Il progetto “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, parte della Misura 1.7.2 del PNRR, entra finalmente nel vivo nel territorio dei Nebrodi.
Mercoledì 16 ottobre 2024, alle 10:30, presso il Castello Gallego di Sant’Agata di Militello, si terrà la firma delle convenzioni tra il GAL Nebrodi Plus e i sindaci dei comuni partecipanti. L’accordo prevede l’istituzione di 16 Centri di Facilitazione Digitale, distribuiti in altrettanti comuni, con l’obiettivo di offrire ai cittadini un supporto gratuito per orientarsi nel sempre più complesso mondo digitale.
I nuovi centri saranno aperti nei comuni di Brolo, Capo d’Orlando, Capri Leone, Castell’Umberto, Cesarò, Gioiosa Marea, Militello Rosmarino, Mistretta, Montagnareale, Naso, Piraino, San Fratello, San Piero Patti, San Salvatore di Fitalia, San Teodoro e Tusa. Queste strutture, veri e propri punti di riferimento per la comunità, rappresentano una risposta concreta al bisogno di alfabetizzazione digitale, in una società in cui l’accesso ai servizi online è diventato essenziale per la partecipazione alla vita economica e sociale.
Saranno 34 i facilitatori dislocati nei centri, con il compito di assistere oltre 12.000 cittadini, aiutandoli a sviluppare le competenze necessarie per navigare tra le opportunità e i servizi digitali. L’iniziativa ha come obiettivo non solo quello di migliorare le capacità individuali, ma anche di accelerare lo sviluppo economico del territorio, rendendo la popolazione più autonoma e consapevole nell’uso delle tecnologie digitali.
soddisfatto il presidente Francesco Calanna
Il GAL Nebrodi Plus, che ha assunto il ruolo di sub-attuatore del progetto per conto della Regione Siciliana, ha intrapreso questo importante percorso nella consapevolezza che la modernizzazione del sistema economico locale passa inevitabilmente attraverso un processo di alfabetizzazione digitale. “L’analfabetismo digitale rappresenta oggi, come in passato, un freno alla rinascita economica,” affermano i promotori dell’iniziativa. I Centri di Facilitazione Digitale sono quindi chiamati a svolgere un ruolo cruciale nel colmare questo divario, garantendo un accesso più equo alle opportunità offerte dalla trasformazione digitale.
Con l’apertura dei 16 centri nei comuni del Nebrodi, prende forma una rete di supporto capillare che mira a rendere i cittadini protagonisti del cambiamento, promuovendo l’inclusione digitale come leva per lo sviluppo sostenibile del territorio.