FESTIVAL SANREMO 2024 – Intervista con Annalisa e Geoulier, che completano il podio sanremese
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FESTIVAL SANREMO 2024 – Intervista con Annalisa e Geoulier, che completano il podio sanremese

Per la regina Loredana Bertè, standing ovation in sala stampa

SANREMO (Imperia)– Tra le immagini più belle di questa edizione dei record è stato l’abbraccio tra i due giovani teen agers che hanno conquistato i primi due posti nella graduatoria generale di questa 74a edizione. «E’ bellissimo vedere due ragazzi di venti anni protagonisti sul palco», ha detto Geolier, arrivato secondo. «Non è stata una competizione, sono contenta che i nostri brani verranno ascoltati e anche io li ascolterò», ha aggiunto Angelina Mango, vincitrice del Festival.

Geolier, al suo debutto al Festival di Sanremo, è arrivato secondo con il brano  “I p’ me, Tu p’ te”, interamente scritto in napoletano. L’artista è reduce da un periodo di grande successo grazie all’album “Il coraggio dei bambini”, certificato con ben cinque dischi di platino. Nella serata delle cover il rapper, classe 2000, non è affatto deluso per la piazza d’onore: «Il Festival è una gara a sé, ha le sue regole e non funziona in base agli streaming. Sono contento di tutto. Mi sento bene, ho fatto un bel Festival. Ho imparato un sacco di cose, mi è piaciuto tutto. Siamo due ragazzi, è già una cosa importantissima. Sono contento, non poteva andare meglio. Ho già vinto per i miei obbiettivi, nessuna amarezza, sono felice di tutto. Porto a Napoli dei bei ricordi».

Il 23enne Geolier, parla del genere rap (spesso declinato nella esiziale variante trap) è la musica più ascoltata in streaming, sia in Italia che nel mondo, che lo scorso anno ha visto tra i primi dieci album più venduti in Italia ben sei rapper (Geolier, Lazza e Tedua sul podio, seguiti da Sfera Ebbasta, Shiva e Guè), ha evidenziato i buoni risultati scaturiti anche nel prestigioso palco di Sanremo:  «Lo scorso anno Laza ha spaccato tutto con “Cenere”, che è stato il singolo più ascoltato del 2023. Conta anche questo. Io mi godo il cammino, mi sono goduto ogni istante. E’ mi è piaciuto. Ritorno nella mia Napoli con dei bellissimi ricordi».

Sui fischi piovuti nella serata delle cover, che ha visto vincitore il 23enne Geolier, all’anagrafe Emanuele Palumbo, con un medley intitolato Strade con Guè, Gigi D’Alessio e Luchè, ha saputo spegnere subito il fuoco “fauto” della polemica: «Ha vinto Napoli e il rapper, non penso che se vinci una sera devi vincere sempre. La cover di Angelina ha fatto emozionare molto anche me. Io sono nato nel 2000, lei 2001, è bellissimo vedere due ragazzi di vent’anni protagonisti al festival di Sanremo».

Sui pregiudizi verso i napoletani e gli insulti ricevuti dagli hater sui social, ha chiosato: «Non credo ci siano pregiudizi sia verso la città di Napoli, oppure verso i napoletani. Ci soso stati in passato, sicuramente negli anni 50, ma io non ero nato».

Annalisa è una veterana del Festival. Ha partecipato la prima volta nel 2013 con “Scintille”, poi nel 2015 con “Una finestra tra le stelle” e nel 2016 con “Il diluvio universale” del 2016. Nel 2018 ha cantato “Il mondo prima di te” del 2018 e nel 2021 “Dieci”. Quest’anno con “Sinceramente” ha completato il regale podio. «Rifarei tutti così– ha dichiarato Annalisa–. Sono molto contenta di come è stato, di come ho vissuto il palco, delle mie esibizioni. Per questo motivo sono focalizzata su tutte le cose belle che vedo, sulla bellissima risposta sulle piattaforme di streaming e in radio. Poi avrò un sacco di cose da fare: i palasport ad aprile, l’Arena di Verona a maggio, un sacco di concerti in estate… Sono molto soddisfatta». Al cantante Paolo Meneguzzi, che sui social l’ha accusata di aver cantato “con l’autotune”, Annalisa ha risposto seccamente: «Non è neanche il caso di rispondere».

Standing ovation in sala stampa per la regina del festival Loredana Bertè, che ha ritirato il premio Mia Martini per il 2024 con il brano “Pazza”, che ha ottenuto 54 voti: «Questo premio mi è sempre sembrato irraggiungibile– dice con grande commozione Loredana –perché non ci speravo davvero più, era una ferita aperta. Mimì, l’abbiamo portato a casa! Lo abbiamo riportato a casa! Grazie a tutti i ragazzi della sala stampa, siete magnifici».

Saverio Albanese

14 Febbraio 2024

Autore:

redazione


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