Brolo, Domenico Siragusano – Improvvisamente mi torna in mente il mio maestro
Brolesi – I Contipodero, a cavallo di tre secoli
BROLESI – DON MICHELE IL “RAGIONIERE”. STAMANI I SUOI FUNERALI
Brolesi che vanno via – La morte di Don Vasile, centenario del paese
BROLESI – “Vossiabbinirica,” Don Saro
BROLESI DI SUCCESSO – DIANA ANDREOTTI AL VIRGIN AUSTRALIA MELBOURNE FASHION FESTIVAL
BROLESI TRICOLORI – AL CAMPIONATO MONDIALE DELLA PIZZA 2016 C’ERA ANCHE FRANCESCO BACINA IODICE
BROLESI – I vent’anni del “Central”
NINO CAMPOCHIARO – Quando un eterno sognatore, che non si arrende mai, va via
BROLESI – A Rossella Bruno il iMig2016
LEO CARANNA – “La gente aspettava il suo arrivo”, mentre sentiva il rombo della sua auto
PIPPO LIONE – E’ morto questa notte un “Signore” della politica brolese
FOTO & SIMBOLI – Il Silenzio per i Caduti del Mare
BROLO – Quando sbarcarono gli americani
DEDICHE E RICORDI – A Brolo tutti pronti per il Torneo dei Tornei di Tennis
“PARALIPOMENI” – παραλειπόμενα. Ma il Maestro Speziale non ha tralasciato nulla nè prima nè dopo
Storie Brolesi – Il “Barone” del mare
ANTICA BROLO – LA LEGGENDA DU SUGGHIU
FOTO E SIMBOLI – Il 4 novembre, Don Santo, a Brolo, la Festa dei Reduci
LA MORTE DI UN ANGELO – Ninuccio che va via. Il dolore di tutti che abbraccia la sua famiglia
CANTERINI DI BROLO – Hanno fatto girare in 36 anni il Mondo intorno a Brolo
PER NINUCCIO – SCUOLE CHIUSE A BROLO, NEL POMERIGGIO, PER PARTECIPARE AI FUNERALI
BROLO SILENTE – PER NINUCCIO LACRIME E PALLONCINI BIANCHI
LUTTI – Brolo ha una “stella” in più
LA MORTE DI PIETRO MIRAGLIA – IL GIUDICE BROLESE SI È ACCASCIATO DURANTE UN’UDIENZA. INUTILI I SOCCORSI
STORIE BROLESI – Trent’anni che sembrano ieri. Nella mostra alla “Multimediale” scatti inusuali di come eravamo
BROLO – La Mostra di com’eravamo sino al 6 gennaio alla Multimediale
STORIE BROLESI- Foto che fissano brindisi e incontri aziendali di fine anno, ma che dicono molto di più
UN AMORE INABISSATO SUI FONDALI DELLO SCOGLIO DI BROLO. CORREVA L’ANNO 1964
GIULIA PINO – INSEGNÒ A BROLO. ANARCHICA, SOCIALISTA, AMAVA LE RECITE E LA CULTURA… LASCIÒ UN PIANOFORTE ALLA “SUA” SCUOLA
SUCCESSI – Un pezzo di “cuore” brolese batte nella Ferrari. Il sogno di Peppe Agnello diventa realtà
RICORDANDO – 23 anni fa moriva Padre Lo Presti
CIAO GIOVANNI – E’ morto a Milano, forse l’ultimo “guascone” brolese
FUTURI GIA’ SCRITTI PER BROLESI DI ALTRA GENERAZIONE – Giuseppe amava già da bimbo le macchine da corsa, come suo nonno. Oggi ne progetta i motori e non smette di ricordarlo
BROLO – Com’era… Di cero c’è voluto un grande impegno per devastarla
EUGENIO FAVANO – “Brolo Giardinu all’orienti”