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FORZA NUOVA A MESSINA – I SI ED I NO AL CORTEO

La manifestazione di Forza Nuova partirà da Piazza della Repubblica (stazione centrale) e si svilupperà sul tema: “CONTRO L’EUROPA DELLE BANCHE, PER L’EUROPA DELLE NAZIONI, CONTRO IL GOVERNO DELLE TASSE, PER LA RINASCITA DELLA NAZIONE”

Pubblichiamo la nota di Roberto Fiore, ideologo del movimento che invita i militanti insieme alle bandiere di Forza Nuova di indossare le camice bianche dei forzanovisti quale simbolo più evidente di un popolo che si rialza, affidando le proprie speranze ai suoi figli migliori e  la lettera\appello delle associazioni antifasciste messinesi e siciliane contro la manifestazione.

In ultimo il commento di Rutilio Sermoni sul perchè aderire al movimento.

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Nelle ultime settimane stiamo assistendo all’auto elogio che il Presidente del Consiglio Monti sta facendo a se stesso ed all’ azione politica del proprio Governo, asserendo apertamente di aver salvato l’Europa e di aver portato  l’ Italia ad avere un ruolo di tutto rispetto nello scenario internazionale.

Ebbene, tornando alla realtà, la situazione che abbiamo sotto gli occhi è completamente diversa: la Grecia non è affatto fuori dall’ emergenza, la Spagna è sul punto di affondare e l’ Italia, da parte sua, sta vivendo in questi giorni una fase grave e inedita della crisi. Le imprese chiudono, la disoccupazione si attesta su tassi a due cifre, impiegati, lavoratori e infermieri in alcuni casi non percepiscono lo stipendio da mesi e la classe media, fiaccata dalle politiche degli ultimi decenni, si sta trasformando in un nuovo, grande proletariato. In questo stato di cose, il sistema ha costruito dei bacini di controllo e di raccolta della protesta popolare, in attesa che si rinforzi e si legittimi nuovamente il sistema partitico: questo è senz’ altro il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, un fenomeno creato ad arte per tenere il germe di un epocale cambiamento racchiuso nei canali istituzionali, rendendolo manovrabile e funzionale agli equilibri del sistema stesso. Abbiamo assistito, infatti, ad una crescita significativa di consenso per il M5S, montata ad arte dai mezzi di comunicazione, senza la massiccia campagna dei quali, probabilmente, esso sarebbe un soggetto politico quasi sconosciuto.  Per di più, al contrario di quanto si voglia far credere, l’essenza del M5S è intrinsecamente guidata da uno spirito anti-italiano, con un’ impostazione verticistica di stampo quasi settario, che propaga, ad opera del suo co-creatore, Casaleggio, strane idee new age, che poco si sposano con la tradizione italiana. Nonostante questo però, vediamo ancora grandi spazi, nello scenario politico italiano, per il vero cambiamento: è quanto emerge, per esempio, dalle manifestazioni studentesche che si sono svolte nelle scorse settimane, dove sotto le bandiere di Lotta Studentesca, il movimento giovanile di Forza Nuova; hanno sfilato migliaia di studenti, alcuni anche di diversi schieramenti politici, dimostrando che, di fronte a battaglie grandi e alle ingiustizie manifeste, come la legge Aprea, l’ unità d’ intenti prevale sulle fazioni e sull’ ideologia.

E’ questo spazio politico che si è creato, dunque, che ci permetterà di diffondere le proposte rivoluzionarie di Forza Nuova:

-il rifiuto di pagare il debito pubblico in quanto “contratto in maniera illegittima” e coercitiva: è quanto hanno affermato l’Islanda, l’ Argentina e, già nel 2007, l’ Ecuador, per bocca del suo presidente socialista Rafael Correa.

