Una delegazione di componenti del consiglio dell’ordine degli avvocati ha consegnato nei giorni scorsi alle Figlie del Divino Zelo l’incasso dello spettacolo “Hotel del libero scambio”, portato in scena dagli avvocati della compagnia Salvis Iuribus, a giugno scorso, al teatro Vittorio Emanuele di Messina.
La somma servirà alle suore per lavori di ristrutturazione della sede nella quale accolgono minori stranieri non accompagnati.
“Anche quest’anno- sottolinea il presidente dell’ordine Vincenzo Ciraolo- grazie al contributo dei nostri avvocati-attori e al sostegno del Consiglio, troviamo un modo per unire cultura e solidarietà. Un piccolo gesto che vuole essere però un segno di apertura del nostro ordine al territorio”.
Quest’anno, in un teatro Vittorio Emanuele come sempre gremito di pubblico, il gruppo ha portato in scena lo spettacolo di Georges Feydeau adattato dal regista Antonio Lo Presti. Con il testo divertente la compagnia ha festeggiato i dieci anni dalla sua formazione.
“Ogni anno rinnoviamo il nostro impegno in questa iniziativa- ha commentato il presidente dell’associazione avv. Pino Magrofuoco- facciamo qualcosa per la città e al tempo stesso ci divertiamo insieme”.
L’idea di un gruppo di avvocati che si cimentassero in esperienze teatrali è nata nel 2005 proprio all’attuale presidente dell’ordine, allora consigliere, Vincenzo Ciraolo. Da allora a oggi il gruppo ha portato in scena “Todo Modo” (Sciascia), “La città è salva” (Simone Weil), “La parola ai giurati” (Reginald Rose), “Il giudice e il suo boia”, “La visita della vecchia signora” (Durenmatt) e “Andreuccio, Fiordaliso e altre storie” (dal Decamerone di Boccaccio).
Fanno parte dell’associazione gli avvocati: (in ordine alfabetico) Loredana Bruno, Lucio Castagna, Salvatore Catalano, Patrizia Causarano, Isabella Celeste, Vincenzo Ciraolo, Marcello Fatato, Nello Fatato, Salvatore Gallo, Anna Gemellaro, Giovanni Giacoppo, Lidia Lazzara, Gianmaria Lojacono, Pino Magrofuoco, Paola Pirri, Giuseppe Sorbello, Simona Triolo, Franco Velardi, Aurelio Wrzy.
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