L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni rivolge un “fermo richiamo” alla Rai per l’intervista di Bruno Vespa al figlio di Riina. In un documento dell’Authority si legge che “la censurabile unilateralità di molte fasi dell’intervista, condotta senza un adeguato contraddittorio, e con le reticenze e omissioni dell’intervistato lasciate senza sostanziali repliche idonee a fornire al telespettatore una rappresentazione veritiera e completa, hanno pregiudicato in particolare la completezza delle informazioni in ordine ai fatti di cronaca oggetto di narrazione e alle conseguenze che ne sono scaturite in ambito giudiziario, nonché posto oggettivamente in secondo piano quel valore irrinunciabile che è il rispetto della sensibilità degli spettatori, e primo tra tutti dei parenti delle vittime di mafia”. L’Agcom ha invitato la Rai, pertanto, “ad adeguarsi per il futuro, in modo rigoroso” all’indirizzo interpretativo fornito.
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