Anche quest’anno, l’INDA, istituto nazionale del dramma antico di Siracusa, riapre le porte del maestoso teatro greco al mito e propone: le tragedie Elena di Euripide, Le Troiane, sempre di Euripide, e la commedia Lisistrata di Aristofane. Da andarci. Tre registi al loro debutto: Davide Livermore, Muriel Mayette e Tullio Solenghi e tre grandi interpreti, Laura Marinoni, Maddalena Crippa ed Elisabetta Pozzi e tante novità: due serate speciali con la prima volta di Luca Zingaretti nella cavea del Teatro Greco e tra mostre e incontri anche l’unica tappa siciliana del tour mondiale di Ludovico Einaudi
Elena, la trama:
Elena discute col coro sulla infelice condizione di lei, che involontariamente fu della spedizione greca contro Troia, e quindi della guerra. Racconta al coro l’incontro avuto con Teucro, ed insieme si domandano quanto ci sia di vero nelle sue parole. Decidono di rivolgersi a Teonoe per saperne di più. Nel frattempo Menelao è naufragato proprio in Egitto, insieme ad Elena (che è un fantasma) e all’equipaggio, ed è andato in cerca di aiuto lasciando gli altri accampati in una grotta. Giunge al palazzo di Teoclimeno, dove una vecchia serva cerca di cacciarlo, ma subito dopo Menelao incontra Elena, ed è incredulo, perché credeva che Elena fosse insieme al suo equipaggio. Ma Elena (il fantasma) è scomparsa. Allora Menelao finalmente capisce quello che è successo, mentre la vera Elena gli racconta di non essere mai stata a Troia.
A quel punto i due si recano da Teonoe, che grazie ai suoi poteri è l’unica che sappia che Menelao è in Egitto, e la supplicano di non rivelare questo segreto. La sacerdotessa accetta. Resta però il problema di come fuggire, non avendo più una nave. I due decidono che Elena dirà a Teoclimeno di aver saputo che Menelao è morto, e di essere quindi finalmente disposta a risposarsi, purché il re le consenta di fare un rito in memoria del marito morto, una breve cerimonia che va fatta su una nave in mare aperto. Menelao vede Elena per la prima volta e se ne innamora. Afrodite ed Eros guardano la scena. il coro riassume le sventure cui Elena e Menelao sono andati incontro dalla guerra di Troia in avanti. Menelao si presenta al palazzo di Teoclimeno fingendosi un messaggero, e porta la notizia della morte di Menelao stesso.
Elena allora chiede e ottiene dal re egiziano una nave con equipaggio per compiere il rito, dicendogli che in Grecia è questo il modo di onorare chi muore in mare. viene ricordato un episodio mitologico in cui la dea Demetra cerca la figlia Persefone rapita da Ade, ottenendo infine di poterla vedere alcuni mesi l’anno. Elena si prepara per il rito, e Teoclimeno le fornisce una nave fenicia ed un equipaggio. Anche il coro stesso, che è formato da giovani schiave greche, vorrebbe poter raggiungere la libertà, volando come una gru in uno stormo sotto le Pleiadi. Elena e Menelao, con l’equipaggio dato loro da Teoclimeno, mettono in mare la nave, ma appena prima che salpino, arrivano gli uomini di Menelao. Con la scusa di prendere parte al rito, salgono tutti sulla nave, tra la perplessità degli uomini di Teoclimeno.
Appena la nave raggiunge il largo, Menelao e i suoi uomini sopraffanno l’equipaggio e scappano verso la Grecia. Questi fatti vengono narrati a Teoclimeno da un messaggero. Fuori di sé dalla rabbia, il re vorrebbe allora uccidere la sorella Teonoe, che si è resa complice della fuga, ma viene trattenuto da una schiava. Appaiono infine i Dioscuri ex machina che placano l’ira del re.
