Se il Cavaliere, Silvio Berlusconi, scende in Sicilia è perché il Coordinatore Regionale di Forza Italia Giangranco Miccichè, ha fallito nel suo ruolo. La riflessione di Franco Tiano, esponente di spicco di Federazione Nuova Destra
La Sicilia non è un calderone di voti da elargire a chi fa comodo, ai signori del vecchio sistema. Berlusconi avrà modo di capire che nell’Isola, all’interno del suo partito, si mescolano interessi diversi, alcuni strettamente legati a logiche spartitorie ed autoreferenziali. Forza Italia in Sicilia non è riuscito a costruire una nuova classe dirigente, a interporre i programmi alle poltrone ed a maturare un nuovo e collegiale metodo di rottura con il passato e con chi ha avuto delle diverse opportunità e li ha sprecate. Grazie al Coordinatore Regionale, solo a dire il vero anche nei raduni di partito, si sono sprecate tutte le occasioni per ridare al Centro Destra Sicilia compattezza, una nuova linfa politica ed una prospettiva di rivalsa nei confronti di una sinistra disfattista e di pessima fattura governativa. La querelle è sui nomi, sulle spartizioni, sulle poltrone e la voglia di mantenere il maglietto nei prossimi anni. Così si apre il portone di Palazzo D’Orleans ai Cinque Stelle ed a quella minoranza politica venduta che indossa un abito politico diverso per stagione. Berlusconi non cada nel tranello di Cuffaro, sappia leggere nel passato per progettare un futuro migliore. La Destra in Sicilia ha scelto, lo ha fatto da tempo, offrendo a Nello Musumeci un ultima possibilità, rappresentando programmi ed istanze capaci di condurre nelle urne anche chi non ci va da anni. Nello rappresenta l’unità della Destra. Attorno al Prof. Gaetano Armao, uomo immagine, si cela la continuità di una politica Lombardiana, in controtendenza agli interessi collettivi ed autoreferenziale. Non basta individuare una figura, la più rappresentativa del vecchio sistema e vincere la partita elettorale, bisogna scrollarsi di dosso la zavorra del passato, filoassistenziale e nocumento per il bene comune. La Destra ha scelto e non torna indietro, adesso tocca a Forza Italia fare emergere tutto l’amore per un territorio che altrimenti continua a diventare arido ed a sprofondare in una crisi senza fine. Meglio un buon governo oppure una buona opposizione ad ogni inciucio di potere, lesivo per la collettività. Noi di Federazione Nuova Destra non faremo sconti a nessuno, nemmeno a Nello Musumeci ed ai politici del Centro Destra che andranno a riempire il Consiglio Regionale. La Sicilia per noi parte da Messina, città Metropolitana dimenticata, con una crisi economica e strutturale da fare paura. Inquinata dal passaggio dei Tir e in carenza di servizi, strutture ed infrastrutture. Questa è la sfida da vincere e non c’è più tempo per discutere sui candidati. Si passi alla rappresentazione dei programmi. Berlusconi venga in Sicilia con il piglio del rinnovatore.
Franco Tiano – Federazione Nuova Destra.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.