FICARRA – Quella piazza con le strisce: Un dibattito tra modernità e tradizione
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FICARRA – Quella piazza con le strisce: Un dibattito tra modernità e tradizione

Nel cuore di Ficarra, la storica Piazza Umberto I è tornata al centro dell’attenzione. Quelle della Politica.

la piazza si è trasformata, ma non senza suscitare un acceso dibattito

Recentemente oggetto di un intervento di riqualificazione, la piazza si è trasformata, ma non senza suscitare un acceso dibattito.

La scelta di restituire alla piazza il ruolo di luogo di aggregazione e incontro aveva comportato la rinuncia a una decina di parcheggi, scatenando una discussione che divide il paese tra chi applaude la decisione e chi, invece, ne critica l’impatto pratico. Poi i parcheggi sono ritornati ed anche questo, nel mondo della vita politica locale, ha sollevato chiacchiericci poi approdati sui social

Ma bisogna dare risposte e soluzioni.

La piazza: simbolo di identità e vita comunitaria

Una piazza, soprattutto in un piccolo paese come Ficarra, non è solo uno spazio fisico. È un simbolo di identità, un luogo di incontro, di scambio, e di vita sociale. Restituire Piazza Umberto I alla sua funzione originaria di luogo di aggregazione, senza la presenza invadente delle automobili, è certamente un obiettivo ambizioso, ma non nato a caso. Una scelta progettuale mirata e tesa a innalzare la qualità della vita dei cittadini e a migliorare il decoro urbano. La riqualificazione della piazza doveva rappresentare un punto di svolta, un passo avanti verso un paese più accogliente e vivibile.

Il prezzo del cambiamento: la perdita dei parcheggi

Tuttavia, il cambiamento non è privo di costi. La decisione di eliminare alcuni parcheggi ha sollevato critiche, soprattutto da parte di chi ritiene che la presenza di aree di sosta sia fondamentale soprattutto averle sotto casa. Per il commercio locale e per l’accesso ai servizi essenziali, come la farmacia forse bastava semplicemente prevedere un parcheggio a tempo.

È innegabile che i parcheggi facilitino la vita quotidiana del residente, ma è altrettanto vero che una piazza affollata di auto perde la sua funzione sociale e culturale.

Il centro storico: cuore culturale e artistico

Il centro storico di Ficarra, con le sue chiese, i monumenti, i ristoranti e i negozi, rappresenta un patrimonio di inestimabile valore culturale e artistico. Preservare questo tesoro significa anche limitare l’accesso alle automobili, creando zone pedonali che valorizzino il fascino del borgo e ne esaltino l’importanza storica. Ficarra è una città “superba”, dotata di un centro storico che merita di essere riqualificato e reso appetibile per turisti e residenti.

Tuttavia, in questo contesto, la sfida consiste nel trovare un equilibrio tra la necessità di parcheggi e la volontà di mantenere il centro storico libero dalle auto.

Verso una soluzione: parcheggi strategici e visione futura

La soluzione al dilemma è, in fondo, semplice: investire in parcheggi strategici, situati nelle vicinanze delle zone critiche, e collegarli adeguatamente al centro storico. In questo modo, si potrebbe conciliare l’esigenza di parcheggi con la necessità di preservare la piazza e il cuore storico del paese.

Un’opzione potrebbe essere quella di rendere i parcheggi disponibili a ore, consentendo la sosta gratuita ai residenti solo nelle ore serali, a beneficio anche dei ristoranti e delle attività commerciali.

In definitiva, la questione di Piazza Umberto I non riguarda solo la scelta tra parcheggi e spazi di aggregazione, ma è parte di una visione più ampia del futuro di Ficarra.

