FABIO GRANATA – Caravaggio & Siracusa… Il mio pensiero, con semplicità e trasparenza…oltre ogni polemica
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FABIO GRANATA – Caravaggio & Siracusa… Il mio pensiero, con semplicità e trasparenza…oltre ogni polemica

L’assessore alla Cultura Fabio Granata ribadisce che se l’opera verrà restaurata a Siracusa e la teca realizzata, il progetto col Mart di Sgarbi potrà andare avanti.

Si ipotizza un’importantissima mostra sul ‘900 italiano con opere di De Chirico, Balla, Boccioni da ottobre ai primi di dicembre.

Faccio una premessa – dice Fabio Granata quale doveroso incipit all’intervista concessa a dove espone il suo pensiero sulla querelle generatasi intorno all’opera di Caravaggio –  L’amministrazione comunale non ha competenza alcuna sull’eventuale prestito dell’inestimabile dipinto. Insieme al sindaco Italia abbiamo espresso una posizione di formale contrarietà al progetto, sia per la delicatezza dell’opera che per il vulnus all’offerta culturale della città.

La mia successiva proposta supera questo vulnus e tende a ottenere la certezza del restauro e del clima box (la teca ndr) con il quale trasferire il Seppellimento alla chiesa del borgo Santa Lucia, recentemente ristrutturata, per favorire una rigenerazione culturale e turistica del quartiere della Borgata.

Se quindi il restauro si farà a Siracusa e se gli istituti nazionale e regionale del restauro daranno l’assenso, il progetto andrà avanti.

La città ne guadagnerà un’importantissima mostra sul ‘900 italiano con opere di De Chirico, Balla, Boccioni da ottobre ai primi di dicembre. Inoltre il quadro con bacheca climatizzata potrà a dicembre tornare al suo contesto naturale.

Tutto qui….

L’assessore alla Cultura Fabio Granata ribadisce che se l’opera verrà restaurata a Siracusa e la teca realizzata, il progetto col Mart di Sgarbi potrà andare avanti

In sintesi:

La polemica in corso sul Seppellimento di Santa Lucia del Caravaggio è sfociata nella richiesta del professore Paolo Giansiracusa sottoscritta da 350 fra docenti, accademici, artisti e intellettuali vari siciliani, con cui si chiede al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e a quello degli Interni Luciana Lamorgese – per le rispettive competenze – di emanare un decreto di inamovibilità del dipinto, a causa delle sue precarie condizioni, in modo da bloccare eventuali prestiti e trasferimenti, e a tal fine attivare le iniziative necessarie alla musealizzazione dell’opera nella città di Siracusa. A sostegno dell’istanza è stata avviata pure una petizione online.
Insomma, una risposta decisa al progetto ideato da Vittorio Sgarbi di esporre il quadro in una mostra programmata al Mart di Rovereto, in cambio di un finanziamento di 350mila euro della Provincia di Trento per la messa in sicurezza dell’opera, in particolare la costruzione di una teca microclimatizzata. Alle prime contrarietà Sgarbi aveva reagito coi suoi toni abituali, anche nei confronti del Comune di Siracusa che del progetto era stato tenuto all’oscuro. La scorsa settimana c’è poi stato un tentativo di mediazione dell’assessore comunale alla Cultura Fabio Granata, il quale ha proposto che prima venga eseguito a Siracusa l’intervento di restauro, comunque di accertamento dello stato in cui versa l’opera; sia inoltre realizzata la teca protettiva e dopo effettuato il trasferimento per la mostra in Trentino. Come ulteriore contropartita, Siracusa avrebbe a sua volta in prestito delle opere di prestigio.

Assessore Granata fa il punto sul futuro del progetto.

Faccio una premessa – ha detto Granata –  L’amministrazione comunale non ha competenza alcuna sull’eventuale prestito dell’inestimabile dipinto. Insieme al sindaco Italia abbiamo espresso una posizione di formale contrarietà al progetto, sia per la delicatezza dell’opera che per il vulnus all’offerta culturale della città. La mia successiva proposta supera questo vulnus e tende a ottenere la certezza del restauro e del clima box (la teca ndr) con il quale trasferire il Seppellimento alla chiesa del borgo Santa Lucia, recentemente ristrutturata, per favorire una rigenerazione culturale e turistica del quartiere della Borgata. Se quindi il restauro si farà a Siracusa e se gli istituti nazionale e regionale del restauro daranno l’assenso, il progetto andrà avanti. La città ne guadagnerà un’importantissima mostra sul ‘900 italiano con opere di De Chirico, Balla, Boccioni da ottobre ai primi di dicembre. Inoltre il quadro con bacheca climatizzata potrà a dicembre tornare al suo contesto naturale. Tutto qui.

E continuando afferma:

Fui, e resto, tra i sostenitori della collocazione del Seppellimento lì dov’era stato commissionato dal Senato Cittadino nel 1608. Per questo il quadro, di ritorno da un’importantissima mostra milanese e dopo un accurato monitoraggio dell’Istituto Centrale del Restauro, fu ricollocato nel 2006 alla Borgata. Io riuscii a trovare l’impianto di illuminotecnica dalla Guzzini e l’allora soprintendente Muti e Guido Meli, valoroso responsabile del Centro Regionale per il Restauro, commissionarono un progetto per la teca. Mentre cercavano sponsorizzazioni per lo stessa, come hai ricordato si accese la polemica a seguito dell’appello promosso da Vincenzo Consolo, altri scrittori e studiosi. In più, qualcuno criticò la soluzione della teca sostenendo che avrebbe rovinato la visione dell’opera. Che comunque fu collocata come già detto alla Borgata. Senonché i privati che avevano assicurato la sponsorizzazione della teca fecero marcia indietro; almeno così mi è stato riferito. In una parola non se ne fece più nulla.

 

Relativamente all’opera del Caravaggio Granata è esplicito.

Sì, per il Seppellimento doveva essere realizzata una teca analoga a quella dell’Antonello del Mandralisca ma ovviamente molto più impegnativa e costosa a causa delle dimensioni.

Come ho detto prima non se ne fece nulla venendo meno i finanziamenti promessi dai privati. D’altra parte le somme che io riuscii a impiegare da assessore regionale, attraverso fondi comunitari, sono oramai uno sbiadito ricordo. Il risultato è che un progetto come quello di Sgarbi, a distanza di 14 anni, colma un vuoto della mano pubblica. Per questo ho proposto una strada vantaggiosa per la città e per l’opera. Vedremo come andrà a finire.

E sull’ipotesi del Bellomo la pensa così:

“Ero e resto assolutamente convinto dell’opportunità per la citta di “investire” sulla Borgata attraverso un’operazione culturale di grande respiro e sono certo che, con la collaborazione di tutti, il Seppellimento determinerà una rigenerazione importante e rapida di uno dei quartieri più belli e autentici della città. Penso a un dialogo con le Catacombe e con il Sepolcro e il suo prezioso bassorilievo di San Giovanni scolpito da Salvo Monica, e la smagliante statua di Santa Lucia Giacente, opera seicentesca di Gregorio Tedeschi: un nuovo tassello del nostro patrimonio culturale composito e prezioso e che attrarrà viaggiatori, turisti e cittadini. Una bellissima nuova pagina per la storia delle politiche culturali della nostra Siracusa”.

l’articolo da leggere

Quadro del Caravaggio. L’assessore alla Cultura Fabio Granata ribadisce che se l’opera verrà restaurata a Siracusa e la teca realizzata, il progetto col Mart di Sgarbi potrà andare avanti

11 Giugno 2020

Autore:

redazione


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