FORZA NUOVA SICILIA – Con Fiore. Nessuna scissione
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FORZA NUOVA SICILIA – Con Fiore. Nessuna scissione

A dirlo è Giuseppe Bonanno Conti. Dirigente nazionale FN, responsabile regionale del movimento guidato da Robero Fiore. Ma la “crisi” nel movimento è una certezza. Sarebbe il momento di fare il punto per scelte radicali, nuove e aggreganti.

verso nuove comunità forzanoviste

Non sembra assolutamente che il vento del dissenso che si avverte in alcune federazioni del nord’Italia di Forza Nuova giunga in Sicilia. E di fatto questo si legge nelle note pubblicate sui social dall’esponente di punta, nell’isola, del partito, Giuseppe Bonanno Conti.

Una nota che si contrappone al comunicato congiunto diramato da chi si pone oggi contro la formazione politica fondata dall’ex leader di Terza Posizione.

Qui si legge: “Dopo anni di militanza tra le file del partito siamo costretti a prendere atto che le scelte del segretario nazionale, nei fatti, non possono più considerarsi coerenti con i valori fondanti di Fn”. Riassumibili nello slogan “Ordine contro il caos”. Tra i motivi di questa  fuoriuscita, che non sembra essere un rompete le righe dalla politica, anzi un serrare i ranghi verso altro,  sarebbe il dissenso verso quello che viene definito come l’appiattimento di Fiore su temi e battaglie già cavalcate da Matteo Salvini, alla guida della Lega. Gli ex forzanovisti hanno annunciato la loro adesione a una non meglio identificata “Rete delle comunità forzanoviste”.

Fiore fa spallucce e rilancia: “Ho convocato il congresso per il 18 luglio, coloro che hanno gettato la spugna saranno sostituiti da centinaia di nuovi militanti”, ritrovandosi al suo fianco amche i rappresnetanti siciliani che fanno quadrato intorno a “Giuseppone” Bonanno Conti.

Lui oggi scrive:

Beati voi che, da una parte e dall’altra, siete felici ed esaltate la vostra scelta.

Beati voi, che più da una parte che dall’altra, emettete comunicati di presunta forza e presunta potenza.

Beati voi, che più da una parte che dall’altra, emettete comunicati stampa fotocopia cercando di dare parvenza di organizzazione.

Beati voi, che da una parte piuttosto che dall’altra, cercate di screditare chi ha fatto in buona o cattiva fede una scelta estrema.

Beati voi, che, da una parte e dall’altra, pensate di avere ragione nella disputa di un movimento fratturato che se non è morto è comunque ferito grave.

Beati voi, che, da entrambi le parti, dimenticate di essere stati fratelli nella lotta in alcuni casi per oltre un ventennio.

Beati voi, che, da una parte in particolare, continuate a tenere un atteggiamento minaccioso sui social pensando di fare paura a qualcuno e non comprendete che il vostro atteggiamento può danneggiare ulteriormente il movimento che pensate di difendere con le vostre smargiassate.

Beati voi che, da una parte e dall’altra, pensavate di essere marmo sulla palude e che invece ho il dubbio che siate stati solo palude sulla sabbia.

Io non sono beato come voi, io sono, al contrario, molto amareggiato nel vedere naufragare il Cameratismo ed il Rispetto, nel vedere il mio movimento diviso e debole per la gioia di ogni nemico.

Sono amareggiato, anche disgustato, per alcune parole che sto leggendo in queste ore sui post della “pubblica piazza”, che oggi sono i social, dove accuse e contro accuse si rincorrono in un grottesco spettacolo da teatrino di periferia a cui mai avrei voluto assistere dopo oltre 45 anni di militanza politica.

Non ho, ancora, lasciato FN. Non ho, ancora, abbandonato Roberto Fiore.

Ho fatto questa scelta, oltre 20 anni fa, aderendo come semplice iscritto a FN come “extrema ratio” di lotta politica.

Di sicuro non transiterò in nessuna altra formazione politica, associazione o rete di qualsiasi tipo.

Ma che sia chiaro che, forse per la mia “forma mentis”, forse per la mia età che già inizia a diventare avanzata, la mia intolleranza sta toccando il massimo del consentito.