Il dibattito sulla piazza riflette diverse prospettive e visioni del paese: da un lato, chi guarda alla modernità e all’efficienza, dall’altro, chi difende il valore della tradizione e della cultura. In questo contesto, è essenziale che il confronto avvenga in maniera aperta e costruttiva, per trovare soluzioni che rispettino la storia e l’identità di Ficarra, senza sacrificare le esigenze pratiche dei suoi abitanti. Piazza Umberto I è, e deve rimanere, il cuore pulsante di Ficarra. La sua riqualificazione è un passo importante verso la valorizzazione del borgo, ma è fondamentale che le decisioni prese siano il risultato di un dialogo aperto tra amministrazione e cittadini.

Solo portando avanti soluzioni che stiamo anche in mezzo alle esigenze tra modernità e tradizione facendole coesistere armoniosamente, si potrà guardare al futuro, senza giocare sul detto e non dico.

Ficarra ha il diritto di avere la sua piena identità. E Chi amministra, rispetto ad ogni ruolo che assolve, deve fare scelte dirette e non obbliuue.

Il punto di vista dei protagonisti:

Nino Pizzino Sindacalista e Capo Gruppo dell’Opposizione sull’argomento è chiaro, dopo aver aperto il dibattito con un post sui social ora afferma:

“L’amministrazione Ridolfo nel 2023 ha speso dal bilancio comunale e da mutui e quindi con soldi dei cittadini ficarresi, circa 250 Mila euro per un parcheggio in via logge giustificando che voleva così “liberare la piazza Umberto I dalle macchine”.
Oggi spende 97 Mila euro per adibire la stessa piazza Umberto I a solo parcheggio…

Per Pizzino interpretando la voce politica del gruppo consiliare “Ficarra Bene Comune”  sembra che questa sia una posizione incoerente e dannosa per i cittadini e per le casse comunali.

Quindi favorevoli o contrari al parcheggio se fosse in vostro potere decidere ora?

Alla domanda risponde: Tra le due soluzioni preferisco la piazza, ma ci possono essere sistemi di convivenza stagionali, soprattutto in inverno dove la popolazione è minore ed anziana, esteticamente non invasivi e che non sfigurano vie e piazze recentemente pavimentate con la pietra arenaria. Se si voleva con la pietra abbellire e dare valore architettonico al borgo di Ficarra, con  l’imbrattare di vernice  le  pietre non solo si è sfigurato il senso di “borgo” ma si è tornati indietro di quarant’anni, agli anni ’80 , quando la piazza era solo un parcheggio di auto senza nessuna vocazione turistica ed architettonica

La visione di Mauro Cappotto

Oggi è tra gli artefici della rinascita urbanistica e culturale del paese. 

La sua visione è quella di una piazza al servizio della comunità. La sua concezione era chiaramente senza parcheggi, però nel rispetto delle esigenze e della visione dell’amministrazione, in attesa di completare altre importanti infrastrutture e altri micro parcheggi, non si è messo di traverso per utilizzare la piazza al servizio più utile in questo frangente.

Per il professore Cappotto comunque e tutto è reversibile, è sempre questione di scelte e opportunità.

“Il paese è cambiato radicalmente dal punto di vista della rigenerazione urbana con particolare attenzione e cura per gli aspetti del recupero architettonico, tutto è sempre frutto di un processo che include anche momenti di mediazione sociale” dice  Cappotto che aggiunge “.Un luogo altre che essere bello deve essere vivo” sottolineando che le strisce delimitatrici del parcheggio sono fatte con una vernice che sotto la spinta di una semplice idropulitrice possono essere tranquillamente cancellate, avendo lui bocciato altri interventi più drastici “Quindi in un’ottica di cambiamento tutto è possibile”.

Il sindaco Basilio Ridolfo,

Ovviamente difende l’operato dell’amministrazione e guarda avanti:

Il suo punto di vista:

Preliminarmente, mi sia consentito di rammentare che l’attuale amministrazione comunale ha avuto il merito di acquisire un finanziamento regionale di importo pari a circa 100.000 euro con il quale si intendono attuare interventi di manutenzione nella Piazza Umberto I, attraverso la sostituzione di porzioni di pavimentazione ormai usurata dal tempo e dal transito degli autoveicoli, l’introduzione di elementi di arredo, il rifacimento di qualche aiuola e l’installazione di idonei corpi illuminanti. I lavori, come è possibile riscontrare, sono ancora in corso.

