A Ficarra, città della cultura, il convegno sul tema “ Una vita attraverso una maschera” voluto dal dirigente scolastico Bruno Lorenzo Castrovinci
L’evento è stato organizzato con cura dalla prof.ssa Carmelina Giuffrè, che ha animato la mattinata di Venerdì 21 Febbraio.
Presenti oltre agli alunni del plesso di Ficarra dell’istituto comprensivo di Brolo, una delegazione di studenti dell’Accademia delle Belle Arti, docenti di entrambi gli istituti, il direttore di quet’ultima, il sindaco Gaetano Artale e l’assessore alla cultura del comune di Brolo nonché presidente del consiglio d’istituto Maria Vittoria Cipriano.
Ha introdotto i lavori il prof. Antonino Caccetta docente universitario e Past – President del Rotary club International, “Terre del Tindari” di Patti, illustrando il tema della maschera partendo dalla Grecia Arcaica, e del valore simbolico che in antichità quest’ultima possedeva.
Basti pensare alla maschera di Agamennone rinvenuta nella tomba del grande re o al significato profondo delle maschere funeraree. I lavori hanno continuato con un brillante intervento del prof. Salvatore Crisafulli che ha sapientemente illustrato l’evoluzione storica delle maschere e del Carnevale in tutto il mondo, con approfondimenti letterari e religiosi, completando l’intervento con una nota sul potere terapeutico della risata. Il tema è stato poi ulteriormente e sapientemente approfondito dalla scrittrice e prof.ssa del Liceo Piccolo di Capo d’Orlando, Ricciardo Calderaro Antonella, che ha curato in particolare gli aspetti letterari e linguistici, con ampi richiami a Pirandello al teatro e alla rappresentazione scenica. Il dibattito si è poi spostato sugli aspetti filosofici e pedagogici con ampi richiami a Schopenhauer e Nietzsche
da parte della filosofa prof.ssa Cettina Fogliani del liceo Sciascia Fermi di Sant’Agata di Militello.
Notevole la descrizione della maschera estesa al linguaggio del corpo e di come inevitabilmente ognuno di noi indossa la stessa per presentarsi al meglio agli altri.
Ha concluso i lavori la pedagogista Giuliana Scaffidi che ha focalizzato il suo intervento sul pensiero Junghiano e sul senso di vivere una vita senza una maschera. Interessante il dibattito intellettuale che si è animato tra le ultime due relatrici, in quanto ognuno focalizzava il senso della maschera sotto una prospettiva differente.
Insomma una mattinata all’insegna della cultura umanistica e filosofica, con ampi richiami psicologici e agli archetipi junghiani, interessante lo sforzo che ogni relatore ha fatto per mediare i contenuti di cosi elevato spessore per renderli comprensivi al giovane pubblico.
Un evento che arrichisce il panorama culturale e completa l’ampia offerta degli eventi e sfilate di questo Carnevale 2020.