Ma un pomeriggio che si preannunciava pieno di suggestioni, non poteva regalare altro che l’indimenticabile scenario di una foschia incerta che dopo qualche ora, come per incanto, ha aperto il sipario alla luce.
Diventa così principale protagonista il sole al suo ultimo tramonto di primavera ed alla sua prima alba d’estate, a seconda da che parte del Pianeta lo si osservi. Perché la Piramide, pur ergendosi sul promontorio di Motta D’Affermo che prospetta a nord – ovest, “comunica” con l’altro emisfero lungo il 38° Parallelo, nel senso della “coesistenza degli opposti”.
Il suo rosso intenso rifletteva magnificamente la luce, facendone accendere le tre facce e con esse i volti delle tante persone, in maggioranza vestite di bianco, che hanno voluto essere presenti alla seconda edizione del “Rito”, ennesimo omaggio alla bellezza.
La Luna, sottoforma di donna mascherata, immagine bella e misteriosa, che la sera precedente era apparsa solo per poco dentro il Castello di Ventimiglia, stavolta ha svolto un’autorevole parte con fascino e carisma, “dominando” l’ingresso del tunnel che conduce alla Piramide, distribuendo candidi petali di margherite sfogliate per tutto il tempo con grazia e sentimento. Semplicemente fantastico il colpo d’occhio che la maschera ha regalato durante il tramonto, quando i raggi del sole, penetrando attraverso l’abito bianco che ne filtrava il bagliore, contornavano una suggestiva figura in chiaroscuro.
E’ quello il momento in cui la donna si veste da “grande madre”, ricevendo a braccia aperte la luce per donarla ai propri figli.
E naturalmente, quelle erano le condizioni ideali affinché il monumento, al suo interno, ricevesse, in tutta la sua magnificenza, il fascio di luce attraverso la feritoia appositamente posizionata ad ovest. L’effetto che ne scaturiva regalava ad artisti e i visitatori, disposti lungo la spirale di pietre realizzata all’interno, una dimensione quasi surreale.
Nella distesa che declina verso la vallata, un grande mandala, rigorosamente bianco, disegnato sul terreno con pietre, sabbia e sale, ha unito gli ospiti nella condivisione del valore universale della bellezza, dando loro energia rigeneratrice di virtù.
Appuntamento, quindi, al prossimo anno, per rituffarsi in un altro sogno e risvegliarsi in una rinnovata realtà, con la consapevolezza d’aver, ancora una volta, accolto la luce.
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