Il Coordinatore regionale Forza Nuova Sicilia Giuseppe Bonanno Conti promotore dell’appello al presidente della Regione Sicilia On. Nello Musumeci , alla giunta del Governo Regionale e all’Assemblea Regionale Siciliana
riapertura immediata di tutte le aziende siciliane per far ripartire la Sicilia
La nota.
Chiediamo al Presidente Musumeci e al governo regionale la riapertura immediata di tutte le aziende siciliane per far ripartire la Sicilia
L’emergenza Coronavirus ha messo in ginocchio l’economia nazionale e, più pesantemente, quella siciliana. La quarantena infinita, infatti, ha determinato lo stop forzato di gran parte delle attività produttive, comportando enormi ammanchi economici per tutte le imprese, gli autonomi e le partite Iva.
D’altro canto, anche i pochi stabilimenti, negozi e attività rimaste aperte hanno subito notevolmente gli effetti della crisi, per via di scarsità di ordinativi e commesse e per la limitata mobilità dei cittadini che sono costretti a volte a fare ora di fila anche per le scorte alimentari.
Per queste ragioni, gli scambi e l’intera economia italiana, e siciliana nello specifico, rischiano di subire un tracollo irreversibile; persino la stagione turistica, ivi comprese le importanti attività balneari, è già quasi compromessa. Ciò, salvo l’ipotesi di una programmazione tempestiva delle riaperture, disposta dal presidente della Regione Sicilia nell’ambito delle funzioni che lo Statuto speciale gli consente.
Forza Nuova , congiuntamente ad altre associazioni sindacali e di categoria operanti sul territorio regionale, intende sollecitare il Presidente Musumeci, la Giunta ed l’Assemblea Regionale Siciliana, con una proposta concreta per iniziare a programmare e strutturare la ripartenza delle attività produttive dal 4 Maggio, data non procrastinabile ulteriormente, pena il fallimento di circa 80% delle partite IVA siciliane e la disastrosa crisi occupazionale e sociale che ne deriverà.
Il governo regionale, oltre a predisporre le immediate riaperture di dette attività, metta in campo aiuti concreti alle aziende con esenzioni di tasse e tributi di competenza almeno per tutto l’anno 2020. Infine si chiede con un atto di coraggio di battere una moneta complementare a circolazione regionale, attivando e istituendo con provvedimento d’urgenza un istituto regionale bancario che si interessi di questa emissione come “fabbisogno urgente che regola la disciplina del credito, delle assicurazioni e del risparmio nella regione Sicilia” come previsto dal nostro Statuto speciale che sempre viene sbandierato ma mai attuato nelle parti che interessano il popolo siciliano
Nello specifico, avanziamo la proposta di far ripartire, immediatamente e nel pieno rispetto delle dovute precauzioni e misure sanitarie anti-contagio, e mediante l’utilizzo dei necessari dispositivi di protezione, tutte le attività, a decorrere da lunedì 4 maggio.
Segnatamente, si richiede la riapertura delle attività commerciali, dei ristoranti, dei bar, dei mercati centrali e rionali, degli stabilimenti produttivi, delle strutture turistiche alberghiere ed agrituristiche, degli stabilimenti balneari; nonché delle palestre, delle piscine e dei centri sportivi in genere.
Unica possibile protezione ancora mantenibile per massimo altri 30 giorni è il divieto di ingresso e spostamento dalla regione Sicilia, se non per giustificati motivi sanitari e lavorativi urgenti.
Sia eliminato il vergognoso balletto delle autocertificazioni e si consenta la libera circolazione dei Siciliani, con le regole sanitarie già ricordate, facendo così ripartire la nostra laboriosa regione.
Infine, si richiede la riapertura delle scuole di ogni ordine e grado e delle università, organizzando i turni in modo da garantire il distanziamento sociale e la sicurezza di studenti e insegnanti.
La Sicilia non è in emergenza sanitaria, e non lo è mai stata, stare ancora a guardare la morte lenta delle nostre aziende e subire la limitazione delle Libertà personali non ha alcun senso nella nostra regione e sarebbe una grave colpa di questo governo.
Il Coordinatore regionale Forza Nuova Sicilia Giuseppe Bonanno Conti