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FRAZZANO’ FOLK FEST – Ecco l’unico Festival in Provincia di Messina dedicato alla musica etnica-popolare, dal 28 Luglio e il 30 Luglio 2016


Pronta la Terza edizione. Gli organizzatori sono alle prese con gli ultimi dettagli di una ricca programmazione, mentre è frenetico il lavoro della macchina dell’accoglienza per garantire una giusta ospitalità ai numerosi turisti che, come sempre, saranno presenti e animeranno la manifestazione frazzanese. La manifestazione, come nelle scorse edizioni, è organizzata dal Comune di Frazzanò, con la direzione artistica e organizzativa dell’Assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo, Marco Imbroscì, in collaborazione con l’Assocazione socio-culturale “Vivere Frazzanò” e con l’Unione dei Comuni dei Nebrodi.

La musica popolare tornerà ad animare l’intero paese che si trasformerà per tre giorni nella capitale dell’ethno world music, tra le sonorità mediterranee. Un clima di festa e di allegria si respirerà dal pomeriggio fino a tarda sera con un programma ricco di iniziative ed attività, dall’esposizione di stand artigianali, alla presentazione di libri,  ai laboratori rigeneranti, alle degustazioni di pietanze tipiche.

Anche quest’anno sono state scelte due location per l’esibizione dei gruppi, che saranno presenti al Festival: il Monastero di San Filippo di Fragalà e la Piazza Regina Adelasia.

I Gli artisti che si esibiranno sono: Davide Campisi, i “Velut Luna”, gli “Antichi Suoni”, i “Malanova”, “Le Ninfe della Tammorra”, la “Municipale Balcanica” e i “Giufà”.

Giovedì 28 Luglio, nel tardo pomeriggio, sarà presentato in Piazza Regina Adelasia il libro “Il Canepardo” di Alessandra Rando ed Edoardo Lipari. “Il Canepardo”, antagonista del Gattopardo, diffonde un messaggio di positività e ottimismo, raccogliendo storie di vita di artisti, imprese, associazioni, eccellenze del territorio siciliano. In una Sicilia bersagliata da accezioni negative, i due autori decidono di andare controcorrente, portando alla ribalta il valore autentico e sano di un’isola viva, ricca di risorse creative e orgogliosamente protesa verso il futuro.

In serata suoneranno, presso il Monastero di Fragalà, Davide Campisi e i “Velut Luna”. Davide Campisi è un percussionista, che presenterà in quest’occasione il suo ultimo progetto artistico “Badr Luna piena”; sarà un ritorno alle origini, un percorso a ritroso nel suono profondo della terra e del battito del cuore con l’espressività della voce. E’ un racconto musicale basato su ritmo e sperimentazione. I “Velut Luna” sono una etno-band dell’entroterra messinese, che rinnovano con uno spirito graffiante e moderno le radici musicali e storiche della tradizione. Il gruppo, composto da musicisti siciliani, propone un genere particolare, in cui la lingua siciliana si mescola in modo naturale al pop contaminato da suoni e ritmi mediterranei. I “Velut Luna” nascono dall’incontro tra Salvo Nigro e Peppe Arena alla fine del 2002.

Venerdì 29 Luglio saliranno sul palco in Piazza Regina Adelasia gli “Antichi Suoni”, i “Malanova” e “Le Ninfe della Tammorra”. Gli “Antichi Suoni” sono un gruppo proveniente dalla vicina Alcara Li Fusi, attivo da diversi decenni. La compagnia è impegnata nell’ambito della ricerca, tutela e salvaguardia del patrimonio etnico-musicologico della Sicilia, ma comunque cerca di allargare i propri orizzonti verso altri patrimoni musicali, sacri e profani, pieni di vitalità e funzionalità. Il gruppo è costituito dai seguenti artisti: Giuseppe Mannanici (percussioni), Gino Oriti (chitarra e voce), Michele Saccone (flauti e voce), Santino Santoro (percussioni e voce), Nicola Vaneria (fisarmonica), Carlo Vitale (basso acustico), Salvatore Saccone (percussioni e voce), Nino Milia (chitarra e burzuki), Massimo Laguardia (percussioni). I “Malanova” nascono 14 anni fa con il progetto “Piccolo Laboratorio Etnico Malanova”, nel solco del canto d’autore di ispirazione popolare, puntando alla salvaguardia del dialetto e degli strumenti della musica popolare siciliana. Questo gruppo coniuga la musica all’impegno sociale e culturale, con musiche e canti completamente inediti per far godere la loro gente e chi viene da fuori. “Le Ninfe della Tammorra” sono un gruppo proveniente dalla Campania, tutto al femminile, fondato e diretto da Serena Della Monica. “Le Ninfe” vogliono raccontare e rendere attuale l’antica cultura popolare campana, attraverso un uso efficace del linguaggio musicale e del teatro-danza, evocando le sonorità mediterranee unite a ritmi urbani della musica moderna.