Conosciamo Elena dall’Iliade di Omero, dove viene rappresentata come una donna vittima della sua bellezza ma causa della guerra di Troia. La figura di Elena in questa tragedia di Euripide viene rappresentata in modo positivo, ma nella seconda tragedia che viene messa in scena, Le Troiane, dello stesso Euripide, ecco cosa avviene:
Le donne di Troia, fatte prigioniere dai Greci dopo la caduta della città, attendono di conoscere a quale Acheo la sorte le abbia destinate come schiave. Giunge Taltibio – araldo di Agamennone – e comunica a Ecuba di essere stata assegnata ad Odisseo, mentre Cassandra è stata prescelta da Agamennone e Andromaca da Neottolemo.
Cassandra compare dinanzi ad Agamennone invasata da Apollo e predice la sua stessa sorte che costerà la vita ad Agamennone su cui, in tal modo, sarà vendicata la caduta di Troia.Intanto i Greci, per consiglio di Odisseo, hanno deciso di uccidere il piccolo Astianatte, il figlio che Andromaca ha avuto da Ettore, per evitare che un giorno il bambino possa vendicare la morte del padre. Astianatte viene strappato via dalle braccia della madre, tra il pianto dirotto di Ecuba, di Andromaca e del coro.Giunge sulla scena Menelao desideroso di punire Elena.
Ma dopo una lunga accusa di Ecuba, che ritiene Elena colpevole dello scoppio della guerra perché fuggita con Paride, attratta dal lusso e dall’adulterio, e un’altrettanto lunga e abile autodifesa di Elena, che ricorda il giudizio di Paride e l’intervento di Afrodite, Menelao stabilisce di rimandare la decisione a quando saranno di nuovo in Argo.Riappare Taltibio, che guida alcuni soldati recanti sullo scudo di Ettore il corpo esanime di Astianatte. Mentre si scioglie il pietoso e commovente lamento funebre di Ecuba sul piccolo cadavere, l’araldo guida le donne verso le navi.
Sullo sfondo c’è l’incendio che i Greci hanno appiccato a Troia per distruggerla interamente.
Infine la commedia Lisistrata di Aristofane:
La storia è quella di una donna pronta a sacrificare il proprio piacere e quello delle sue concittadine per convincere gli uomini alla pace duratura. Aristofane qui pone le donne sullo stesso piano degli uomini . Una vera e propria guerra tra i generi, animata dall’intenzione più nobile: ristabilire la quiete e la tranquillità.
L’eroina raduna nell’acropoli le donne della città e le convince ad attuare uno sciopero del sesso. Se tutte si rifiuteranno di concedersi, gli uomini finiranno per impazzire e allora, sedotti e non accontentati, potranno abbassare le armi e finalmente ascoltare le loro mogli che altro non vogliono se non porre fine al sanguinoso conflitto cui da ormai troppi anni sono costrette ad assistere.
Per gli uomini è un crescendo di disperazione così potente da convincerli ad iniziare una trattativa con Sparta dove, grazie alla comunicazione tra le donne lo sciopero si è diffuso iniziando a creare un allarme nella popolazione maschile. Lisistrata tratta con le donne Spartane, tra le quali si distingue la giovane Lampito. Gli uomini, ormai straziati ed increduli, si accordano, costretti ad assistere al vero miracolo: le congiuranti hanno raggiunto il loro scopo. Nel Peloponneso è tornata la pace e dunque anche il sacrificio adesso può terminare. Tutte le donne soffrono nel rinunciare a concedersi ai loro uomini, tanto che, come in ogni battaglia, anche in questa non mancano delle dissidenti.
Le donne dimostrano così di essere utili allo Stato che, come e al pari degli uomini, hanno il diritto e il dovere di proteggere.
Tre registi al loro debutto al Teatro Greco di Siracusa, Davide Livermore, Muriel Mayette e Tullio Solenghi e tre grandi interpreti, Laura Marinoni, Maddalena Crippa ed Elisabetta Pozzi, attrici che hanno fatto la storia del teatro italiano e sono molto amate dal pubblico siracusano.
E poi ancora tante novità: due serate speciali con la prima volta di Luca Zingaretti nella cavea del Teatro Greco, l’unica tappa siciliana del tour mondiale di Ludovico Einaudi, incontri ed esposizioni che faranno di Siracusa una “Città teatro” dove riflettere, emozionarsi, indignarsi, creando un corto circuito fra passato e presente di grande attualità, mettendo al centro la figura della donna.
Italo Zeus
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