Il nuovo libro di Antonio Arena sarà presentato a NaxosLegge l’11 settembre, a discuterne con l’Autore ci saranno Massimo Scaffidi e Daniele Tranchida. Tra i contributi all’incontro anche l’atteso intervento di “Checco” Rovella
alle ore 19.00
“Sarebbe un segnale di “resistenza” e di testimonianza rispetto ad un fronte, ormai bipartisan in politica e quasi compatto nei media, che immagina l’Europa quale appendice di Usa e GB e quale spazio economico organico alla finanza predatrice di Wall Strett e della City” dice l’autore del libro e la presentazione del saggio può essere anche immaginata quale “confronto a distanza” con un libro di Paolo Valentino (giornalista Corsera) che sarà presentato sempre in ambito NaxosLegge, e che invece tessera le lodi della attuale UE.
Terrazza del Lido di Naxos, 11 settembre
Presentazione del libro, come lo vede Massimo Scaffidi
“I-Dea Europa: speranze, ottimismo e disillusione”
Come affrontare con lucidità e profondità l’attuale momento di crisi dell’Unione Europea, tracciando un percorso attraverso le sfide politiche, economiche e sociali che stanno mettendo a dura prova il sogno europeo.
L’autore inizia con l’analisi della guerra russo-ucraina, sottolineando come questo conflitto non rappresenti solo un ritorno alla tensione tra Est e Ovest, ma una crisi complessa che ha evidenziato le fragilità strutturali dell’Europa comunitaria. L’Europa, incapace di impedire l’escalation del conflitto e ormai subordinata alla leadership degli Stati Uniti attraverso la NATO, rischia di vedere svanire le ambizioni di autonomia politica e militare, costruite faticosamente nel corso dei decenni. La mancata coesione politica e la dipendenza dalla tutela americana hanno fatto naufragare le speranze di un’Europa forte e indipendente, riportandola a una condizione di subalternità.
Ripercorrendo le tappe fondamentali della storia dell’Unione Europea, l’autore descrive con precisione l’evoluzione del progetto unitario, dalla firma dei Trattati di Roma del 1957 fino ai recenti sviluppi. Se da un lato il progetto europeo ha portato innegabili benefici – come la creazione del Mercato Unico e l’integrazione economica – dall’altro ha generato delusioni profonde nei cittadini europei. Le speranze di una crescita economica duratura e di una maggiore coesione sociale si sono scontrate con la realtà di un sistema spesso dominato da logiche finanziarie, austerità e squilibri tra i Paesi membri.
L’opera mette in luce come la globalizzazione e le politiche economiche orientate al mercato abbiano, in molti casi, eroso le fondamenta stesse dell’Unione, allontanando i cittadini dall’idea di un’Europa solidale e capace di rispondere in maniera univoca alle sfide globali. Le crisi che si sono susseguite – dall’allargamento verso Est, fino alla crisi finanziaria del 2008 e alla pandemia di COVID-19 – hanno dimostrato i limiti di una costruzione europea che, seppur potente sul piano economico, non ha saputo dotarsi di un’identità politica forte e autonoma.
Un altro tema centrale del libro è la leadership debole e frammentata all’interno dell’Unione, particolarmente evidente dopo la fine dell’era Merkel. La crisi di potere all’interno delle istituzioni comunitarie ha lasciato spazio a una Commissione Europea, guidata da Ursula von der Leyen, che ha preso decisioni spesso criticate per la loro natura invasiva e talvolta in violazione dei Trattati. Questo “golpe istituzionale”, come lo definisce l’autore, si è accentuato con la gestione della crisi ucraina, minando ulteriormente la già fragile sovranità politica europea.
Nonostante questo quadro di apparente disillusione, I-Dea Europa non si limita a diagnosticare i mali dell’Unione, ma offre anche una riflessione su come l’Europa potrebbe rimettersi in cammino. L’autore sottolinea la necessità di recuperare lo spirito originario dei Padri fondatori, basato sulla cooperazione, la solidarietà e la condivisione di risorse. Solo attraverso una rinnovata unità politica e la costruzione di una politica estera e di difesa comuni, l’Europa potrà riconquistare il proprio posto nel panorama globale.
Il testo si chiude con un richiamo alla storia dell’Europa, evidenziando le sue radici culturali, filosofiche e civili che ne hanno fatto un faro di civiltà per secoli. L’autore invita a non dimenticare questo patrimonio, sostenendo che, seppur attraversata da fallimenti e delusioni, l’Europa ha la capacità di risorgere se saprà ripartire dalla sua identità e dai suoi valori fondamentali.
I-Dea Europa: speranze, ottimismo e disillusione
è quindi un’opera ambiziosa, che non si limita alla critica del presente ma che offre una visione per il futuro. È un invito alla riflessione profonda sulla direzione che l’Europa sta prendendo e una chiamata all’azione per chi crede ancora in un progetto europeo forte, unito e capace di affrontare le sfide del XXI secolo.
Eccolo
Il libro presentato è un saggio imperdibile per chi vuole conoscere tutti gli episodi e i meccanismi che hanno trasformato la UE dalla nascita ai nostri giorni. In più sono spiegati gli organi i ruoli e le finalità . Se si vuole immaginare una nuova Europa bisogna pensare con competenza e questo libro, scritto da chi ha lavorato per trenta anni a Bruxelles colma le nostre lacune storiche e politiche in merito.
L’autore
Antonio Arena, giornalista pubblicista, saggista, esperto di politica europea ed estera, dal 1978 al 2014 già funzionario italiano presso il Parlamento europeo disegna, scrive per Scomunicando.it