Sabato 30 Luglio chiuderanno il Festival in Piazza Regina Adelasia due band: la “Municipale Balcanica” e i “Giufà”. La “Municipale Balcanica” è stata definita dalla critica come il più importante gruppo balcan di nazionalità italiana e pratica un genere musicale che proviene dal Sud dell’Europa, la musica klezmer/balcanica. In questa band klezmer, rock, jazz e tradizione si mescolano in una imprevedibile e poetica visione musicale. La “Municipale Balcanica” viene fondata nel 2003 da Nico Marziale, Paolo Scagliola e Raffaele Piccolomini. I “Giufà”, altro grandissimo gruppo balcan, provengono dalla Provincia di Siracusa. Si tratta di una band nata nel 2008, che inizia a comporre sin da subito brani inediti, unendo diverse sonorità mediterranee dai Balcani al Maghreb, dalla Sicilia alla Spagna. I quattro ingredienti principali dei “Giufà” sono: fiati incalzanti, chitarra in levare, cassa in quattro e melodie balcaniche.

Nelle vie cittadine verrà allestita la mostra di artigianato “Mercanzie”, a cura dell’Associazione socio-culturale “Vivere Frazzanò”, che si occuperà anche della degustazione di piatti tipici siciliani. “Mercanzie” prevede alcune specializzazioni tipologiche: la pietra, l’oggettistica antica e moderna, oggetti da collezione, oggetti intarsiati, lavorazioni in vetro, cuoio, ferro battuto e ceramica, ricami, pelle, bigiotteria e prodotti agro-alimentari.

La grande novità nell’edizione 2016 del “Frazzanò Folk Fest” è rappresentata dall’evento “Namastè”, che si svolgerà Sabato 30 Luglio nella magica cornice del Monastero di San Filippo di Fragalà. L’intera giornata, dalle 10 del mattino fino al tardo pomeriggio, verrà dedicata all’armonizzazione del corpo e dello spirito. La parola “namastè” letteralmente significa “mi inchino a te” e ad essa viene associata una valenza spirituale. Si tratta di un’esperienza che coinvolgerà tutti i sensi, grazie a un percorso multidisciplinare e alla location esclusiva. “Namastè” è un percorso all’interno del sè, un’immersione tra suoni, energie, relax, colori, cibi e natura, da cui si può uscire rigenerati e riattivati sia mentalmente che fisicamente. Verrà seguito un calendario di attività che include: bagno di gong e campane tibetane con Michele Nunnari, hatha yoga con Raffaele Maffioli, reiki con Halyna Tyulkina, feng shui e cromoterapia con Marisa Ortu e vibrational food con Francesca Molica.

I visitatori potranno ammirare le bellezze storiche ed architettoniche del centro storico di Frazzanò, con le sue chiese, il Monastero S. Filippo di Fragalà, le piazzette e i vicoli ricchi di fascino, dove il tempo sembra essersi fermato. Una grande manifestazione sulla cultura della musica, sul turismo e sull’arte dell’artigianato.

Il Frazzanò Folf Fest, giunto alla terza edizione, è divenuto ormai un appuntamento imperdibile per l’estate siciliana, ha raggiunto una sua identità ed è riconosciuto anche a livello nazionale. Migliaia le presenze previste, come ogni anno, un pubblico allegro e di tutte le età che vuole ritrovarsi all’aria aperta, divertirsi e ballare tutta la notte.

Redazione Scomunicando.it

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