Ieri sera l’incontro, affollato, quello del gruppo vicino a Basilio Ridolfo, che in tanti già considerano l’ex sindaco di Ficarra. Amici, associazioni, la componente politica e amministrativa della maggioranza, assessori e “consiglieri”. Tutti uniti per discutere, sapere, dire quel che pensavano o volevano – aspetto più complesso – in vista delle prossime elezioni. Insomma fare il punto, mentre sfiorisce l’idea di un raggruppamento unico. Gaetano Artale, che suscita sempre grande entusiasmo per la sua candidatura, riconfermato a gestire questa delicata fase pre-elettorale. Nelle sue mani ancora un ulteriore “mandatino” per ritessere il dialogo, bloccatosi sull’irrigidimento dei “numeri” del consiglio comunale. Ma il tempo stringe e nel fine settimana potrebbero già esserci i primi comizi.
Ieri sera Gaetano Artale, avvocato, in aria di candidatura sul punto di aver un imprimatur pieno e trasversale a 360°, e che aveva avuto il mandato, libero e pieno, di trattare con i gruppi d’opposizione – dentro e fuori del consiglio comunale – per trovare un accordo, che già per tanti era fatto, parla subito ed è schietto.
Lo fa nell’incontro, quasi un’assemblea plenaria composta da amici, associazioni, la componente politica e amministrativa della maggioranza, assessori e “consiglieri”, senza giri di parole, rimette il mandato ricevuto, si dice pronto a fare il classico passo indietro, passare la mano, spiega i motivi dello stallo prima e della chiusura poi delle trattative.
E’ sereno, anche se un attimo emozionato, per il ruolo che ha accettato di svolgere.
Spiega che si partiva dalla voglia e dall’opportunità di dar vita ad un progetto unitario, dare base ad un’alleanza, che nel rispetto dei ruoli e dei gruppi, contribuisse a formare una pace sociale per la continuità amministrativa del paese, nel segno dell’efficienza e della fattività.
Spiega ancora che questa scelta altro non era che la concretizzazione di un progetto già in itinere, che nei mesi passati aveva visto nascere un tavolo di confronto e di dialogo. Che era un progetto che guarda avanti e che era condiviso.
Non dice, ma tutti lo pensavano e forse lo pensano anche ora, che a qualcuno questo non andava bene.
Illustra il dictak dell’opposizione.
Improponibile politicamente la richiesta che puntava, senza se e senza ma, ad un pareggiamento dei “numeri” in consiglio comunale dopo aver concesso i ruoli chiavi dell’amministrazione.
Pur senza grandi tensioni, l’aria che si respirava ieri durante l’incontro era tesa, attenta e alla fine tutti sono stati responsabilmente convergenti, con rinnovato entusiasmo, a ridar fiducia a Gaetano Artale. Ora ha nelle mani un “mandatino” teso a ricompattare anche i cosiddetti “forestieri” , senza altri tavoli ma solo a chiudere con chi ha voglia di lavorare per la crescita del pese.
Una scelta corale – ma non perchè era una scelta obbligata – quella quindi di puntare ancora su Gaetano, che con grande serenità si è ripreso sulle spalle questo “carico da novanta”.
Sul fronte opposto sembra crescere la determinazione di puntare su un altro avvocato, Francesco Marchese, già presidente del consiglio prima di esser stato capogruppo dell’opposizione consiliare per dar vita ad una lista di contrasto, ma non si esclude che una terza lista possa pure prender forma.
Qui potrebbero trovare posto frange dissidenti, una pattuglia di giovani e qualche pentastellato.
E sabato i primi comizi. Annunciati ma ancora non confermati
Quindi aria di elezioni, senza un candidato condiviso anche a Ficarra
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