Non sono disponibile a queste zuffe da cortile di campagna, non mi piacciono gli atteggiamenti di spacconaggine pubblica, non sono nemmeno disposto a tollerare che si interessa di uomini, fatti e azioni che non sono di sua competenza.

Non sono nemmeno affascinato da nuove stelle rivoluzionarie che ogni tanto riaffiorano, ritornano e appaiono pensando che tutta Italia le stesse aspettando.

Sarò forse un vecchio fassista antiquato e coglione da braccio a molla ed eja eja alalà, ma rimango ancorato ad alcuni principi e comportamenti che oggi non si intravedono lontanamente nella quasi totalità dei contendenti. Se dovessi essere costretto dalla evidenza dei fatti, mi ritirerò, finalmente qualcuno suggerisce, a vita privata e, finalmente qualcuno dirà, mi tolgo dalle palle e mi occuperò di altro.

Forse è il tempo o forse ancora non è il tempo, sentirò nelle prossime ore i Camerati a me più vicini e alla fine sarà il mio cuore, spezzato come la bandiera in immagine, che guiderà la scelta nei prossimi giorni.

Ma la crisi all’interno di Forza Nuova ormai è una dato di fatto. A Varese, in Toscana e Puglia diversi gruppi di FN aderiscono alle “comunità forzanoviste” rivendicando la fedeltà ai valori fondativi del Movimento e l’adesione alla “Rete delle comunità forzanoviste” . Lo fabbo in un comunicato dal testo unico, a conferma dell’esistenza di un nuovo vincolo associativo. Anche dalla Campania dove, proprio nel 1977, Salerno fu una delle prime sezioni di Forza Nuova aperte ed operative sul territorio nazionale giunge analogo comunicato, che riportiamo integralmente.

Dopo anni di militanza tra le fila di Forza Nuova, siamo costretti a prendere atto che sono venuti meno i presupposti per continuare la lotta inquadrati nella struttura guidata da Roberto Fiore.Coerentemente con la promessa solenne che tutti gli anni, il 29 settembre, rinnoviamo, in linea con la formazione militante che abbiamo fatto nostra e in piena coscienza, abbiamo preso questa dolorosa decisione nel momento in cui le scelte del segretario nazionale e di alcuni alti dirigenti, nei fatti, non possono più considerarsi coerenti con i valori fondanti di FN. 
Giudichiamo l’attuale Forza Nuova uno strumento non più adatto al perseguimento di quegli obiettivi per cui era stata fondata e, per questo motivo, aderiamo alla “Rete delle comunità forzanoviste” all’interno della quale condivideremo le scelte che giudicheremo più adatte per continuare a dare il nostro contributo per la Ricostruzione Nazionale.
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Sarebbe il momento di fare il punto per scelte radicali, nuove e aggreganti – dicono altri – che sempre orbitanti nella galassia della destra radicale, credono ancora che un’unione d’intenti, in un mondo che dialetticamente contrastanti, tra cattolici e pagani, guelfi e ghibellini, con l’america e contro l’america, tra sionismo e palestina, sia oggi possibile, in una sorta di nuova identità rivoluzionaria.
Un movimento unitario  in una sorta di campo rosso-bruno, che possa coniugare sovranità nazionale a ‘lotta per gli oppressi’, nazionalismo a comunitarismo. Con temi come  la lotta al signoraggio bancario, l’anti-europeismo culturale ed economico, l’antisionismo inteso anche come controllo militare degli usa, insieme alla promessa di una rivincita degli esclusi. Tutti soggetti pensanti e pari tra i pari confluenti in una piattaforma politica di ben più ampio respiro rispetto a quelle attuali, attenti ai linguaggi, ai mutamenti, primo fra tutti quello socio-demografico in corso nel Mediterraneo, pronto a scommettere su punti qualificanti per, senza torcicolli d’ordinanza, rilanciare l’idea di un possibile Ancien Régime, sotto le spoglie di un ‘nuovo ordine’.
Ma questa oggi è pura Utopia.
9 Maggio 2020

Autore:

redazione


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