FAS, RITA BORSELLINO: “da commissione UE bocciatura per l’Italia”
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FAS, RITA BORSELLINO: “da commissione UE bocciatura per l’Italia”

“La Commissione europea conferma quanto detto nei mesi scorsi: i contributi dei Fas non possono essere sperperati per coprire la spesa pubblica, a differenza di quanto fatto finora dal nostro governo, e se si continua su questa strada, il Sud rischia di perdere importanti risorse per lo sviluppo”.

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Lo dice Rita Borsellino, deputato del Parlamento europeo, commentando la nota con cui la Commissione europea ha risposto a un’interrogazione del Pd in merito all’utilizzo dei fondi strutturali da parte dell’Italia. 
Nota Commissione Europea
Risposta data da Pawel Samecki
a nome della Commissione
(29.9.2009)
La Commissione ha seguito con attenzione le decisioni adottate dal Governo italiano nel 2008 e nel 2009 riguardanti le modifiche dell’assegnazione delle risorse del FAS (Fondo Aree Sottoutilizzate) prevista dalla deliberazione del CIPE 166 del 2007.

Tale soggetto è stato esaminato in maniera informale in occasione di una riunione fra il Commissario Hübner e il Ministro italiano Scajola, svoltasi a Roma nell’ottobre 2008. Varie lettere sono state inviate a tale riguardo dalla Commissione ai ministri italiani competenti per esprimere la preoccupazione sulle possibili ripercussioni di alcune modifiche in esito alla deliberazione originale suindicata.

La Commissione ricorda che considera il principio di addizionalità come uno dei fondamenti della politica di coesione. In base a tale principio, i contributi dei fondi strutturali non devono sostituirsi alle spese pubbliche degli Stati membri, al fine di garantire un’effettiva complementarità economica.

Così come prevede l’articolo 15 del regolamento (CE) n. 1083/2006 , la Commissione procederà per tutti gli Stati membri beneficiari, nel quadro dell’obiettivo convergenza, ad una verifica intermedia dell’addizionalità nel 2011 e ad una verifica ex post nel 2016. In occasione della verifica intermedia, il livello necessario delle spese pubbliche strutturali potrebbe essere modificato in funzione di cambiamenti importanti nella situazione economica dello Stato membro interessato e, segnatamente, dell’incidenza della crisi economica. In occasione della verifica ex post, la Commissione potrebbe procedere ad una correzione finanziaria in caso di mancato rispetto dell’addizionalità, così come è previsto dall’articolo 99, paragrafo 5, del regolamento suindicato.

Per quanto riguarda l’Italia, la Commissione conferma che il Quadro strategico nazionale (QSN) per il periodo 2007-2013 e la conseguente decisione della Commissione, impegnano attualmente il Governo italiano ad investire nelle regioni di convergenza un importo pari a 20,613 miliardi di euro l’anno (prezzi 2006).

30 Settembre 2009

Autore:

admin


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