![Fillea_Cgil_264_x_326](https://scomunicando.hopto.org/notizie/wp-content/uploads/2010/07/Fillea_Cgil_264_x_326.jpg)
“L’ennesimo ed inaccettabile incidente sul lavoro, avvenuto in un cantiere di Gallodoro, con un operaio che versa adesso in gravi condizioni, conferma il dramma dell’assenza di sicurezza e di tutele in troppi luoghi di lavoro”, così Biagio Oriti, segretario generale della Fillea Messina- la categoria della Cgil che segue il settore dell’edilizia- .
“A distanza di una settimana da un altro incidente, avvenuto in un cantiere di Camaro, è inevitabile pensare all’inadeguatezza dei sistemi di controllo, all’esiguo numero di ispettori destinati alla vigilanza e a una più complessiva illegalità che dilaga nei cantieri di questa provincia- prosegue Oriti-. In una fase come questa, i lavoratori pagano due volte il prezzo della crisi: prima con i licenziamenti e la cassa integrazione (oltre 1.500 posti perduti in edilizia negli ultimi 12 mesi) poi con il lavoro nero e con la mancanza di tutele individuali”.
Il segretario generale della Fillea punta il dito contro la scarsità di controlli sulla sicurezza e sulla regolarità e sulla spregiudicatezza di quegli imprenditori che per risparmiare mettono a repentaglio l’incolumità dei lavoratori. “Da anni chiediamo di aumentare i controlli e di potenziare le sanzioni per quei datori di lavoro che vogliono abbattere i costi speculando sui lavoratori mettendone a rischio la stessa incolumità- osserva Oriti-. Da anni denunciamo l’imbarbarimento di un mercato del lavoro in cui l’operaio non viene più considerato come persona ma solo come uno strumento, un mezzo, una merce da usare e poi gettare quando non serve più”.
Nell’esprimere la più piena solidarietà all’operaio rimasto vittima di questo ennesimo incidente e augurandogli la pronta guarigione, la FILLEA CGIL, sin dai primi di Settembre avvierà una forte campagna di sensibilizzazione contro il lavoro nero e contro le nuove forme di caporalato.