FIORI IN PIAZZA – LA GIUNTA DI SINAGRA CI SCRIVE
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FIORI IN PIAZZA – LA GIUNTA DI SINAGRA CI SCRIVE

 

 

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A scriverci quindi è la giunta sinagrese al completo: Vincenza Maccora, Tindiglia Francamaria, Gaudio Salvatore, Saitta Silvia e Musca Alberto.

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Questo il testo, le nostre aggiunte sono in rosso.

 

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Pregiatissimo Direttore,

dopo aver letto il suo articolo, apparso sul giornale online Scomunicando, in data 29.10.2013, devo necessariamente intervenire, a nome mio e di tutta la Giunta comunale di Sinagra, costretti, ancora una volta a rettificare quanto da Lei sostenuto [nessuna rettifica solo qualche precisazione – ndd], poiché continua a strutturare i suoi articoli non su fatti accertati ma su notizie che gli sono recapitate da qualche conoscente [opinabile quel “fatti accertarti”, basta leggere dopo e se si vuole essere più chiari si possono fare i nomi, se se ne è certi – ndd].

Ci auspichiamo pertanto per il futuro, quando tratterà del comune da noi amministrato, che Lei voglia applicare il decalogo del giornalista che impone, tra l’altro, di riscontrare attentamente la verità della notizia [la notizia è certa, ognuno faccia bene il suo lavoro- ndd]

Come lei stesso dice che la “Fioraia” e il di lei padre devono versare alla ragioneria dei soldi per il pagamento dei tributi relativi al servizio idrico non pagato da anni, e che aveva visto assommare una cifra ingente.

Ebbene, gli uffici comunali di Sinagra in nessuna occasione hanno negato ai cittadini possibili soluzioni volte a venie incontro alle loro effettive necessità e bisogni.

A ciò si aggiunga che il Consiglio Comunale di Sinagra su nostra proposta, nello scorso mese di maggio, ha modificato il regolamento comunale del servizio idrico proprio per contemperare da un lato il diritto alla somministrazione dell’acqua potabile per soddisfare le più elementari esigenze di vita e dall’altro per salvaguardare l’Ente comunale che ha diritto di incassare il credito da tutti i cittadini che usufruiscono del servizio.

sinagra_torre_thumb_medium300_200L’art. 30 del regolamento comunale per la concessione di acqua pubblica, a seguito della modifica apportata a maggio 2013, così recita “la morosità accertata determina in capo all’Ente il diritto di procedere alla riduzione della portata idrica”, prima della suddetta modifica l’Ente si riservava il diritto di procedere alla chiusura della presa.

E’ evidente che l’attuale amministrazione comunale di Sinagra, prima ancora del Suo suggerimento [nessuno e mai ha pensato di suggerire qualche cosa – ndd], ben a conoscenza del dibattito che, in materia, ha animato la giurisprudenza, condividendone l’orientamento, ha modificato il proprio regolamento sul servizio idrico in favore dei cittadini.

Si precisa, tra l’altro, che la richiesta di pagamento degli arretrati per il servizio idrico è stata notificata a tutti i cittadini morosi già nel mese di giugno 2013 e solo nel mese di ottobre si è data la comunicazione relativa all’eventuale apposizione del riduttore di portata (non di cessazione totale del servizio) in assenza di pagamento.

I soggetti morosi, che hanno voluto evitare la riduzione della portata dell’acqua, hanno provveduto a versare immediatamente, in alcuni casi l’intera cifra ed, in altri, un anticipo sul dovuto e ottenuto la rateizzazione per la restante parte.

Ienza_maccora_con_fascia_a_palermol mancato pagamento reiterato e protratto per anni, di certo non contingente all’attuale crisi economica, non può gravare sui tutti cittadini che regolarmente, e a volte anch’essi con difficoltà, pagano le tasse.

A tal proposito si rende necessaria un’ulteriore puntualizzazione.

La circostanza che pagare le tasse è un segno di civiltà è certamente un principio, non una “pozione”, condiviso da tutta l’Amministrazione, tuttavia nessuna nota è stata inviata dal sindaco ai Piazza [e su questo ci permettiamo di contraddirla – basta leggere appresso – a meno che non disconosce quanto fatto dai suoi funzionari*] ai quali, così come per tutti i cittadini, mai è stata negata la possibilità di rateizzare il pagamento del proprio debito.

Siamo certi che i nostri concittadini, persone perbene, [nessuno si è mai permesso di metterlo in dubbio] non si faranno fuorviare dalla Sua particolare attenzione alle storie che… fanno sorridere e che nell’improvviso silenzio mediatico… affiorano lentamente a Sinagra, che sembra quasi legittimare alcuni a non pagare per anni un servizio.

Il Sindaco e la Giunta Comunale di Sinagra

 

 

Quello che segue è l’articolo incriminato, che comunque dice altro, e che in molte sue parti riafferma quanto sopra sostenuto dal sindaco a nome della giunta, e dove non riscontriamo elementi da rettificare. Comunque saranno i lettori a giudicare e certamente “non si faranno fuorviare

Rappresenta un punto di vista. Racconta una storia, accaduta, non invita o legittima alcuno a non pagare le tasse comunali…

E’ un punto di vista diverso da quello dell’amministrazione comunale, questioni di prospettive, questo certamente può essere “contestabile“.

