SCIANO’: 17 MARZO 2011. IL POPOLO SICILIANO, LA NAZIONE SICILIANA, NON PUO’, NON VUOLE E NON DEVE FESTEGGIARE IL 150° ANNIVERSARIO DEGLI EVENTI CHE PROVOCARONO.
NON A CASO, – LA RIDUZIONE IN COLONIA DELLA SICILIA. DOBBIAMO RIAFFERMARE I NOSTRI DIRITTI INALIENABILI ED IMPRESCRITTIBILI. DOBBIAMO DIRE “NO” ALL’ASCARISMO E AL COLONIALISMO CULTURALE E POLITICO.
MIRTO: CIO’ CHE E’ STATO COMPIUTO CON LA VIOLENZA E LA ILLEGALITA’ NON PUO’ DIVENTARE LEGITTIMO SOLTANTO PER IL TRASCORRERE DEL TEMPO.
Riceviamo e pubblichiamo il KUMMUNIKATU STAMPA FNS.
Ovviamente se i nostri lettori vogliono intervenire possono commentare l’articolo, oppure scrivere a redazione@scomunicando.it
Gli Indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu “Sicilia Indipinnenti” sostengono che la ricorrenza del 150° anniversario della proclamazione del Regno d’Italia (avvenuta, appunto, il 17 marzo del 1861) non debba essere affatto utilizzata – soprattutto in Sicilia – per “FESTEGGIAMENTI”, che offenderebbero, fra l’altro, la dignità del Popolo Siciliano. In quanto costituirebbero altrettanti tentativi di far passare per legittima e per “partecipata” qella che fu la “CONQUISTA” della SICILIA (e della NAPOLITANIA) da parte dell’ARMATA ANGLO-PIEMONTESE-GARIBALDINA E ….. MAFIOSA.
La data del 17 marzo, soprattutto quest’anno, dovrà essere, piuttosto, da una parte una giornata della memoria e del dolore (se non del LUTTO) per il Popolo Siciliano. Dall’altra parte dovrà essere un’occasione per ribadire il nostro diritto all’Indipendenza, alla libertà, al progresso ed …. all’avvenire.
Ed il Popolo Siciliano (la Nazione Siciliana, cioè) e noi stessi come Partito e come singole persone, dovremmo attivarci maggiormente per far sì che la Sicilia partecipi, direttamente ed in prima persona, ai Consessi internazionali, dai quali oggi è esclusa formalmente per la propria condizione coloniale.
Dobbiamo – e subito – rivendicare attivamente e “dinamicamente” il diritto del Popolo Siciliano al recupero della propria MEMORIA STORICA, nonchè il DIRITTO alla VERITA’ e alla GIUSTIZIA, per tutti gli avvenimenti, per i fatti, per i fattacci, – piccoli o grandi, conosciuti o ignorati, – che si sono abbattuti sulla Sicilia in questi centocinquanta anni.
Dobbiamo rivendicare il DIRITTO del Popolo Siciliano all’AUTODETERMINAZIONE e il DIRITTO ad uno specifico REFERENDUM sulla INDIPENDENZA della SICILIA.
Dobbiamo, altresì, rivendicare la puntuale applicazione di quei DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UOMO E DEI POPOLI, alla LEGALITA’ e alla LEGITTIMITA’, che sono stati violati, soppressi e calpestati in un bagno di sangue, con la violenza e con la frode, nel biennio 1860-1861, proprio dai “Padri” del Regno d’Italia e dai loro successori.
Un esempio per tutti è costituito dal cosiddetto PLEBISCITO del 21 ottobre 1860, che sarebbe riduttivo definire soltanto FALSO e BUGIARDO. E che, tuttavia, – pur nella propria articolazioone illegittima, arrogante, incongruente – serve, ancora oggi, a testimoniare che quella ORRENDA CONQUISTA (come, fra gli altri, sostiene Corrado MIRTO), che non fu legittimata nè voluta dai Sicliani allora, non può diventare legittima oggi, per il solo fatto che sono passati ben 150 anni.
L’FNS, che, peraltro, aderisce all’ASSEMBLEA PERMANENTE ed alla CONFEDERAZIONE DEGLI STATI PREUNITARI, – e che ha in corso la promozione di varie iniziative in materia, – rivolge un invito al Governo Regionale e al Parlamento Siciliano affinchè la Regione Siciliana, così come, purtroppo, è avvenuto negli anniversari precedenti, eviti nel 2011 di accodarsi al coro dell’ASCARISMO CULTURALE E POLITICO, oggi prevalente in Sicilia, e si schieri, una volta tanto, a difesa dei diritti imprescrittibili ed inalienabili della Nazione Siciliana, contestando una “FESTA” che non ci appartiene.
ANTUDU !
Palermu, 18 Frivaru 2011
IL SEGRETARIO POLITICO FNS (Giuseppe SCIANO’)
Il Delegato alla Comunicazione ed alle P.R. (Giovanni Basile)