Proprio in Ecuador fu istituita una commissione di inchiesta dal cui rapporto finale emersero una serie di dati interessanti: ad esempio come oltre l’ 80% del debito fosse servito a ri-finanziare il debito stesso, e solo il 20% fosse stato devoluto a progetti di sviluppo. La commissione ha concluso che il sistema di indebitamento rappresenta uno strumento per fare gli interessi delle maggiori banche e multinazionali e per questo motivo ha asserito che il debito estero dell’ Ecuador, secondo il diritto internazionale, è “illegittimo” perché contratto dai regimi precedenti, corrotti e dispotici, e che, per questo motivo, non sarebbe stato pagato. In quanto ai benefici di una eventuale eliminazione del debito per l’Italia, non stiamo neanche a parlarne: considerando che esso pesa sulle famiglie circa 10.000 euro ogni anno.

– l’immediata ri-acquisizione da parte dello Stato Italiano della sovranità monetaria. Una misura, questa, che a sorpresa è stata proposta anche da una parte di establishment del FMI, che ha avanzato l’idea di tornare al sistema dello Stato che stampa il denaro, sottraendo questa prerogativa alle banche private, alle quali resterebbe solo la funzione di raccolta di risparmi ed emissioni di prestiti fondati su denaro esistente. Se lo Stato emettesse il denaro e se venisse rifiutato il pagamento del debito pubblico, secondo le nozioni giuridiche alla base del rifiuto apposto dall’ Ecuador, infatti, non vi sarebbe inflazione e i benefici apportati al sistema in termini di ricchezza e stabilità sarebbero immediati ed evidenti.

– Una massiccia rivitalizzazione dell’ agricoltura: importante e fondamentale strumento, in tempo di crisi e di emergenza, per fronteggiare le richieste e i bisogni primari della popolazione. Il Ritorno alla Terra, propugnato da Forza Nuova, avrebbe inoltre il valore di restituire all’Italia un assetto sociale stabile e un dinamico ritorno ai valori tradizionali.

– Salvare la Sanità Nazionale, rappresenta poi un emergenza che tende a salvaguardare le parti più deboli del corpo sociale. Gli ospedali devono essere autogestiti, le spese amministrative-politiche eliminate, il privato ed il lucro nella sanità devono essere subordinati al giuramento di Ippocrate e all’interesse sociale degli Italiani. I Sert il cui compito è evidentemente fallito, le vaccinazioni di massa ( di cui non si vede oggi la necessità),la sanità gratuita per gli extracomunitari quando oramai tutti gli Italiani, fra ticket e altro, pagano tutto, saranno cose del passato e non più ammissibili. Ricordiamo che una Nazione forte, giusta e fondata su principi cristiani si vede dallo Stato e dalle condizioni di carceri, scuole ed ospedali.

 La radicalità e la novità del programma di Forza Nuova sta riscontrando adesioni in tutto il territorio nazionale e da tutti gli ambienti sociali.  Sempre più frequenti sono le aperture di nuove sedi del movimento, cinque solo nelle ultime due settimane: due nel Lazio, a Formia e San Felice Circeo, e tre in Puglia. Il caos della situazione politica italiana, la gravità della situazione economica e le grida di disperazione di centinaia di migliaia di persone che non ricevono più stipendi o il cui salario è totalmente insufficiente al mantenimento di una famiglia, l’avanzata devastante di debito e usura nelle maglie della società italiana, sono la premessa di un rivolgimento politico che non può essere messo in atto dal sistema o da movimenti quale quello di Grillo. In questo momento Forza Nuova non si accontenta di configurarsi come “l’unica opposizione” ma ha il coraggio di affermare, grazie alla credibilità del proprio programma e agli uomini e alle donne di valore che ha aggregato in anni di lotta, di “essere gli unici a poter salvare l’Italia”.

 Il 15 Dicembre Forza Nuova sarà nuovamente in piazza assieme agli italiani con manifestazioni in 12 città d’ Italia, con la sua determinazione, la sua estraneità al sistema, la sua volontà rivoluzionaria.  Le bandiere di Forza Nuova e le camice bianche dei forzanovisti sono il simbolo più evidente di un popolo che si rialza, affidando le proprie speranze ai suoi figli migliori.