Premettendo che mai ci saremmo sognati di dare suggerimenti a chi amministra in maniera ineccepibile il comune dopo aver ricevuto il consenso pieno e popolare degli elettori, siamo incuriositi, oltre che della storia raccontanta, ora, anche e comunque sulla distinzione fatta dal sindaco tra quei cittadini “persone per bene” e gli altri… ma a chi si sarà voluto riferire il sindaco quando parla della parte esclusa?

Quanto all’accusa di non documentarsi sulla inesistente corrispondenza tra i Piazza e l’amministrazione che lei rappresenta, e questo era facile intendersi quando si parla di “sindaco” (a meno che lei non sappia cosa scrive il suo dirigente, e noi non crediamo proprio scriva a nome personale) evidenziamo che:

1) In data 18.10.2013, veniva notificata ai Signori Piazza nota a firma del Funzionario Responsabile dell’Ufficio tributi, con oggetto: Preavviso Riduzione Portata.

Nella suddetta nota si avvisava che, non risultando il pagamento dei canoni, in data 23.10.2012 si sarebbe proceduto a ridurre la portata del misuratore idrico.

2) In data 21.10.2013, il Signor Piazza Gaetano si recava presso gli uffici preposti e richiedeva “oralmente” la rateizzazione dell’intero importo dovuto rappresentando che al momento era nell’oggettiva impossibilità di corrispondere un anticipo ma che, comunque, entro il 31.10.2013 avrebbe provveduto a corrispondere la somma di euro 500,00 a titolo di acconto sul maggior importo dovuto.

Il Funzionario avallava (sempre oralmente) la soluzione prospettava senonchè a distanza di una mezz’oretta cambiare idea ed informare il Signor Piazza che la rateizzazione sarebbe stata possibile solo a condizione che lo stesso pagasse immediatamente l’acconto.

index3) In data 23.10.2013, il signor Piazza formalizzava per iscritto la propria richiesta (Prot. n. 11374) manifestando l’intenzione di provvedere a sanare la morosità relativa ai canoni per il servizio d’acquedotto stante,rappresentando, però, che al momento, non era nelle condizioni di corrispondere la somma dovuta in un’unica soluzione e che, pertanto, avrebbe versato, a titolo di acconto sulla maggior somma dovuta, l’importo di Euro 500,00 entro e non oltre il 31.10.2013.

L’importo residuo, avrebbe formato oggetto di apposita rateizzazione secondo le norme vigenti in materia e in particolare secondo quanto disposto dal regolamento comunale per la concessione di acqua dal pubblico acquedotto.

4) In data 23.10.2013, il Comune con nota a firma del Funzionario Responsabile dell’Ufficio tributi rispondeva che “non era oggettivamente possibile sospendere il procedimento stante che l’iniziativa aveva carattere generale e qualsivoglia deroga comporterebbe una ingiustificata disparità di trattamento tra i cittadini”.

Inoltre si ribadiva che si sarebbe proceduto alla riduzione della portata in data 25.10.2013 e ciò per sopravvenute esigenze di carattere tecnico che aveva impedito le operazioni per la data prevista (23.10.2013).

Si ribadiva, altresì, che qualora prima del 25 si sarebbe provveduto a corrispondere la somma di Euro 500,00 il procedimento sarebbe stato sospeso.

139_Fiori_Regina5) Con Comunicazione del 24.10.2013 (prot. 11449) il Signor Piazza reiterava la richiesta di rateizzazione evidenziando che lo stesso voleva solo avvalersi della possibilità prevista dal Regolamento comunale per la concessione di acqua del pubblico acquedotto e, in particolare, dall’art. 30 bis (rateizzazione).

Evidenziava, altresì, che lo stesso era andato oltre quanto previsto dalla suddetta norma, manifestando la volontà di versare un acconto pari ad Euro 500,00 sulla maggior somma dovuta.

Tale primo importo, oltretutto, sarebbe stato corrisposto entro e non oltre il 31.10.2013 e cioè solo sei giorni successivi alla data fissata dall’Ente per procedere alla riduzione della portata del misuratore idrico.

 6) Nella stessa data (24.10.2013) il Comune con nota a firma del Funzionario Responsabile dell’Ufficio tributi (e non vogliamo, qui, riportare un inutile quanto gratuito preambolo sull’atteggiamento tenuto dal Signor Piazza dal quale si potrebbe evidenziare il totale disinteresse a quel rispetto delle regole che sarebbero alla base del vivere civile) ribadiva la possibilità di concedere la rateizzazione e di sospendere il procedimento solamente nel caso in cui il Signor Piazza avrebbe provveduto a corrispondere un congruo anticipo entro la data fissata per la riduzione di portata (25.10.2013).

In data 25.10.2013 il Signor Piazza versava la somma di Euro 500,00 e finalmente gli veniva concessa la rateizzazione.

E su questo possimo anche discutere.

Spero di non essermi dilungato troppo.


