ASSOLTI IL VICESEGRETARIO NAZIONALE PROVENZALE, IL COORD. SICILIANO BONANNO CONTI, LA RESPONSABILE CATANESE GRILLO E TRE MILITANTI
Dopo una controversia giudiziari durata 5 anni
5 anni a processo per una commemorazione delle vittime delle foibe tenutasi a Gela nel 2016. Un “procedimento politico e liberticida” lo bolla Giuseppe Bonanno Conti che evidenzia come “addirittura il Ministero dell’Interno si era costituito parte civile” definendo l’azione dei militanti di Forza Nuova rei di avere messo in scena “reati di pericolo concreto che mettono a rischio il divieto di costituzione del partito fascista”, secondo le stesse motivazioni del legale rappresentante dell’avvocatura dello Stato.
Quello che i militanti di Forza Nuova hanno subito definito come un processo politico, che coinvolgeva, con il Vicesegretario Giuseppe Provenzale, anche i dirigenti siciliani Giuseppe Bonanno Conti e Monica Grillo, si è concluso con la piena assoluzione di tutti gli imputati perché “il fatto non sussiste” sdoganando così, ancora una volta, il saluto romano nel contesto delle commemorazioni.
La lettura delle motivazioni della sentenza di assoluzione per Bonanno Conti è stata anche l’occasione per rilanciare l’appuntamento alla manifestazione di Area che si terrà a Roma- salvo nuovo annullamento – sabato 22 maggio, “dove scenderà in piazza quell’Italia sana che non sa che farsene di questo antifascismo utile al Sistema per nascondere tutti i suoi limiti sotto il tappeto dell’odio politico e del politicamente corretto”.