Quale futuro e quale scelte sull’adesione al Consorzio per l’assetto territoriale e per lo sviluppo turistico e socio-economico Tindari Nebrodi? Lunedì scorso un incontro tra amministratori consiglieri comunali, il sindaco di Floresta ed Enzo Princiotta, presidente del Cda l’assemblea dei Sindaci del Consorzio.
Obiettivo trovare una soluzione per il rientro del comune florestano nel consorzio, auspicata dall’attuale sindaco Antonino Cappadona, in netta controtendenza con le scelte del passato.
Floresta negli anni passati aveva aderito a questa realtà poi nel 2017 l’assemblea consiliare “Considerato che nonostante le finalità e gli obiettivi fissati dallo Statuto siano tali da poter rappresentare un momento di crescita per i Comuni, che possono così rispondere alle sempre nuove esigenze della collettività, finora i risultati raggiunti non sembrano essere soddisfacenti” aveva deciso di recedere dall’azione consortile, anche a fronte dell’esosa quota consortile annuale di 7.000 euro, ritrovandosi comunque a dover pagare le quote recesse, e forse mai impegnate nel bilancio comunale, per oltre venticinquemila euro.
Ora è tempo di scelte.
Antonino Cappadona, il sindaco, ritiene che l’adesione al “TindariNebroid, sulla base di una progettazione intelligente, al passo con i tempi e con le esigenze del territorio, concordate con gli organismi deliberativi dello stesso Consorzio, può diventare fonte di sviluppo e di approvvigionamento di nuove risorse per il Comune di Floresta ed è favorevole ad una “ripartenza”.
Ovviamente lui dice “su basi nuove, progettualmente avanzate, con scelte ponderate sulle nuove esigenze del territorio,” e pensa alla ”realizzazione dei sentieri per il trekking, la loro messa in sicurezza, gli allestimenti tecnico-sportivi per le montabike e poi – aggiunge – le opere strutturali, il palezzetto del ghiaccio, e lo stadio pensato non solo per i campionati locali ma per i ritiri e le preparazioni atletiche dei grandi club”.
In quest’ottica, per trovare soluzioni mediate, lunedì pomeriggio si è svolta a Floresta una riunione interlocutrice.
C’erano consiglieri comunali, Antonino Stroscio e Carmela Pedalina, che non hanno nascosto le loro perplessità ad un rientro, senza garanzie, in questo contesto, mentre Antonino Casella e la componente della giunta rappresentata da Filippo Monforte, Rosalba Mollica, Nino Ferro e Giuseppe Calabrese, pronti a far blocco con il sindaco su una nuova coopartecipazione hanno cercato spunti per una rimodulazione del pregresso e progetti attuativi da far decollare subito.
Per loro il TindariNebrodi può dare risposte- unitamente ad altre realtà con le quali interloquire primi fra tutti Regione e Città Metropolitana, a quelle esigenze che guardano davvero alle esigenze del territorio.
Enzio Princiotta, ha provato a srotolare la matassa, illustrando punti di forza e di debolezza, opportunità ma anche impegni da rispettare. Riferendosi ai pagamenti annuali accumulati e mai erogati e sui quali non si può mediare ma trovare soluzioni da “rottamazione”, quali dilazioni nel tempo in rispetto dei bilanci dell’ente.
Alla fine le parti si sono presi una pausa di riflessione aggiornando il confronto.
Cappadona, il sindaco, ha concluso “non mi aspettavo nulla di altro che non sia avvenuto, ma era un passaggio che andava fatto, ringrazio Enzo Princiotta, il presidente del Consorzio, per la sua disponibilità, ma convinto come sono di fare sempre le cose giuste e necessarie per la mia comunità, porterò il consiglio la proposta di annullare l’atto di revoca e quindi rientrare a far parte, a pieno titolo del consorzio. Consapevole che dovremo pagare un debito che proviene da altri e per il quale almeno politicamente dovranno rispondere per quanto non fatto”. Il sindaco ha quindi concluso: “non voglio soffermarmi su quelle responsabilità tecniche che ravviso, ma ritengo che la quota annuale sia un’opportunità per aver altro e di più.. se si banalizza diventa allora una quota passiva, se non si sfrutta il consorzio e le sue potenzialità per il paese diventa, checché se ne dica, un delitto politico-amministrativo”.
E il sindaco chiude: Il parco avventura, ed i progetti di sviluppo sono una grande opportunità, completarli sarà un segno di svolta, anche tramite il Tindari Nebrodi si possono attuare.
Il consorzio intercomunale Tindari-Nebrodi è un’unione consortile che si occupa della promozione turistica, culturale, sociale ed economica di quella parte di territorio siciliano compreso tra Tindari, Patti e i monti Nebrodi. Il consorzio ha sede a Patti e ad esso aderiscono 13 comuni della provincia di Messina (Basicò, Falcone, Floresta, Gioiosa Marea, Librizzi, Montagnareale, Montalbano Elicona, Oliveri, Patti, Raccuja, S.Piero Patti, Sinagra e Mazzarrà S.Andrea).