Era una visione reale o semplice utopia quella di Jurij Gagarin? Qualunque sia la risposta, gli eventi degli ultimi tempi, tra corsi e ricorsi storici, stanno dando chiare indicazioni su quanto sia fondamentale interpretare e gestire al meglio il problema dei popoli del “lato B” del Pianeta. Ma ci vuole intelligenza, accortezza, senso d’umanità e soprattutto una visione del mondo che sia adeguata a dissolvere le nebbie dell’ipocrisia e dell’ambiguità con cui si approcciano i grandi temi etici dell’umanità.
La frase del famoso astronauta è contenuta nella copertina dell’ultimo numero di Loop, rivista bimestrale di cultura e politica, al suo terzo anno di vita. Un ottimo progetto editoriale, fatto di straordinarie immagini e soprattutto di quei contenuti che lavorano nella direzione più corretta ed ampia possibile verso l’informazione su quelle realtà del mondo che spesso non è neppure corretto definire “dimenticate”, poiché più delle volte rientrano in “format” di cronaca e di conoscenza tutt’altro che obiettivi e disinteressati.
“Futura umanità” è il titolo inciso sulla copertina del numero XIII della rivista, che farà da tema al dibattito che si svolgerà sabato prossimo, alle ore 19.00, nella sala multimediale “Rita Atria” di Brolo, in cui si affronteranno le annose problematiche dell’immigrazione strettamente riconducibili ai disagi vissuti da tante popolazioni che abitano la sponda sud del Mediterraneo, del Medio Oriente e dell’Africa sub-sahariana. Sullo sfondo, ovviamente, le rivolte avvenute negli ultimi tempi nei paesi della sponda sud del Mediterraneo, con un quesito non da poco: ”Cambieranno il mondo?”.
Brolo è una cittadina del messinese, affacciata sul Tirreno meridionale, un settore del bacino del Mediterraneo, il “mare nostrum” diventato ormai teatro di drammi indescrivibili per coloro che, partendo dal sud del mondo, vanno alla ricerca di una vita degna di essere definita tale e che ha come prima, obbligata tappa, Lampedusa.
E proprio Brolo vuole che di ciò se ne parli, che si dibatta su questa piaga dalla dimensione universale che non può più concedere spazio alle demagogie ed alle strumentalizzazioni.
Il dibattito, che avrà come moderatore Massimo Scaffidi, giornalista, responsabile dell’ufficio stampa del Comune, sarà condotto dal direttore editoriale della rivista, Luciano Ummarino, da Elena Ritontale, del comitato di redazione, entrambi romani, e dal giornalista messinese Tonino Cafeo.
Questi ultimi, in particolare, nell’ambito della presentazione della rivista, descriveranno nei dettagli, in esclusiva, il reportage da loro effettuato qualche mese addietro a Lampedusa.
Lavoro che costituisce uno dei capitoli più interessanti ed attuali dell’ultimo numero del periodico, presentato lunedì scorso a Messina, al circolo Pickwick.
“La nostra rivista – ha detto a Messina Luciano Ummarino – si articola su due punti cardine: la capacità di scavare nella ricerca del linguaggio del cambiamento, e la narrazione, ossia raccontare i temi importanti del Pianeta credendo di non dare nulla per scontato”.
Ed in poche parole, descrive il fine primo di tutti coloro che collaborano alla rivista: ”Andare in giro a raccogliere parole e immagini che riescano a narrare storie che non si conoscono o che si non conoscono nei modi in cui si presentano ai nostri occhi”.
Tutti i conduttori del dibattito hanno esperienze dirette “sul campo”, poiché ciascuno di loro, sia per motivi umanitari che giornalistici, è stato nei luoghi più “caldi” in cui si stanno scrivendo le più autentiche e sofferte pagine di storia del nostro tempo, dai Balcani in giù.
Chiunque potrà porre domande e ricevere significative e motivate risposte.
Per Brolo ed il suo circondario è sicuramente un’occasione da non perdere.
Corrado Speziale