GABRI V – “Sono dell’idea che la bellezza stia nell’arte, ovvero in qualsiasi cosa sia fatta in modo creativo e pregevole”
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GABRI V – “Sono dell’idea che la bellezza stia nell’arte, ovvero in qualsiasi cosa sia fatta in modo creativo e pregevole”

Intervista realizzata da Giulia Quaranta Provenzano

Oggi la blogger Giulia Quaranta Provenzano ci propone l’intervista al music producer Gabri V, del quale – a seguire – proponiamo le risposte integrali alle domande a lui poste…

Ciao! Tu sei un music producer, dunque ti vorrei chiedere subito qual è il cosiddetto motore interiore che ti ha portato a intraprendere questo tuo viaggio nella musica. “Ciao Giulia! Sicuramente chi inizia questo, mio medesimo, percorso è mosso da passione e da curiosità. Penso infatti che ogni musicista sia (stato), prima che artista, ascoltatore. Anche per me è stato così, tant’è che ho iniziato a produrre abbastanza tardi ossia nell’estate tra la quarta e la quinta liceo… non pensavo che codesta sarebbe diventata la mia principale occupazione, cercavo solo un nuovo passatempo. Ci sono voluti altri 4/5 anni prima che prendessi in considerazione l’ipotesi di diventare musicista a tempo pieno. Per chi decide di fare tale ulteriore step, servono perseveranza e intraprendenza”.               

Da piccolo a cosa, forse, immaginavi di dedicarti una volta divenuto adulto e che bambino sei stato? Inoltre ti domando l’ambiente geografico e sociale (compreso quello familiare) e l’epoca in cui vivi, ma altresì i primi input ricevuti durante l’infanzia, quanto e in che modo sono stati fonte di ispirazione e determinanti per la tua creatività. “Ho idea che ogni bambino nasca creativo, me compreso. Il fatto che poi la creatività la si perda o venga coltivata dipende anche dall’ambiente familiare – e devo dire che il mio è stato molto stimolante da questo punto di vista. Da piccolo avrei voluto fare l’astronauta, il chirurgo, l’architetto e tanti altri mestieri. L’idea di diventare musicista si è sviluppata molto più avanti. Non penso invece che il periodo storico e il luogo geografico siano determinanti nella realizzazione di un artista. La figura di music producer come la intendiamo oggi non esisteva fino a poche decine di anni fa… ma ciò non ha impedito comunque a grandi compositori e musicisti del passato di divenire tali. Ogni epoca ha opportunità diverse, bisogna saperle cogliere”.

Cosa rappresenta per te la bellezza, la musica e quale ritieni che sia il loro principale pregio e potere? “Per me la bellezza sta nell’arte, ovvero in qualsiasi cosa sia fatta in modo creativo, pregevole o semplicemente valido (sia che si tratti di musica che di cucina o di contabilità). Il principale pregio della beltà è di essere sempre capace di stupirmi, mentre il suo principale potere è quello di non annoiarmi mai”.

Quali sensazioni ed emozioni provi quando produci i tuoi brani e, solitamente, in base a cosa e come procedi nella loro genesi? “Dal punto di vista tecnico, inizio sempre dagli accordi di base… a cui aggiungo, poi, una melodia e infine le percussioni. Difficilmente parto avendo già un’idea del pezzo ché, come disse Pablo Picasso, sono dell’avviso che <<L’ispirazione esiste, ma deve trovarti già al lavoro>>. Per quanto riguarda le emozioni che provo, esse sono un misto di stupore ed eccitazione – e un pizzico di orgoglio quando il brano che esce mi piace, di frustrazione in caso contrario”.

Quale ruolo ti pare che giochi e quale ti piacerebbe avesse l’immagine visiva nella considerazione che si ha di un music producer, di un musicista e altresì di un cantante? “Negli ultimi anni, sta aumentando la considerazione che si ha della figura dei music producer e questo non può che rendermi felice, ma noi music producer appunto siamo ancora lontani dall’essere mediaticamente rilevanti quanto i cantanti. Questo, tuttavia, è un discorso che per ora mi interessa solamente relativamente in quanto non cerco più di tanto la fama, se non come mezzo per riuscire a produrre pezzi migliori”.    

A proposito di talent e di social, anche e soprattutto in relazione al tuo percorso musicale, qual è il tuo pensiero al riguardo e con quale finalità ti approcci e utilizzi i secondi [clicca qui https://instagram.com/gabrivmusic?tigshid=YmMyMTA2M2Y= per accedere al profilo IG di Gabri V]? “Ritengo che i talent siano un valido mezzo per ricevere molta attenzione in poco tempo, bisogna però essere in grado di capitalizzare questa attenzione e trasformarla in una carriera a lungo termine… abbiamo, difatti, visto spesso fuochi di paglia. Oggi io utilizzo i social quasi esclusivamente per pubblicizzare i miei pezzi, in particolare utilizzo Spotify (sempre che si possa ritenere un social) e Instagram. Quello del personal branding è un percorso che non ho ancora approfondito, ma sto pianificando di farlo nel breve termine”.

C’è qualcuno che stimi particolarmente e con il quale saresti entusiasta di poter collaborare artisticamente parlando? …E del Festival di Sanremo 2023 cosa ne pensi, c’è stato qualche artista che ti ha favorevolmente colpito e – in caso affermativo – per quale motivo nello specifico? “Ci sono molti producer con i quali mi piacerebbe collaborare, due nomi su tutti sono Diplo e Calvin Harris. Nel panorama italiano, stimo parecchio Dardust e Merk & Kremont. Per quanto riguarda il Festival di Sanremo, l’artista che mi ha colpito maggiormente è stato sicuramente Marco Mengoni e ciò non tanto per il pezzo che ha portato in gara ma per la cover, cioè per il brano Let It Be”… mentre a livello di produzione mi è piaciuta molto la canzone <<CENERE>>”.   

Quale ipotizzi che sia la tua peculiarità in quanto produttore di musica e quale supponi che sia la caratteristica più apprezzata dai tuoi tanti ascoltatori [clicca qui https://g.co/kgs/9N2r7H per ascoltare le produzioni di Gabri V]? “Il mio punto di forza principale è l’eclettismo. Prendo ispirazione da qualsiasi cosa catturi la mia attenzione e sperimento spesso con generi nuovi, anche lontani tra di loro (ho pubblicato brani che variano dal lo-fi alla deep house). Di sicuro questa è anche la mia caratteristica più apprezzata, infatti quasi la totalità dei miei ascoltatori mi ascolta per la canzone in sé e non per la mia persona”.

Infine, prima di salutarci, vuoi condividere con noi quali sono i tuoi prossimi progetti e qualche eventuale novità in anteprima? “Sì, con piacere! Per quanto riguarda il 2023, punto a rilasciare una traccia nuova ogni primo venerdì del mese dacché vorrei che crescesse il mio bacino di ascoltatori fino a aggiungere i 200.000 mensili su Spotify. Venerdì 7 aprile pubblicherò un mio nuovo pezzo che si intitola “Instant Groove”, si tratta di una traccia deep house con diverse influenze funky che mi sono molto divertito a produrre e spero che ciò si possa percepire all’ascolto”.

4 Aprile 2023

Autore:

redazione


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