noi lavoratori saremmo lieti se lei si rendesse conto della pesantezza delle sue dichiarazioni.
Sarebbe doveroso da parte sua informarsi bene sul dramma che i lavoratori stanno vivendo, al fine di adoperarsi a loro favore ed alla tutela della ragionevole e giusta motivazione di protesta.
Inutile ricordare che un piano di ristrutturazione che prevede il licenziamento non può essere sostenuto da nessuna mente ragionevole, nè da nessun politico degno di essere chiamato tale.
Un piano industriale dovrebbe includere occupazione,lavoro e futuro, non certo angoscia, licenziamento e fame.
Caro Onorevole, ci permetta di consigliarle un silenzio doveroso per noi e per lei stesso visto che, a quanto pare, lei non conosce i fatti nè le nostre giuste motivazioni:e ancora aggiungo: dov’era lei quando noi urlavamo per chiedere aiuto?
Come mai non si è accorto di noi?
I politici, tra i tanti doveri e impegni come mai non trovano tempo per interessarsi ai problemi dei lavoratori?
Da quando un politico garantisce un’azienda che vuole licenziare?
Che esempio di progresso è questo?
Il suo appello a mettere da parte diffidenze e vecchie ruggini per incalzare la società? Per consolidare il piano industriale?
Quale sarebbe questo accordo alto e nobile che punti al rilancio della cantieristica navale?
Il nostro licenziamento?
Venga a trovarci presto e magari potremmo realmente trovare la soluzione che tanto abbiamo urlato e proposto da giorni.