A margine della performance artistico-sociale di ieri a Ficarra, Le foto di ieri ed il commento del sindaco Basilio Ridolfo, Questo pomeriggio una pancina rossa diverrà una testimonianza quotidiana di impegno e di monito civile.
il comune di farà carico delle spese legali per le donne che denunciano
“Serve un cambiamento culturale, che coinvolga tutti noi, a partire dagli uomini delle istituzioni. Una grande rivoluzione umana che vada oltre misure più stringenti ed efficaci sotto il profilo penale, interventi qualificanti sulla prevenzione e la tutela, la creazione di reti di sostegno e protezione, il potenziamento dell’informazione e della comunicazione”.
Lo sottolinea Basilio Ridolfo, sindaco di Ficarra, dopo che ieri il paese si è fatto palcoscenico di una kermesse artistico-sociale che alza l’asticella e va oltre alla semplice denuncia partecipata, ai simboli, alle parole.
Ridolfo è chiaro, diretto, esplicito: “Una riflessione, oggi più che mai, deve imporsi. Una riflessione seria, ampia, libera da emozioni che cavalcano i fatti di cronaca, gravissimi e toccanti. La violenza sulle donne si combatte con rivoluzioni culturali, con misure concrete, con denunce che vadano oltre il penale e che diano risposte ed accoglienza a chi denuncia”.
Tocca alle istituzioni, primo fra tutti l’ente locale, fronte-office con la comunità, che con le sue strutture è ramificato sul territorio e che diventa orecchio attento ai segnali che da questo si avvertono e provengono per dare il primo segnale forte di assunzione di responsabilità. Ficarra – dice il sindaco – “si attiverà a mettere in atto i sensori sociali per prevenire e arginare la violenza di genere e quella nei confronti delle donne che spesso non è solo fisica. E’ necessaria una sensibilizzazione straordinaria e collegiale per togliere il tema dalla cronaca nera e farne una priorità politica”.
Per Ridolfo occorre un cambio di passo: “Una donna è solo di se stessa: libera, così come lo è, e lo dovrebbe essere, qualsiasi persona”.
“Resistiamo e ci reinventiamo”
Afferma il sindaco della cittadina.
Una nuova resistenza sociale. Un impegno comune, Ficarra si è battuto per la libertà prima, per i diritti sociali dopo, ed ora diventa frontiere per nuove battaglie. “la nostra biblioteca diverrà “rossa” per ospitare scritti, testi, testimonianze per raccogliere segnali di resistenza, di battaglie, di emancipazione, di diritto per le donne che subiscono violenza. Il comune troverà i fondi, facendo rete con gli avvocati del territorio, per favorire e coprire i costi di eventuali azioni penali a tutela delle donne che denunciano”.
E Ridolfo conclude: “Nei prossimi mesi, la nostra “stanza della seta” si tingerà di rosso. Un altro esempio come le vetrine appena “inaugurate” dove l’arte diventa strumento di denuncia sociale. e siamo già pronti a promuove una serie di appuntamenti per stimolare una ‘riflessione diffusa’ sulla violenza di genere”.
stamani l’azione di sensibilizzazione, partendo dai più giovani in sinergia con le scuole del territorio
oggi pomeriggio l’inaugurazione della “panchina rossa”
la fotogallery di ieri
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