Fabio Granata non ci sta. Lui che quando era assessore ai Beni Culturali in Sicilia seppe dir di no alla concessione del teatro greco di Taormina per la convention di Forza Italia, polo politico al tempo di riferimento, suscitando le ire di Berlusconi, ora dice, in maniera papale papale quel che pensa sul caso Selinunte-rock e sulle denunce subite dalla Farm Cultural Park di Favara.
Fabio Granata che a pochi giorni dal summit di Taormina del G7 accese la polemica sull’allestimento del Teatro Antico dicendo che “Non si capisce come si possa solo concepire un intervento simile su uno dei Teatri greco-romani più importanti al mondo, il parquet da Palasport e l’allestimento complessivo offendono non solo il Monumento ma la nostra dignità culturale”. Ora ritorna sull’argomento, in difesa dei siti d’interesse culturale.
Lui, ex assessore ai Beni Culturali della Regione ed ex parlamentare, impegnato recentemente anche in una battaglia sociale e ambientante in difesa della qualità dell’aria di interi quartieri di Siracusa, ammorbati da puzze, fumi e inquinamento, punta l’indice sui fatti di Selinunte e di Favara.
Lo fa con un post su facebook dove scrive: “A Selinunte viene concesso il Parco Archeologico per il concerto rock con 30 mila metallari scatenati …a Favara (uno dei comuni siciliani vergognosamente devastati dall’abusivismo edilizio ) il Comune bolla come …abusive due installazioni, denominate Butterfly Home ed Equi-Equilatera che si trovano nella Farm Cultural Park di Favara, il centro culturale a cielo aperto oramai famoso nel mondo e ne chiede la rimozione….” Per lui questi sono gli ultimi due esempi di follia mista a ignoranza….
Le foto, Fabio Granata a #Magmatica2017 per la presentazione del libro “Patria. Idee oltre il ‘900”. Fabio Granata ne parla con Antonio Rapisarda
da leggere
http://scomunicando.hopto.org/notizie/fabio-granata-2-la-coerenza-di-un-bastian-contrario/
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