Federazione Nuova Destra – Oggi in politica i termini più ricorrenti sono crisi e sfiducia
Dal Palazzo, Politica

Federazione Nuova Destra – Oggi in politica i termini più ricorrenti sono crisi e sfiducia

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Oggi in politica i termini più ricorrenti sono crisi e sfiducia. Due facce della stessa medaglia, due modi per comunicare alla gente la grave situazione in cui versa la società e la politica. Nessuno è disposto a fare un passo indietro, cedere una parte del proprio orticello, fare spazio a chi è capace, stravolgere il sistema assistenziale e pedalare dalla parte del bene comune e della legalità. A farne le spese sono sempre i giovani, le future generazioni, che si vedono, loro malgrado, recapitare debiti da assolvere per il resto della loro vita e, se dovesse continuare con questa politica, anche della vita dei loro figli.

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Chi spera in quella normalità che, ad esempio, gli deve indicare la strada per trovare un occupazione o ottenere assistenza nel momento del bisogno è certamente nella direzione sbagliata. La normalità, ormai da tempo, si deve cercare altrove. I cittadini che attendono i concorsi, si affidano totalmente alla giustizia, si scrivono nelle liste della disoccupazione, si comportano in modo civile e scrupoloso, in coerenza con le regole, non troveranno mai, in questo luogo dimenticato e corrotto, conforto da parte della politica e di chi amministra. L’unica vera risorsa, anche se marginale e precaria, è l’affidarsi totalmente ad un padrino, un soggetto di potere economico e politico, un distributore di caramelle o pillole della sopravvivenza. Un vergognoso acchiappa dignità in cambio di una schiavitù che logora anche i soggetti ferrosi ed un tempo indistruttibili. Questa strada politica, indicata dai migliori padrini, per ottenere le leccornie, continua a tenere banco e trova fertile terreno in quei partiti che sono stati maggiormente colpiti dalla ventata rivoluzionaria del momento e che non hanno voluto spalancare le porte alle nuove e giovani classi dirigenti. Un quadro allarmante e senza dubbio sconcertante per Messina e per quei cittadini che hanno inteso voltare pagina, raccogliendo quel briciolo di dignità che gli è rimasto e sbattendo la porta in faccia al sistema. Noi della Federazione Nuova Destra, malgrado la possibilità che si presenta di poterci tuffare in una lieta ventata di numeri, provenienti dal PD e confluiti in Forza Italia, decliniamo ogni invito futuro a forme di coalizione politica elettorale, con chi ha avvantaggiato questo ingeneroso sistema politico delle trasformazioni ed ha condiviso la scelta di aprire le porte a chi si serve di un sistema assistenziale, sottomettendo i cittadini a scelte di parte e limitando la libertà d’opinione, riconducendola all’effimera ricerca di un tornaconto personale. A questa visione del raggiungimento del potere politico attraverso la concretezza economica o scambio tra le parti, interponiamo una trasparente ed onesta ricerca del consenso attraverso una visione collegiale ed attenta degli interessi comuni. La politica è inquinata, non rappresenta un servizio alla collettività e da un cattivo esempio ai nostri giovani, che emulano i padrini o scappano da essa. Questo dato è evidente nella percentuale di assenteismo alle urne, che ha raggiunto percentuali che superano il 50% dei votanti. Una politica onesta e coerente sarebbe pertanto quella di ritornare alle urne e ridare al popolo la possibilità di scelta dei propri rappresentanti, sia di governo che di opposizione, abrogando ogni forma di inciucio e di tradimento post elettorale. Ovviamente questo non lo possiamo pretendere da chi ha dimostrato di essere intellettualmente disonesto, come Renzi, che si è insediato senza nemmeno passare attraverso le urne o Crocetta, che ha dimostrato di far prevalere l’arroganza e l’inconcludenza, ma lo possiamo auspicare da Renato Accorinti, che si è presentato ai cittadini come persona perbene ed onesta, con un programma rivoluzionario e svincolato da logiche di parte e di colori e si ritrova invece solo, sostenuto da quelli che c’erano prima e da una cordata di pierini interessati soltanto alle prebende, come si è potuto evincere dalla sostanziosa inchiesta sui gettoni di presenza. Chiediamo, pertanto, un atto di coerenza e di rispetto degli elettori: dimettetevi tutti o sfiduciate, si torni a votare.

Franco Tiano Portavoce Federazione Nuova Destra

 

18 Dicembre 2015

Autore:

redazione


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