Contributi per l’apertura di nuove attività commerciali. 5000 euro per chi trasferisce la residenza e la dimora nel comune nebroideo
comunicato stampa
“SìAmo Comunità”, con questo motto Vincenzo Amadore, sindaco di Galati Mamertino, lancia le prime iniziative volte a riattivare il sistema della comunità galatese nella componente economica e sociale.
È stato approvata giovedì 11 marzo in Giunta Comunale la bozza dell’Avviso relativa al “Fondo di sostegno ai comuni marginali”, il comune di Galati Mamertino ha avuto assegnato una somma di circa 170 mila euro da destinare: all’adeguamento di immobili da concedere in comodato d’uso gratuito per l’apertura di varie tipologie di attività, alla concessione di contributi per l’avvio delle attività commerciali, artigianali e agricole attraverso con sede nel comune nebroideo, e infine alla concessione di un contributo di 5000 euro a favore di coloro che trasferiscono la propria residenza e dimora abituale a Galati Mamertino per le spese di acquisto e di ristrutturazione dell’immobile immobili da destinare ad abitazione principale.
“Avremmo potuto pubblicare direttamente il bando per le varie tipologie di contributo con una scelta da parte dell’amministrazione – afferma il Sindaco di Galati Vincenzo Amadore – abbiamo invece voluto rendere partecipe la comunità galatese pubblicando un avviso di manifestazione di interesse rispetto alle quattro opzioni che abbiamo individuato nell’avviso.
La partecipazione della comunità – continua ancora Amadore – diventa importante ed efficace nel contribuire ad individuare gli obiettivi verso cui si vuole andare nel mantenere viva e attivo il tessuto economico e sociale del nostro comune, infatti è stato intendimento dell’Amministrazione comunale verificare, preliminarmente e prima di decidere l’entità e le categorie di interventi da privilegiare, le reali esigenze della cittadinanza e degli operatori economici in modo da pianificare al meglio i successivi avvisi pubblici volti alla concreta erogazione delle agevolazioni.”
Dalla data di pubblicazione dell’avviso, da parte del dirigente tecnico del comune arch. Giuseppa Cavolo, si avranno 30 giorni di tempo per manifestare il proprio interesse, attraverso lo specifico modulo da inviare al comune, per: ricevere in concessione in comodato d’uso gratuito, per un periodo di 5 anni rinnovabile, porzione dell’immobile compreso all’interno dell’area sportiva di località Rafa per l’apertura di attività commerciale e/o fornitura di servizi allo sport e al turismo; o per ricevere in concessione in comodato d’uso gratuito, per un periodo di 5 anni, un immobile sito in vico Castello per l’apertura di attività commerciale e/o fornitura di servizi al turismo; o per richiedere un contribuito per l’avvio di una attività commerciale, artigianale e agricola; o per usufruire del contributo di 5000 euro a titolo di concorso per le spese di acquisto e di ristrutturazione di immobili da destinare ad abitazione principale per trasferire la propria residenza e dimora abituale a Galati Mamertino.
Questo è il primo avviso che si colloca nell’iniziativa “Siamo comunità”, l’amministrazione nei prossimi giorni porterà in Consiglio Comunale nuovamente il regolamento per la pubblicazione del bando relativo all’iniziativa “Case a 1 euro” utile ad avviare un intervento di riqualificazione edilizia, urbanistica e paesaggistica del territorio comunale, e principalmente del suggestivo centro storico, allo scopo di rimuovere l’inaccettabile incuria e incentivare al contempo l’incremento demografico, la promozione turistica, le finalità abitative dei privati e l’investimento economico.
“Le varie iniziative che l’amministrazione di Galati Mamertino sta portando avanti sono molto importanti per l’azione che queste possono avere a cascata sul tessuto sociale ed economico” afferma Carmelo Galati Tardanico, architetto, si occupa di ricerca presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo, che sta collaborando su queste iniziative con l’amministrazione galatese, “serve una nuova visione di piccole città e borghi – continua l’arch. Galati Tardanico – che smettano di consumare suolo tornando a dialogare con rispetto con la natura, che riciclino tutto quello che producono e che combattano il degrado edilizio attraverso un recupero delle antiche sapienze costruttive e manutentive. Servono azioni che siano capaci di intervenire anche sul capitale sociale, coinvolgendo le donne e gli uomini che vi abitano, ricostruendo il patto di comunità su cui si sviluppa la città come sistema vivente in rapporto al proprio territorio. Occorre attivare processi di rivitalizzazione delle attività produttive, riposizionando questi piccoli comuni come nodi di nuove comunità agroalimentari o come luoghi delle manifatture artigianali o di quelle innovative legate al digitale, l’auspico è che questi contributi possano contribuire a questo processo”.