Roberto Fiore

 L’APPELLO ANTIFASCISTA

Messina: Appello contro la manifestazione regionale di Forza Nuova.
Apprendiamo che il 15 Dicembre sfilerà nella nostra città un corteo indetto da Forza Nuova, formazione politica di chiara ispirazione fascista. Manifestiamo la nostra contrarietà al libero svolgimento di una tale manifestazione portatrice di chiari contenuti antidemocratici, xenofobi, omofobi, antisemiti e inneggianti all’odio razziale.
Ricordiamo che la nostra Costituzione, scritta col sangue dei partigiani, con la XII Disposizione transitoria, vieta la ricostituzione del partito fascista ritenendolo incompatibile con l’ordinamento democratico e repubblicano e la Legge Scelba n. 645 del 1952 nonché la legge Mancino n.205 del 1993 prevedono il reato di apologia di fascismo e il reato di istigazione all’odio razziale.

Il nostro non è un mero richiamo al rispetto delle leggi, le quali troppo spesso diventano dispositivi che alimentano fratture e ingiustizie sociali, ma negare con ogni strumento l’agibilità politica a movimenti di tale natura ne costituisce la precondizione affinchè spinte xenofobe e populiste non attecchiscano nella società.

Forza nuova è un movimento politico fondato nel ’97 da Roberto Fiore e Massimo Morsello entrambi dirigenti negli anni 70 di Terza Posizione e condannati dalla magistratura italiana per banda armata in associazione con i NAR (condannati per attentati terroristici tra cui la Strage alla stazione di Bologna ).

Si è resa protagonista di spedizioni punitive nei confronti di Rom, gay e militanti politici di sinistra e non possiamo dimenticare l’aggressione costata la vita a Nicola Tommasoli nel 2008. Uno dei 5 aggressori, Federico Perini fu candidato alle amministrative di Verona nella lista di Forza Nuova.  O come a Firenze, un anno fa, il 13 dicembre del 2011 un fascista pistoiese di nome Casseri, ben conosciuto negli ambienti dell’estrema destra spara contro alcuni lavoratori senegalesi in Piazza Dalmazia ed in San Lorenzo uccidendone due.

Riteniamo che tale presenza, costituisca un’offesa alle battaglie civili e sociali che si stanno svolgendo in questi mesi nel territorio siciliano (No Ponte, No Mous, le vertenze dei lavoratori da Termini Imerese, ai cantieri navali di Messina passando per il trasporto pubblico locale e i lavoratori delle funzioni pubbliche, e tantissime altre lotte portatrici di dignità per il nostro territorio). Forza Nuova, infatti, è portatrice di una visione storicamente sessista, antisindacale e antioperaia, in cui le donne sono appendici dell’uomo ed i lavoratori, semplici strumenti per soddisfare i più alti interessi nazionali.

Chiediamo una risposta inequivoca e un’assunzione di responsabilità politica da parte del Commissario Croce, che è tenuto a prendere una posizione chiara e decisa sulla questione.

Come antifascisti rivolgiamo un appello alle istituzioni democratiche ed ai cittadini per impedire lo svolgimento di qualsiasi mobilitazione ad una formazione politica che chiaramente, secondo i punti di cui sopra, non si riconosce nella Carta Costituzionale.

Invitiamo tutti i soggetti sociali, politici ed associativi a mobilitarsi il 15 dicembre per respingere formazioni neofasciste, che teorizzano la superiorità della razza bianca e che praticano intolleranza e violenza razzista come tampone alla crisi economica.

Questo è un periodo terribilmente fertile per “parlare alla pancia della gente”, instillando odio e ostilità, individuando nel migrante, nei meridionali, nei gay o in quant’altro il capro espiatorio.

Bisogna disinnescare questi “ordigni sociali”disseminati giornalmente da queste organizzazioni fasciste, che alimentano paure e rischiano di stimolare derive securitarie che hanno prodotto fenomeni come “Alba Dorata” in Grecia, organizzazione di chiara natura squadristica.

E’sintomatico e inquietante che alle prossime elezioni regionali lombarde il candidato si presenterà con il simbolo della destra filonazista e xenofoba di Alba Dorata.

Crediamo che il 15 dicembre gli antifascisti debbano mobilitarsi per impedire qualsiasi provocazione squadrista. Chiediamo a tutti di attivarsi per presidiare il territorio regionale ed impedire che si oscurino le ragioni sociali nate dalla Resistenza, per riproporre violenza, razzismo e prevaricazione.  Giorno 15 dicembre ribadiamo che anche in questa città non ci sarà spazio per i fascisti!