Ed ecco l’articolo che ripubblichiamo per i nostri lettori.

SINAGRA – I “fiori” hanno rischiato di appassire.

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Fortunatamente il diniego della rateizzazione dell’acqua a Rosita Piazza, la fioraia di Sinagra salita alla cronache, per i dissidi con il sindaco è stato annullato.

24 mesi per saldare il suo debito con l’amministrazione ed intanto il vicepresidente del consiglio comunale chiede gli atti.

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Storia che si sommano, che fanno sorridere, che nell’improvviso silenzio mediatico che avvolge Sinagra, affiorano lentamente.

Anzi visto che di liquidi si tratta emergono.

E liquidi erano quelli, nel senso del soldi, che la “Fioraia” doveva versare alla ragioneria dell’ente per il pagamento dei tributi relativi al servizio idrico.

Un servizio non pagato da anni anche per una serie di vicende familiari – le bollette sono intestate anche al padre della signora Rosita – , e che aveva visto assommare un cifra ingente.

Visti i tempi di crisi i Piazza ne avevano chiesto la rateizzazione.

Una prassi forse non consueta, ma oggi utilizzata da tanti … che rientra nella disponibilità dell’ente accordare o meno.

E a Sinagra in tanti hanno già avuto la benevolenza dell’amministrazione per l’attuazione di questa tipo di pagamento che comunque salvaguarda l’ente, che pur con leggeri ritardi, incassa il tributo, in maniera certa, e da respiro all’impresa o al cittadino che in tempo di magri bilanci a volte ha difficoltà a portare il pane a tavola, figuriamoci il pagamento di una bolletta idrica.

Ambito dove la giurisprudenza è controversa, basti pensare che più volte i giudici hanno contestato a colpi di sentenze l’improvviso ed illegittimo distacco del servizio idrico che ha precluso l’approvvigionamento di un bene di prima necessità e di così basilare importanza come l’acqua potabile.

Sottolineando da un lato il diritto alla somministrazione dell’acqua potabile necessario a soddisfare le più elementari esigenze di vita e dall’altro salvaguardo il fornitore del servizio a incassare il credito con le procedure amministrative civili e penali del caso.

Oggi neanche l’Enel può staccare in toto la luce al contribuente moroso, ma ne deve salvaguardare una piccola percentuale per assicuare i servizi primari.

Ma tornando al comune Nebroideo, l’istanza dei Piazza venne in un primo tempo accolta dagli uffici di ragioneria, poi a distanza di poche ore revocata, anzi no, per meglio dire rimessa in discussione.

Una sorta di rinegoziazione dove il comune avrebbe concesso la rateizzazione imponendo una prima rata a distanza di pochi giorni.

Questione di ore … troppo poco e fuori dalle logiche dei tempi amministrativi e regolamentari.

La posizione dell’ente comunale era espressa anche in una nota dello stesso sindaco dove si evidenziava che le persone per bene pagavano i tributi, e dove si evidenziava lo stato amministrativo\finanziario dell’ente non permetteva di autorizzare queste rateizzazioni, se non previo cospicuo acconto.

Da evidenziare la non trascurabile circostanza che la possibilità di rateizzazione (su richiesta del contribuente) è comunque prevista dal regolamento comunale per la concessione di acqua del pubblico acquedotto e, in particolare, dall’art. 30 bis (rateizzazione) che testualmente prevede: “Su richiesta del contribuente, nelle ipotesi di temporanea situazione di obiettiva difficoltà finanziaria, può essere concessa, dal Responsabile, con funzioni dirigenziali, del servizio Economico-Finanziario, la ripartizione del pagamento delle somme dovute per cartelle di pagamento o avvisi bonari del canone acqua e relativi oneri accessori, secondo un piano rateale predisposto dall’ufficio e firmato per accettazione dal contribuente, che si impegna a versare le somme dovute, secondo le indicazioni contenute nel suddetto piano entro l’ultimo giorno di ciascun mese, sugli importi rateizzati sono dovuti gli interessi al passo degli interessi legali“.

Tale diritto pare era stato ristretto al signor Gaetano (intestatario dei contatori e padre della signora Rosita) costretto a versare immediatamente un congruo anticipo, condicio sine qua non, per l’ottenimento della rateizzazione.

Ipotesi infatti concretizzata subito dopo il pagamento.

Ed è bastato tanto per accendere le polveri…. poi fortunamente queste si sono “bagnate” e non c’è stato il botto.

Ora i Piazza avranno 24 mesi per saldare il debito, ed i fiori – almeno per ora, dopo non aver traslocato, non appassiranno.

Ma a Singara sono certi che la vicenda non finirà qui, ed altra “acqua” scorrerà sotto i ponti della querelle, mentre il vicepresidente del consiglio comunale singarese, Daniela Spanò, ha fatto una richiesta di accesso agli atti per vedere chi e come sta usufruendo del servizio di rateizzazione dell’imposta nel comune.

E ovviamente le tesi sono contrastanti, ed i pro equivalgono i contro … e noi aspettiamo le repliche per – democraticamente e far chiarezza – pubblicarle.

31 Ottobre 2013

Autore:

admin


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