FONDAZIONE HORCYNUS ORCA – Conferenza di presentazione del VI Seminario “Il Distretto Sociale Evoluto”
Cultura

FONDAZIONE HORCYNUS ORCA – Conferenza di presentazione del VI Seminario “Il Distretto Sociale Evoluto”

horcinus_orcaIl Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASP di Messina Biagio Gennaro ed il Presidente della Fondazione Horcynus Orca e di Ecos-Med Gaetano Giunta presenteranno in conferenza stampa mercoledì 3 febbraio 2010 alle ore 10.30 nella Sala Giunta della Provincia Regionale di Messina il seminario “IL DISTRETTO SOCIALE EVOLUTO” che si svolgerà nelle date del 04/02/2010 (dalle ore 09.30 alle ore 16.30) e del 05/02/2010 (dalle ore 09.00 alle ore 17.30) presso le strutture del Parco Horcynus Orca a Capo Peloro (Torre Faro, ME). All’interno del seminario sarà presentata la Fondazione di Comunità di Messina e l’avvio del Progetto Luce è Libertà. Promotori dell’iniziativa l’ A.S.P. Messina, l’ O.P.G. di Barcellona P.G., l’U.E.P.E. Messina, Ecos – Med e la Fondazione Horcynus Orca.
La Fondazione di Comunità di Messina – per la creazione e la strutturazione del Distretto Sociale Evoluto – rappresenterà un importante punto di riferimento e uno snodo essenziale per lo sviluppo sociale del territorio grazie alla cooperazione delle principali reti sociali, educative, istituzionali e della ricerca scientifica. Il Distretto Sociale Evoluto opererà nella Provincia di Messina per promuovere interconnessioni tra sistemi di welfare, sistemi educativi, ricerca scientifica e tecnologica, sistemi produttivi, economia sociale  e solidale, e le capacità sociali ed antropologiche dei territori.
Esso opererà in autonomia finanziaria, ponendosi come autentico attore del terzo sistema e traendo da forme di green economy le risorse necessarie per sostenere l’innovazione e lo sviluppo umano.
Obiettivo principale della Fondazione di Comunità di Messina sarà quello di sostenere una serie di progetti e di iniziative come la promozione di una cultura partecipativa che coinvolga la cittadinanza nel proprio processo di crescita secondo un’ottica di responsabilità e di sostenibilità; l’innovazione del welfare locale il cui orientamento guardi allo sviluppo delle capacità delle comunità locali e accompagni la formazione delle comunità stesse; la promozione di un consumo responsabile; lo sviluppo di un’economia sociale e solidale; la qualità dell’offerta culturale come l’attrazione dei talenti creativi e lo sviluppo del talento locale. Tra i soggetti che compongono il Comitato Promotore della Fondazione di Comunità di Messina la Società Cooperativa Sociale Onlus Ecos-Med, l’Asp di Messina, la Fondazione Horcynus Orca, la Fondazione Antiusura Pino Puglisi, il Consorzio Sol.E., Confindustria Messina a cui si aggiunge la preziosa adesione di altre organizzazioni nazionali che vedono in questa esperienza una sperimentazione di livello Europeo: Caritas Italiana, Parsec Consortium, l’Associazione Culturale Pediatri, e il Gruppo Banca Popolare Etica.
Una parte del Fondo Patrimoniale – il 50% – sarà immobilizzato in modo tradizionale (prodotti bancari sicuri ed etici) e sarà finalizzato ad attivare servizi di micro-credito ed una agenzia di sviluppo di economia sociale e solidale finalizzata a lottare la povertà.