FIRMANO L’APPELLO:

Circolo Peppino Impastato Prc Messina
Cub Messina
Cobas Messina
Usb Messina
OrSa Messina
Arcigay Makwan Messina
Arci Comitato Territoriale di Messina
Rappresentanti di Istituto G.La Farina Messina
Collettivo La Riscossa
PRC Federazione di Messina
Pdci Messina
Pcl Messina
Circolo Nino Pino Balotta Prc Barcellona Pozzo di Gotto
Circolo Rosa L. Prc Catania
Prc Catania
Giovani Comunisti Catania
Circolo Adelchi Argada PRC Lamezia Terme
Giovani Comunisti Trapani
Circolo Mauro Rostagno Prc Trapani
Giovani Comunisti Palermo
Giovani Comunisti Caltagirone
Cub Trapani
Prc Sicilia

Rutilio Sermonti: ” E’ il momento di aderire a Forza Nuova” 

Mi rivolgo alla categoria, non certo oggi maggioritaria ma ancora esistente, degli italiani seri, ossia di quelli che son riusciti, dopo sessant’anni di diluviale scemenza obbligatoria, a non farsi castrare per usi zootecnici dalle sirene a tassametro del Sistema.

Includo in essi sia coloro che hanno scelto una qualsiasi forma attiva di lotta, sia coloro che, pur non avendo il coraggio e la fiducia necessari per valicare emarginazioni e delusioni, non hanno mai, nel loro intimo, abbandonato il rifiuto ed il disprezzo per i cascami del tradimento e della sconfitta istallatisi sulle dorate poltrone della c.d. democrazia.

La crisi profonda e irreversibile che percuote la Terra sta mostrando, senza possibilità di dubbi, che i nodi di un potere basato esclusivamente sulla capacità di ingannare, non possono mancare di venire al pettine, e quindi sarebbe imperdonabile ingenuità illudersi di superarla servendosi dei mezzi che lo stesso potere pone a disposizione del cittadino, studiati al solo scopo di perpetuare all’infinito il potere stesso.

Una siffatta convinzione giustifica appieno la posizione detta “astensionistica”, riguardo alle elezioni democratiche, oltre a quell’altra, non meno fondata, che, come dice il popolo, “chi va con lo zoppo impara a zoppicare”. Ebbene, dopo sessant’anni di coerenza “in partibus infidelium”, di cui mi si da universalmente atto, penso di essere autorizzato a pretendere, ora che l’eta’ di 91 anni mi vieta ogni personale ambizione, di essere comunque ispirato solo, a torto o a ragione, da quel che ritengo interesse dell’Italia.

Ascoltatemi quindi, anche riguardo all’atteggiamento da tenere nelle prossime elezioni, senza l’aprioristico sospetto che io “demorda”, non si sa perchè. Dobbiamo aver presente che non esiste un solo astensionismo, ne esistono due, che ben poco si assomigliano: quello dei “nostri”, con precise motivazioni ideali e politiche, e quello, ormai maggioritario, che esprime soltanto disinteresse, sconforto, rinunzia e rassegnazione, quando non pura pigrizia. Il secondo è un male, non un bene, e infatti non dà ai manovratori il minimo fastidio.

Ora che siamo giunti al crack dell’intero dominio dei banksters, che chiaramente non possiede in sè alcun rimedio per uscirne, solo la rivolta dei popoli, mistificati e oppressi, può operare il miracolo della rifondazione di una civiltà a misura d’uomo.

Lontano dall'”Occidente” civilizzato, esistono già personaggi e regimi che operano e si coalizzano per respingere i tracotanti diktat del mostro in agonia, ma le vecchie nazioni europee, tra cui la nostra, si dimostrano le più gravemente infette e, pur investite in pieno dalla crisi, non mostrano segni di reazioni positive. Ciò deriva dalla stolta e ipocrita “pregiudiziale antifascista”, resa giuridicamente e culturalmente obbligatoria, come requisito di accesso a qualsiasi forma di potere e di privilegio. Le persone e i gruppi, a cui questo discorso è rivolto, devono quindi cominciare da principio nell’opera immensa di risvegliare nella popolazione il perduto senso civico, e far leva per la bisogna sull’astensionismo numero due sarebbe folle.

