“LA BORGHESIA PALERMITANA? OSCENA, ORRIBILE E CONNIVENTE”
Si è aperta ieri sera a Capo d’Orlando la VI edizione della “Mostra itinerante per il cinema autonomo” di Nomadica.
Ad inaugurare l’edizione 2015, in programma fino al prossimo 3 agosto, il regista palermitano Franco Maresco che ha presentato il suo Belluscone.
Una storia siciliana al numeroso pubblico del Miramare.
L’irriverente cineasta palermitano non ha risparmiato le sue consuete stoccate contro un’intera umanità alla deriva, della quale la borghesia palermitana, “istruita e oscena, orribile e connivente” è paradigma desolante. Un tema, quello di una classe media alla deriva intellettuale e morale, che è alla base pure del film Gli uomini di questa città io non li conosco. Vita e opere di Franco Scaldati, la pellicola che segna il suo ritorno al Festival di Venezia.
Programma | Sabato 1 agosto 2015
h 10.30
Colazione in Pinacoteca
presso Centro culturale “Antonio Librizzi” – via del Fanciullo
to Make Movies (at Home)
Incontro aperto con l’intervento di Paolo Simoni e Mirco Santi (Home Movies) e Luca Ferri (cineasta)
h 19.00
Spazio LOC
presso Centro culturale “Antonio Librizzi” – via del Fanciullo
Tempi inattesi | Immagini improvvise
Proiezione segreta con la presenza dell’autore
h21.45
Miramare Monte della Madonna
Calle de la Pietà
un film di Mario Brenta e Karine De Villers (Italia, 2010, 59’)
incontro con gli autori
Calle de la Pietà è la cronaca reale e immaginaria dell’ultimo giorno di vita di Tiziano Vecellio, ventiquattr’ore tra il mattino del 26 agosto 1576 e il mattino successivo.
Per la prima volta nella sua vita, Tiziano è committente di se stesso: sta dipingendo un quadro, una Pietà, destinato alla sua sepoltura. Se l’arte è un illusorio, impossibile tentativo di cogliere un istante di vita da rubare al trascorrere del tempo, quest’ultima opera di Tiziano lo è in modo particolare perché egli stesso viene colto dalla morte prima di portarla a termine. In questo scenario – Tiziano muore durante un’epidemia di peste nella città di Venezia – gli è compagna una giovane donna: una modella, una servetta, una cortigiana? Nessuno lo ha mai saputo. Quel che è certo è che la sua figura rappresenta la vita, la vita che, più vive, più si attacca a se stessa, più inesorabilmente si avvicina alla morte. Come nell’isola di Lazzaretto Nuovo dove gli appestati, ricoverati a migliaia nei grandi padiglioni, cercano di lasciare disperatamente una traccia della propria esistenza, decorando i muri con scritte, piccoli disegni o soltanto nomi. Tracce disperate abbandonate al tempo e contro il tempo, anch’esse come tante anonime Pietà.
a seguire
Programma I _ a cura di Rinaldo Censi (tutte le proiezioni in pellicola 16mm)
Variations (un film di Nathaniel Dorsky, 1992-98, 24’)
Made Manifest (un film di Stan Brakhage, 1980, 11’)
Jane (un film di Stan Brakhage, 1985, 13’)
The Dead (un film di Stan Brakhage, 1960 – 11’)
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