Infatti ciò che è stato fin ora eseguito non supera il 20% del totale degli interventi previsti.

Ciò detto, desidero sottolineare che in atto vige l’Ordinanza sindacale emessa nel dicembre del 2016 con la quale, ad accezione del periodo intercorrente tra il 1° luglio ed il 15 settembre di ogni anno, è consentita la sosta su tutta la Piazza dalle ore 20,00 alle ore 8,00. Nella realtà, il parcheggio delle autovetture viene effettuato regolarmente sull’intera Piazza, senza limiti di orario e, soprattutto, in modo disordinato. Disordine che, purtroppo, è possibile rilevare anche in tutto il centro urbano.

Consapevoli di ciò, l’attuale amministrazione comunale ha già fatto rifare la segnaletica orizzontale in tutto il centro cittadino ed – attualmente – è in attesa di posizionare la segnaletica verticale, non appena questa sarà fornita dalla ditta affidataria.

Una volta completata la segnaletica, sarà emessa una nuova Ordinanza sindacale con la quale sarà regolamentata ex novo la circolazione in tutto il centro urbano e, contestualmente, saranno impartite precise disposizioni ai vigili affinché le indicazioni contenute nella medesima ordinanza vengano scrupolosamente rispettate.

Nel contesto di questa nuova organizzazione del traffico cittadino rientra, ovviamente, anche lo spazio compreso nella Piazza Umberto I che occorre, innanzitutto, sottrarre alla disordinata e caotica attuale modalità con cui avviene lo stazionamento dei veicoli.

Nell’impostazione complessiva è previsto che in una porzione della Piazza principale vengano riservati solo 9 stalli per il parcheggio, di cui uno da utilizzare per operazioni di carico e scarico, a prevalente servizio degli utenti che risiedono nei pressi della medesima Piazza, lasciando completamente libera l’area prospiciente la gradinata che conduce alla Piazza Monastero, nonché l’accesso per il quartiere San Marco. Il tutto garantendo – attraverso l’installazione di paletti in ghisa e relative catenelle – la fruizione degli immobili ubicati nella stessa Piazza, attualmente non sempre assicurata.

Ovviamente, si tratta di una precisa scelta dell’amministrazione comunale che “ci mette la faccia” e si assume le conseguenti responsabilità. Una decisione, tuttavia, che non è frutto di improvvisazione, ma deriva da un serrato confronto interno ed esterno e che dipende da diverse motivazioni, pratiche e necessarie, che vanno oltre l’aspetto estetico che, comunque, è fortemente preservato a partire dell’uso dei materiali con cui sono definite le aree destinate al parcheggio, nonché dagli interventi di manutenzione in corso di esecuzione.

In tale direzione, la porzione di Piazza che si intende destinare a parcheggio costituisce uno spazio di sosta in grado di rispondere alla pressante esigenza di garantire un deflusso sostenibile ed ordinato dei veicoli, evitando di congestionare la viabilità. Poi – come ogni scelta responsabile – la stessa andrà valutata nel tempo, e dovendo rispondere unicamente all’utilità collettiva, se non funziona si è sempre in tempo per rivederla e migliorarla, essendo l’amministrazione comunale sempre pronta ad accogliere suggerimenti e proposte chiare e costruttive.

Del resto sul piano della riqualificazione urbana e della realizzazione di nuovi spazi di sosta questa compagine amministrativa ha già dato prova di ciò che sa fare con interventi che sono sotto gli occhi di tutti. Ora si tratta di migliorare il livello di “vivibilità del paese”, migliorando le condizioni di fluidità del traffico nel centro urbano visto nel suo complesso, di cui la Piazza rappresenta una parte, attraverso la regolamentazione efficiente della sosta e la gestione efficace del traffico da parte della Polizia municipale.

Alcune foto di Ficarra sono tratte da google. non è stato possibile citare gli autori, e di questo ci scusiamo

21 Agosto 2024

Autore:

redazione


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