Come, allora ? In ogni modo possibile.

Qualcuno, chi scrive compreso, si posto allora il problema se uno di quei modi non potrebbe essere, alla prima occasione elettorale, presentare liste con indubbia qualificazione anti-sistema e spietata denunzia della intera classe dirigente politico-finanziaria, nemica della nazione, nell’intento di determinre nei più “svegli” almeno il primo passo dal mugugno alla presa di posizione a matita copiativa.

Non v’è dubbio che, per potersi presentare con un simile programma, dopo un campionario interminabile di inganni e di tradimenti, occorra avere precedenti di assoluta limpidità, che non lascino adito a sospetti, e nello stesso tempo possedere un minimo di effettiva consistenza e capacità operativa.. Debbo quindi scendere allo specifico. Il sodalizio che si accinge a compiere l’esperimento è Forza Nuova, sotto la guida di Roberto Fiore.

Debbo dire che, passando al setaccio i 15 anni dalla sua fondazione, pur essendo stato talvolta di opinione diversa su un qualche punto, non ho mai incontrato da parte loro ( a introdurmici fu Daniele Dottori, di Cave), nulla di diverso dal massimo rispetto, dalla massima apertura mentale e dall’assoluta purezza di intenti. Anche in qualche precedente incursione elettorale, per cui era opportuno cercare alleanze e collegamenti, mai Forza Nuova si è discostata di una sola linea dalla propria natura e dai propri contenuti, nè ha accettato alcuna condizione limitativa della fedeltà ad essi.

Quanto alla persona del suo Segretario Fiore, non difetta certo nè di determinazione nè di coraggio. Prima di FN, egli aveva diretto infatti altro movimento dello stesso fronte (Terza Posizione), che, perseguito e condannato dalla solita magistratura “democratica”, nientemeno che per fascismo, e costretto a rifugiarsi per lunghi anni in Inghilterra, non cessava un’ora di combattere la stessa guerra e, appena resogli possibile il rientro in patria, scendeva subito in campo con Forza Nuova.

Altro merito che gli si deve riconoscere è di sapersi scegliere collaboratori di tutto rispetto, come quelli attuali, a cui si debbono i continui progressi numerici, qualitativi e territoriali che il Movimento ha potuto conseguire in questi anni. I requisiti cui sopra accennavo, ci sono quindi tutti.

A nessun forzanovista (nè a me) frulla per il capo di risolvere il problema vincendo le elezioni !

Ma gli esiti positivi di una buona affermazione ( nel momento in cui tutti concorrenti possono contare solo sulle loro “clientele”) non possono sfuggire a nessuno. Diffusione di un clima di maggior fiducia tra gli uomini di buona volontà; rottura della congiura del silenzio che è l’arma più insidiosa della stampa “embedded”, abitudine alla collaborazione tra sigle diverse, che, dai “ludi cartacei” prossimi dovrebbe estendersi a ben altre tenzoni ed altre sinergie; collaudo dei meccanismi umani con cui tutti noi ci stamo preparando ad affrontare la sovrumana impresa che il destino, a noi, e solo a noi, riserba.

E’ un modesto collaudo, d’accordo.

Ma potrebbe servire per cominciare, e chi non comincia non finisce. Tutto dipende, però dalla condizione indispensabile che anche i camerati di orientamento astensionista (come me, ad esempio) comprendano che mai come in questo momento sia doveroso fare un’eccezione, e si affianchino toto corde agli attivisti e ai pubblicisti di Forza Nuova.

Non farlo per sentirsi “puri” sarebbe segno solo di ottusità. Ascoltate, col rispetto dovuto, l’accorato appello di un vecchio guerriero, se qualcosa di utile è riuscito a insegnarvi. Ecco: al massimo posso concedere questo: se qualcuno è proprio invincibilmente allergico a fare il galoppino elettorale, fosse pure per Muti o Pavolini redivivi, taccia!

Ma si astenga in modo assoluto dal remare contro.

A mio parere, principi o non principi, sarebbe tradimento.

Rutilio Sermonti

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