Sposando la tesi del segretario regionale Fegica, Nino Munafò, che ha incontrato ieri nella tarda mattina, Ricciardello, ha annuciato un suo personale intervento presso i deputati del gruppo Fli all’Assemblea Regionale Siciliana, richiedendo la presentazione di un disegno di legge affinchè il costo dei carburanti possa subire un ridimensionamento durante tutta la settimana e non soltanto nei weeK end.
“Poichè la Regione Sicilia ha potestà di decisione sulle accise dei carburanti nell’ambito del proprio territorio – afferma il vice coordinatore Ricciardello – è doveroso venire incontro alle esigenze delle famiglie, soprattutto in questo periodo di crisi in cui la tassazione è alle stelle, e molti nuclei familiari hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese, con la diminuzione del prezzo del carburante, poichè è finalmente arrivato il momento che i politici e la politica devono poter capire ma soprattutto far proprie le necessità della gente”.
Ricciardello, insieme a Munafò hanno evidenziato che nel comportamento dell’Eni con le iniziative del solo fine settimana, si ravvisano elementi di forte criticità non solo con riferimento agli accordi nazionali di settore del 25 novembre del 2010, ma anche rispetto alle disposizioni regionali in materia di turni ed orari previsti dal decreto regionale del 15 dicembre 2011, per i dipendenti dei distributori aderenti all’iniziativa. Infatti è necessario che almeno dalle ore 13 del sabato sino alle 24 e dalle 7 fino alle 24 di domenica che qualcuno dei dipendenti stazioni nei pressi dei distributori, questo oltre ad essere discriminante è anche molto pericoloso alla luce degli ultimi avvenimenti criminali avvenuti proprio ai danni di stazioni di servizio.
“Se l’obiettivo dell’Eni è quello di favorire le famiglie rese ormai allo stremo – aggiunge Ricciardello – occorre d’altro canto non scaricare i costi dell’operazione solo su alcuni soggetti ma garantire su tutta la rete e durante tutti i giorni della settimana, prezzi più bassi di acquisto del carburante .E’ pacifico che gli automobilisti prediligano di rifornirsi sabato e domenica, creando sovraccarichi di servizio nei fine settimana sui punti vendita aderenti all’iniziativa. Le stesse compagnie petrolifere, inoltre, non possono pensare di scaricare il 50% delle accise sui piccoli gestori, vessati quotidianamente da una miriade di tasse”.
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