Se per l’albero di Natale ognuno ha il proprio stile decorativo e può scegliere come abbellirlo, invece per i dolci della tradizione natalizia i consumatori preferiscono affidarsi al gusto classico e artigianale che non conosce crisi. E riecco il panettone che batte, quest’anno di Pandoro, e Brolo si scopre, con i suoi pasticceri e fornai, un autentico regno del gusto.
Passato il turno dei “forzati della tavola” dove ogni abuso e strafogamento è stato consentito, anche a Brolo è tempo di bilanci di gusto e sapori.
Nei forni e nelle pasticcerie, senza andar a far in questo momento i conti delle vendite, il bilancio del gradimento avuto, dei dolci preparati per questo periodo, è positivo.
Su tutti si sono piazzati i dolci artigianali, sopratutto i panettoni, da quelli tradizionali a quelli farciti.
La preferenza verso questi acquisti rispetto ai prodotti industriali è rafforzata dal rapporto di fiducia tra il produttore e la clientela, inserendo in questo contesto anche la produzione regionale, Fiasconaro e Pistì, dove batte forte il cuore di Brolo, in quanto l’azienda etnea, che ha avuto forti gratificazioni quest’anno in Gran Bretagna, è diretta da Nino Marino.
Dunque quest’anno è stato quello, per le feste natalizie, anche del panettone brolese, ricercato e regalato da un pubblico di consumatori sempre più attento alla qualità.
«Rispetto al panettone industriale, che resta secco all’esterno e morbido all’interno – spiega un maestro pasticcere locale – la morbidezza dei panettoni fatti a mano è omogenea. Il panettone artigianale è lievitato naturalmente, morbido, umido, ma non troppo».
A fare la differenza poi è la farcitura, ed è importante il giusto mix tra uvetta e canditi ma anche l’uso delle creme e del cioccolato.
Un buon panettone artigianale è riconoscibile dal sapore della vaniglia, del burro e delle uova e dal sopratutto dal tocco di fantasia, usato per farcirlo – qui si spazia anche dalla crema pasticcera alla ricotta, dalle gocce di cioccolato alla crema di pistacchio” e poi dalla confezione che è un piacere per gli occhi e da subito il senso del regalo.
E poi, il panettone artigianale che resta in casa può essere consumato entro un mese: non sarà morbido come i primi giorni, ma è ottimo per accompagnare una sana colazione.
E visto che ancora di Panettone è ricca la tavola del veglione di capodanno allora non ci resta che assaggiare i panettoni elaborati da Armando, da Antonio Raffaele che li propone in diverse varianti, da Ignazio Raffaele, nella sua nuova pasticceria, di Camelia ed ancora quelli artigianali della Coccinella, il Bar del centro Commerciale e di Pistì, acquistabili – quest’ultimi due – anche nell’isola pedonale natalizia di piazza Dante, allestita a cura della Pro Loco, senza dimenticare quelli di “Magia dei Sapori”, il forno-pasticceria di Gianluca Sinagra che ne ha omaggiato uno di ben 5Kg per gli auguri di buon Natale fatti dal sindaco ai dipendenti del comune brolese.
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