La nota del direttore Artistico Anna Ricciardi.
A più di un mese dalla mia lettera aperta, corre l’obbligo e il dovere morale di comunicare lo stato dei lavori.
Riceviamo e pubblichiamo
A più di un mese dalla mia lettera aperta, corre l’obbligo e il dovere morale di comunicare lo stato dei lavori con onestà intellettuale e rigore etico.
Tutto ciò, soprattutto, in un momento così delicato e oscuro per il mondo del teatro, della musica e dello spettacolo e per rispetto degli artisti, degli organizzatori di opere liriche, degli impresari di musica leggera, delle compagnie di teatro e di danza e di tutti gli addetti ai lavori con i quali da febbraio scorso avevo concordato progetti da svilupparsi per il festival 2020.
Per tutti coloro, insomma ,che insieme a me durante il lockdown, con grande pazienza, fiducia, collaborazione e propositività non hanno mai smesso di crederci, riformulando proposte di riapertura e rimodulando le proposte artistiche.
Il Parco archeologico, di cui il teatro è la punta diamante, è ancora interdetto al pubblico e non si conoscono, ad oggi, i tempi reali di riapertura, l’ allestimento degli spazi scenici e degli spazi per il pubblico né l’ organizzazione della logistica secondo le norme di sicurezza richieste.
Tantomeno, fattore determinante per la scelta delle tipologie di performance, si conosce il numero reale di spettatori che il teatro potrà accogliere!
Non ci sentiamo,pertanto, di comunicare nemmeno le date in fase di approvazione dalla commissione regionale per gli eventi, poiché risulterebbero , attualmente, perniciose, scorrette e illegali. Questo è il festival istituzionale e storico della città e la limpidezza e la credibilità costituiscono fattori, in questa fase delicata, irrinunciabili!
Mi dissocio, nella qualità di direttore artistico, da qualunque iniziativa di organizzazioni o produzioni che non sono state ufficialmente confermate dagli Enti preposti
Imperterrite e costanti sono le nostre richieste di certezza nel rispetto, in primis, della sicurezza del pubblico e degli artisti stessi.
Si sono susseguiti, negli ultimi giorni , incontri istituzionali e, con il Direttore del Parco ,e con l’Assessore ai Beni culturali, per comprendere la possibilità di una fruizione del teatro greco. Le dichiarazioni sono piene di buone intenzioni , seppur prudenti e misurate, ma non ci permettono ancora di rassicurare nessuno.
Ci auguriamo che l’imminente incontro con l’Assessore ai Beni Culturali, possa essere chiarificatore per tutti.
Anna Ricciardi
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