L’atra parte del fondo avrà un utilizzo altamente simbolico nell’ambito delle produzioni di energie rinnovabili.
Saranno creato un centro dimostrativo sulle energie rinnovabili sperimentali ed un parco fotovoltaico diffuso:
Saranno realizzati, su due fondi confiscati alle mafie, già nella disponibilità dei membri del comitato promotore, due meso-impianti. Tali impianti saranno finalizzati alla realizzazione di ombrari agricoli per  coltivazioni biologiche su terreni abbandonati. Tale iniziativa diverrà quindi progetto di contrasto ai processi di de-antropizzazione e di conseguente desertificazione delle nostre campagne abbandonate. E’ evidente che tali terreni si trasformeranno in infrastrutture educative sui temi della legalità, della lotta alle mafie e dello sviluppo sostenibile, da offrire alla fruibilità delle agenzie educative formali ed informali dei territori, specie quelle che aderiscono al Patto. In questo caso il conto energia e la produzione saranno interamente  devoluti alla Fondazione di Comunità;
Saranno istallati impianti su edifici di pubblica utilità della dimensione media di 20 kwatt (ospedali, parrocchie, istituzioni di ricerca, comuni, ecc.). In questo caso il conto energia sarà interamente  devoluto alla Fondazione di Comunità, mentre la produzione energetica andrà alle istituzioni partner che potranno ridestinare i risparmi conseguenti alle loro iniziative istituzionali;
A seguito di bando pubblico, che sarà presentato in conferenza stampa, saranno istallati impianti su edifici privati della dimensione media di 3-6 kwatt. Le circa 200 famiglie che aderiranno custodiranno gratuitamente l’impianto. In questo caso il conto energia sarà interamente devoluto alla Fondazione di Comunità, mentre la produzione energetica andrà ad uso delle famiglie che aderendo all’iniziativa costituiranno di fatto un grande gruppo d’acquisto solidale.
Il seminario offrirà, inoltre, l’occasione di approfondire le tematiche inerenti al Progetto Luce è Libertà – concepito nel solco delle logiche innovative e socialmente responsabili della neo-costituita Fondazione di Comunità di Messina. Il progetto è finalizzato alla de istituzionalizzazione di 56 internati dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona P. G. ed alla loro cura sul lungo periodo.
La metodologia del progetto è centrata sulla costruzione per ciascuna persona di budget di cura, di salute che abbiamo chiamato capitali personali di capacitazione. Tale budget rappresenta per gli internati in modo simbolico e fisico la concreta possibilità di riprendere in mano la propria vita co-progettando con i servizi dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario, del Dipartimento di Salute Mentale, dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna del Ministero della Giustizia e con i partner socio-economici del progetto percorsi di riconquista dei propri diritti civili sul piano individuale e sul piano sociale e comunitario. Durante il lavoro all’interno dell’OPG, negli anni di progetto, gli internati scopriranno gradualmente che un comportamento cooperativo nella gestione e nel re-investimento produttivo dei capitali personali di capacitazione può portare benefici economici durevoli capaci di supportare nel lungo periodo i progetti personalizzati di liberazione e di inclusione socio-lavorativa.
Le entrate economiche provenienti dalla produzione, resa possibile dall’investimento unitario degli internati, sosterrà sul lungo periodo (20 anni) i costi del modello di welfare comunitario di supporto al processo di de-istituzionalizzazione e di inclusione socio-lavorativa stabile e duratura di almeno 56 persone. Nessun altro progetto tradizionale di fuori-uscita (per es. borse lavoro di breve periodo) ha fino ad oggi garantito simili risultati, nonostante costi annui per persona di ordini di grandezza più elevati.
Il progetto garantirà azioni di sostegno allo sviluppo delle imprese sociali partner perché possano garantire con stabilità e qualità gli inserimenti socio-lavorativi, svolgendo funzioni da agenzia di sviluppo dell’economia sociale.
Parallelamente ed interdipendentemente saranno gestiti, secondo un modello maturo di mix gestionale, progetti personalizzati di inclusione:
1.Azioni di housing sociale.
2.Azioni formative garantiranno l’acquisizione di competenze specifiche.
3.L’inserimento nel gruppo di lavoro e la presenza di équipe e di tutor esperti dedicati alla mediazione ed a sostenere processi di socializzazione potrà favorire l’inclusione piena dei beneficiari del progetto. L’équipe sarà composta dagli educatori dell’OPG, dai tecnici dei DSM territoriali, degli assistenti sociali degli UEPE e dagli operatori dei partner socio.-economici.
4.Azioni progressive reddito di cittadinanza (di lungo periodo) => salario permetteranno a tutte le persone beneficiarie di mettere in valore sin da subito all’interno delle imprese sociali le loro capacità residue e nel tempo, ciascuno con la propria gradualità, accrescere la produttività fino a diventare una risorsa lavorativa progressivamente più emancipata, più retribuita e quindi più autonoma.
L’alta innovatività e l’alto valore aggiunto del progetto; il rigore scientifico che fonda le scelte metodologiche; l’approccio olistico capace di mettere a sistema responsabilità ambientale, sociale, orizzonti culturali ed educativi; la qualità riconosciuta e l’internazionalità dei partner candida questa sperimentazione a divenire un modello paradigmatico da utilizzare per programmare piani di infrastrutturazione sociale e di lotta strutturale alla povertà e all’esclusione.
Il seminario si propone, in estrema sintesi, come un importante momento di confronto tra le parti sui temi evidenziati all’interno del ricco programma che prevede un approfondimento  sui sistemi di welfare comunitari, sulla responsabilità sociale dei territori, sulla giustizia, selle economie redistributive e sulla lotta alla criminalità organizzata.

3 Febbraio 2010

Autore:

admin


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