Dopo la richiesta delle varie opposizioni locali delle dimissioni del sindaco di Brolo, Irene Ricciardello, in quanto parte attiva nell’azienda del padre, coinvolta ora nell’inchiesta sui lavori pubblici dell’Anas, interviene ancora una volta il vicesindaco di Brolo.
La sua non e nè vuole essere una difesa d’ufficio – evidenzia – “il sindaco non ne ha bisogno per la sua personalità cristallina e per la sua coerenza”, ma una puntualizzazione sui ruoli che la stessa ha avuto a capo dell’amministrazione locale”.
“Chiedere le dimissioni di Irene Ricciardello – afferma il vicesindaco di Brolo – è strumentale, senza una logica, un’atteggiamento inconcepibile.
L’uso di questa strategia da parte dell’opposizione è totalmente demagogico. Ma è una logica che non paga. La gente di Brolo ben sa come stiamo operando.
Nel corso della nostra amministrazione e sfido chiunque a dimostrare il contrario, nessun euro è stato speso senza le dovute e opportune coperture finanziarie, senza gli atti che ne attestassero la legittimità del pagamento e della spesa – e aggiunge – tutta l’amministrazione, guidata da Irene Ricciardello, ha agito in maniera corretta, con onestà, con trasparenza.
Il nostro modi di agire, di operare, di amministrare si specchia con la nostra voglia e volontà di riportare legalità nella macchina amministrativa del comune, evitando errori e sbagli del passato”.
Fino ad oggi – evidenzia ancora Gaetano Scaffidi – il sindaco ha sempre agito nel piano rispetto delle norme e delle regole, non crediamo, e parlo a nome di tutto il gruppo di maggioranza e degli altri amministratori, che le vicende personali del padre del sindaco possano coinvolgere la nostra amministrazione.
Quindi ritenendo che la politica sia una cosa seria, che stiamo operando per il bene del paese, che oggi uno stallo amministrativo comporterebbe davvero la fine di questo paese, riteniamo che speculare su altro, accusare in maniera infondata il sindaco, richiederne le dimissioni, sia una mostruosità assurda, e che il paese debba prendere atto di tali comportamenti ostruzionistici, disfatti, lesivi della dignità delle persona”.
E quindi conclude: “Ad oggi dopo quasi due anni la minoranza non ha presentato in consiglio una proposta che sia una, a differenza dei centinaia di esposti ai vari organi di controllo in primis l’assessorato, a dimostrazione del fatto che questi consiglieri non hanno a cuore le sorti del paese ma solo l’obiettivo di delegittimare e danneggiare l’amministrazione. Solo disfattismo”.
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