Piatti e dolci che si possono gustare tra locande, trattorie e ristoranti di Floresta, dove anche nelle botteghe\macellerie e nei consorzi agro-alimentari si possono trovare salumi, formaggi e “delizie” del contadino che perfettamente si possono gustare anche in questo periodo.
Tra i dolci, a fine pasto, non può mancare la pignolata, si con le rifiniture di glassa di zucchero e con quella di miele e le Chiacchiere le cui origini sono antichissime, pare infatti che fossero già diffuse ai tempi dei romani, che erano soliti preparare dei dolci fritti nel grasso di maiale per festeggiare i “saturnali”, (festività corrispondenti all’odierno carnevale).
Tali dolci avevano il nome generico di frictilia e, durante i festeggiamenti venivano distribuiti alla folla che in massa si riversava per le strade. Grazie alla facilità di preparazione era possibile cuocerne grandi quantità in poco tempo così da contentare tutti.
Dolce fritto, tipico della cucina florestana, anche le “Sfinci”, piccole e soffici palline di pasta lievitata e fritti in olio bollente, anche nella versione ripiena di ricotta o crema gialla.
Letizia Passarello ha voluto evidenziare che la promozione del territorio passata anche attraverso la conoscenza di cose e luoghi che sono la “cultura” popolare che deve essere salvaguardata in quanto diventa unicità dei luoghi.
Nino Cappadona il sindaco ha sottolineato, come già fatto, al momento della presentazione di questo progetto, che attraverso l’aumento dei flussi turistici, scoprendo anche nuove nicchie di mercato, si sviluppa economia, si crea occupazione e nuove opportunità di lavoro.
Il presidente della Pro Loco – Pina Carroccio – ha ringraziato ancora una volta i commercianti locali che credendo nel progetto “vivi Floresta tutto l’anno” sviluppano nuova imprenditorialità e scommettono sulla loro professionalità.